Alfa 159 Sportwagon 1750 TBi

Alfa 159 Sportwagon 1750 TBi

di Redazione

29.07.2009 ( Aggiornata il 29.07.2009 12:26 )

Prestazioni

Dimenticate i borbottii di un tempo: la nuova formula del cuore sportivo è quanto mai discreta, ben lontana da quella dei bialbero Alfa Romeo del tempo che fu. Sarà per via del turbocompressore, sta di fatto che la voce del motore si sente appena, al minimo come in accelerazione piena, al punto da offrire scarso preavviso dell’avvicinarsi del limitatore.
Che peraltro arriva piuttosto presto, solo un attimo dopo che la lancetta del contagiri ha tagliato il traguardo dei seimila. Troppo presto, verrebbe da dire, per potersi meritare sino in fondo la succitata qualifica di “cuore sportivo”, e soprattutto per consentire allunghi sufficienti a regalare qualche secondo di emozione. Per altri versi, invece, il motore non manca di credenziali adeguate, almeno in un’ottica che vede il turbo al servizio della guida per il maggior tempo possibile, con conseguente scomparsa delle fastidiose (o coinvolgenti, dipende dai punti di vista) botte di boost dei tempi andati.
Attenzione comunque a non scambiarlo per un turbo soft: qui la sovralimentazione è consistente, intensa. È vero che comincia molto in basso, già prima che la lancetta del contagiri prenda quota 1500, che per la cronaca significa meno di 80 orari, in sesta. Ma poi spinge con grande progressione, assicurando un bel ritmo all’aumento dei giri. Soprattutto, è stato limato parecchio il tempo che passa fra la pressione sul gas e il concretizzarsi della risposta del motore. Che qualche volta, ai regimi intermedi, arriva un po’ in due tempi, ma è comunque tanto decisa da consentire di riprendere ritmo con ottimo piglio dimenticandosi del cambio.
Insomma, il motore c’è e permette di tenere alto il passo. Se i riscontri nelle prestazioni fondamentali, velocità massima e accelerazione, alla fine sono inferiori alle aspettative, lo si deve prevalentemente alla massa, sempre un po’ eccessiva, della Sportwagon, e a un’aerodinamica che paga pegno all’esercizio stilistico.
Alla fine, a deludere è soprattutto la punta velocistica, che con 200 cv a disposizione ci si aspetterebbe ben più elevata. Detto questo, va anche rimarcato che comunque il motore non manca del carattere necessario per tenere allegra la marcia senza doverlo spremere a fondo, e tutto sommato senza pagare dazi esorbitanti in materia di consumo. Che ovviamente varia molto in relazione alla violenza con cui si muove il piede destro.
Mediamente si riescono a ottenere percorrenze nell’ordine dei 9 km/litro. E si va anche un po’ più in là, se si dedica un minimo di attenzione ai movimenti della lancetta nel manometro del turbo. Inoltre, l’indole del 1750 Alfa non manca delle caratteristiche di civiltà cui oggi nessuno intende più rinunciare: le vibrazioni sono sostanzialmente assenti e, in generale, la risposta del propulsore, per quanto corposa, dispone della fluidità necessaria a rendere gradevole la permanenza a bordo.
Alfa 159 Sportwagon 1750 TBi

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