Giro di vite del Cavallino: chiuso il museo e attività dei lavoratori più a rischio limitata
25.02.2020 11:54
Giunto in italia solo pochi giorni fa con i primi contagi, oggi il Coronavirus registra circa 280 casi nel nostro Paese. Le istituzioni pubbliche e i privati stanno prendendo provvedimenti per limitare la diffusione del virus nelle regioni più colpite. Tra le aziende che hanno preso misure precauzionali c'è anche la Ferrari.
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Tutti i successi del Cavallino in 70 anni di partecipazione alla corsa endurance più famosa del mondo si mostrano in un’esposizione da non perdere. Protagoniste storiche vetture, dalla 166 MM Barchetta Touring del 1949 alla 488 GTE, passando per la 275 P del 1964
Guarda la galleryAl momento le regioni epicentro dell'epidemia italiana sono Lombardia e Veneto, in cui si concentrano la maggioranza dei casi finora registrati. Ma 9 contagi sono stati individuati anche in Emilia Romagna, dove in via precauzionale sono state chiuse le scuole. E dove la Ferrari ha limitato tutte le attività riguardanti visitatori e dipendenti.
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Ferrari ha deciso di limitare il più possibile la circolazione sia dei visitatori che dei dipendenti, esterni e interni. Chiusi i musei di Maranello e Modena, così come sono stati sospesi i tour guidati all'interno della fabbrica.
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Guarda la galleryIl Cavallino Rampante ha deciso anche di ridurre il più possibile gli spostamenti dei propri lavoratori, annullando o posticipando le trasferte non indispensabili. Vietato l'ingresso in fabbrica anche ai dipendenti provenienti dalle “zone rosse” dell'epidemia.
Al momento sembra ancora normale la situazione del team di Mattia Binotto, che non ha cancellato le trasferte per test e GP. Per adesso infatti l'unica gara rinviata a data da destinarsi è quella cinese, inizialmente prevista per il 19 aprile. Confermato il GP d'Australia il 15 marzo così come gli altri appuntamenti del Mondiale. Anche se la situazione potrebbe rapidamente evolversi. Alcune televisioni hanno infatti già comunicato che commenteranno il GP del Vietnam dalle proprie sedi.
Nel caso in cui la situazione dovesse peggiorare nei Paesi che ospitano i gran premi, il team potrebbe ricorrere al remote working per limitare il più possibile gli spostamenti di personale. Sulla linea del “garage remoto” che segue le gare ed elabora le strategie direttamente da Maranello, permettendo a gran parte degli ingegneri di restare in Italia i week end di gara.
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