BMW M240i xDrive, la prova della coupé sportiva da 374 cv

BMW M240i xDrive, la prova della coupé sportiva da 374 cv

Abbiamo guidato la più potente delle BMW Serie 2 Coupé, la M240i xDrive: grazie alla trazione integrale e al 6 cilindri da 374 cavalli esprime prestazioni da vera sportiva

di Roberto Gurian

17.11.2021 10:30

Completamente nuova, la Serie 2 Coupé bussa con autorevolezza alla porta degli appassionati della guida sportiva. La versione di punta è la M240i xDrive, unica a trazione integrale in listino a 59.450 euro. Si aggiunge alle meno potenti varianti di 2 litri a benzina e turbodiesel che rappresentano la base della gamma. La Serie 2 Coupé è diversa e caratteristica in un panorama che a volte ha visto le BMW un po’ troppo uguali una all’altra. Il muso è allungato e con il cofano avvolgente su una calandra che ingloba il classico doppio rene di forma più allungata in orizzontale. Lo studio dell’aerodinamica ha permesso di ottenere un Cx di soli 0,26.

La piattaforma della nuova sportiva è la stessa usata per Serie 3 e Serie 4 e questo ha permesso alla M240i xDrive di poter utilizzare il 6 cilindri biturbo da 374 cavalli di famiglia. Monta, inoltre, le stesse gomme della Serie 4 Coupé ed è dotata di serie di un differenziale di impostazione sportiva mentre è in opzione l’assetto adattivo, disponibile solo sulla M Performance.

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BMW M240i xDrive, la nuova coupé sportiva è per gli appassionati

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Dotata di trazione integrale con prevalenza al posteriore e motore a 6 cilindri da 374 cavalli, la BMW M240i xDrive coupé parla agli appassionati

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BMW M240i xDrive, coupé ad alte prestazioni

Come ci si può attendere, è alla guida che dà le migliori soddisfazioni, non solo grazie all’esuberanza del motore che permette di accelerare da 0 a 100 km/h in soli 4”3. La tenuta di strada è di livello superiore, con limiti ben difficilmente raggiungibili su strade aperte. La vettura è sensibile alle diverse scelte di modalità di utilizzo ma sempre affidabile soprattutto con i controlli inseriti. La gestione della trazione integrale favorisce le ruote posteriori e, soprattutto mettendo fuori gioco l’ESP, si sente la coppia motrice applicata sugli pneumatici dietro. Questo sino al punto di arrivare a dei bei sovrasterzi di potenza che non è sempre facile ottenere con delle auto a trazione integrale.

Pur non essendo leggerissima, la M240i è maneggevole anche nel misto stretto, aiutata da pronte risposte dello sterzo. Al contempo, appare stabile e ben piantata sulle ruote alle velocità più elevate. Bene, per concludere, l’impianto frenante specifico e il collaudato cambio automatico a otto marce con leve di comando manuale al volante.

Il resto della prova è sul prossimo numero di Auto, correte in edicola!

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