Direttiva UE su sospensione RC Auto, l'ANIA prende tempo

Direttiva UE su sospensione RC Auto, l'ANIA prende tempo

Umberto Guidoni, in un'intervista, ha dichiarato che la direttiva dovrà essere analizzata a fondo prima di trovare una soluzione che venga incontro alle esigenze dei consumatori

di Michele Salvatore

02.11.2021 18:19

Sospensione della RC Auto eliminata dall’UE, l’ANIA prende tempo. Automobilisti e motociclisti italiani aspettano una risposta definitiva sull’impatto che la direttiva avrà sulle loro tasche, una volta che verrà recepita e adattata ai paletti della legge italiana, ma il chiarimento, allo stato delle cose, non può essere ancora fatto.

Il pacchetto di misure approvato nei giorni scorsi, modifica parte della direttiva 2009/103/CE e abbraccia una materia complessa. Va detto che l’UE è intervenuta per adeguarsi ad alcune sentenze della Corte di giustizia europea su RC e risarcimenti per incidenti in aree private.

RC Auto, l'imposizione UE non ha motivazione reale

Le motivaizoni della direttiva

Infatti, l’articolo 122 del Codice delle assicurazioni recita: “I veicoli a motore […] non possono essere posti in circolazione su strade di uso pubblico o su aree a queste equiparate se non siano coperti dall’assicurazione per la responsabilità civile verso i terzi” e visto che in Italia non c’è (ancora...) l’obbligo di RCA nelle aree private, in caso di incidenti è il proprietario del mezzo a rispondere direttamente dei danni.

La direttiva, dunque, è stata pensata per garantire sempre copertura assicurativa alla persona che ha subito il danno, specialmente nel caso il proprietario di un mezzo, ricoverato in un’area privata e senza assicurazione, non abbia le disponibilità economiche per risarcire il danno. Una garanzia per entrambe le parti per evitare di finire in lunghissime peripezie giudiziarie.

RC Auto obbligatoria, le storiche sono salve

Cosa succede adesso

Ora parliamo di tempistiche. Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’UE, gli Stati hanno 24 mesi di tempo per adeguarsi e rendere norma la direttiva.

Ma il problema che resta è solo uno: è possibile garantire la tutela alle persone, salvando lo strumento della sospensione?Il margine di manovra, al momento, è ristretto perché dall’UE hanno confermato che l’obbligo della RC non si applica ai veicoli fermi o non più idonei a circolare.

“Ci sono state delle sentenze su questo argomento - ha dichiarato il Co-Direttore Generale di ANIA Umberto Guidoni a Fuori TG, rubrica del TG3 - La  direttiva del parlamento europeo, prevede che il veicolo debba essere utilizzabile ai fini della circolazione. Nel momento in cui è ricoverato all’interno di un’area privata o di un garage ha potenzialmente questa funzionalità anche se non effettivamente. La legislazione europea, nei singoli Paesi, interviene in maniera diversa, in alcuni questa norma c’è, in altri no. Nel nostro è consentita la non assicurazione nel caso il veicolo non circoli e per quanto ci riguarda, cercheremo di trovare una soluzione che possa venire in contro alle esigenze dei consumatori”.

Siamo in attesa

Abbiamo interpellato l’ANIA per avere tutti i chiarimenti del caso. Confermiamo che l’associazione si è presa il tempo necessario per analizzare a fondo i dettagli della questione e torneremo sull’argomento nei prossimi giorni.

  • Link copiato

Commenti

Leggi auto.it su tutti i tuoi dispositivi

Auto, copertina del meseAuto, copertina del meseAuto, copertina del mese