Alfa 159 Sportwagon 1750 TBi

Alfa 159 Sportwagon 1750 TBi

di Redazione

29.07.2009 ( Aggiornata il 29.07.2009 12:26 )

Rilevamenti e Tecnica

L'iniezione diretta di benzina, doppio variatore di fase continuo, nonché ovviamente turbocompressore. Ma il vero punto di forza del nuovo 1750 sviluppato da Fiat Powertrain sta nell’innovativa centralina di gestione dei parametri di funzionamento del motore e nel relativo software. Con particolare attenzione, oltre che alla fasatura dell’iniezione, alla definizione di angolo e tempi di incrocio nelle valvole.
Obiettivo primario, disporre di un flusso d’aria diretto dall’aspirazione allo scarico, al fine di attivare in tempi brevissimi il turbocompressore. In pratica, la chiusura dello scarico viene ritardata, mentre viene anticipata l’apertura dell’aspirazione al fine di ottenere una post combustione dei gas di scarico e di fornire gas caldi al turbocompressore. Il tutto per favorire una maggiore velocità di rotazione della turbina e, soprattutto, di cancellare l’abituale turbo lag. In proposito, Fiat Powertrain dichiara tempi di risposta dimezzati, mentre la coppia massima risulta incrementata soprattutto ai regimi più bassi: oltre 32 kgm a 1400 giri, quando la sovralimentazione garantisce 2,4 bar assoluti.
Per altro verso, la potenza massima viene raggiunta a un regime relativamente contenuto, 4750 giri, per poi restare costante sino a 5500. Come detto, il motore utilizza l’iniezione diretta di benzina con alimentazione ad alta pressione (150 bar) e iniettori a 7 ugelli. Per parte sua, il turbocompressore presenta collettore e turbina realizzati in acciaio microfuso, in grado di reggere temperature dell’ordine di 1020- C.
Dal punto di vista strutturale vanno segnalate la scelta di una configurazione a corsa corta, il disegno delle camere di combustione teso a offrire un’ampia area di “squish” e il rapporto di compressione relativamente elevato, per un motore sovralimentato. Che oltretutto riesce a soddisfare i limiti Euro5 facendo ricorso a un catalizzatore relativamente piccolo.
Al fine di limitare i consumi, si è lavorato molto sulla riduzione delle perdite per attrito: pistoni con fasce elastiche a carico tangenziale ridotto, bilancieri a rullo. Il propulsore è abbinato a un cambio manuale a sei rapporti e va a innestarsi sull’abituale meccanica della 159. Fra i suoi tratti distintivi meritano di essere ricordati le sospensioni anteriori a quadrilateri e il servosterzo che resta fedele alla classica idroguida. Per questa versione l’impianto frenante mette a disposizione quattro dischi ventilati, davanti con pinza fissa in alluminio a quattro pistoncini, dietro con pinza flottante.
Da ricordare, infine, il lavoro di riduzione dei pesi condotto nel corso della vita del modello, che porta oggi l’Alfa a dichiarare un centinaio di kg in meno, rispetto alle origini. Un dato che peraltro trova conferma soltanto parziale nelle verifiche sul campo, che hanno visto la Sportwagon sempre ampiamente al di sopra dei 1600 kg.
Alfa 159 Sportwagon 1750 TBi

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