Con un referendum al quale hanno partecipato più di 100mila cittadini, la Capitale francese dice stop ai monopattini elettrici. Ecco il punto del Direttore di Auto, Andrea Brambilla
11.04.2023 12:31
Parigi blocca i monopattini elettrici in sharing. In un referendum ben 9 parigini su 10 hanno detto no a questa mobilità leggera. Una scelta dettata più dall’uso incivile, come accade anche da noi, e senza il rispetto delle regole basilari della circolazione di questo mezzo rispetto al reale vantaggio del loro uso. “Grazie agli oltre 100.000 parigini intervenuti – ha commentato la Sindaca di Parigi Anne Hidalgo -, è una grande vittoria per la democrazia locale. Ancora una volta, Parigi ha saputo innovare! I parigini si sono espressi in modo schiacciante contro gli scooter self-service, porremo fine entro il 1° settembre”.
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Una scelta, quella di un referendum, che potrebbe essere fatta anche da noi se solo i sindaci delle città avessero il coraggio di indirlo e non pensassero esclusivamente agli introiti che le società che hanno il contratto di sharing versano nella casse comunali. Ma non si consierta nemmeno l’aumento sempre più preoccupante di incidenti. Dal 1° gennaio al 31 dicembre dell'anno scorso, infatti, sono stati 675 gli incidenti nel comune di Milano e 918 considerando anche l’hinterland che hanno coinvolto, o creati, da monopattini elettrici.
Inoltre ben 1.700 monopattini sono stati sequestrati negli ultimi 5 mesi a causa di sosta selvaggia, il doppio di quanto accaduto un anno fa. Situazioni di pericolo con due persone su un unico monopattino, di guida contromano o sui marciapiedi sono all’ordine del giorno, ma nei Comuni tutto sembra normale e la Polizia Locale non interviene.
Anche in merito alla scelta del Sindaco Giuseppe Sala di imporre in tutta la città i Milano la velocità massima di 30 km/h da gennaio 2024 non c’è la volontà, o il coraggio, di indire un referendum. Da noi si preferisce un regime “talebano” da parte di chi governa, senza rendersi conto dei reali problemi degli utenti.
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