Mazda 6 Wagon 2.0 CD DPF Luxury

Mazda 6 Wagon 2.0 CD DPF Luxury

di Redazione

13.11.2008 ( Aggiornata il 13.11.2008 10:34 )

Prestazioni

Rassicura la famiglia ma se serve è vivace

In marcia la Mazda 6 Wagon nuova serie mostra un carattere docile e piuttosto coinvolgente, trasmette sicurezza e buone sensazioni di guida, rivelando una certa continuità di comportamento con la versione precedente. L’assetto, frutto di un equilibrato compromesso tra assorbimento e tenuta di strada, non si discosta da quello adottato sulla maggior parte delle più recenti familiari di questo segmento. Sulla wagon giapponese ha in più il pregio di assicurare una certa rapidità nei cambi di direzione, a vantaggio dell’inserimento in curva. Rollio e beccheggio risultano moderati e dunque la 6 si mostra piacevolmente dinamica, al punto da consentire di affrontare i percorsi misti anche a unritmo sorprendentemente allegro. Il sottosterzo emerge solo impegnandola a fondo, altrimenti prevale un comportamento equilibrato, con il retrotreno ben ancorato al terreno. In situazioni critiche, come ad esempio nel caso di una frenata d’emergenza in curva, si può anche avvertire una certa tendenza ad allargare la traiettoria con la coda. La cosa risulta abbastanza sorprendente, tuttavia è riconducibile anche al fatto che l’ESP, pur assolvendo a pieno il suo compito, interviene in modo piuttosto morbido, almeno inizialmente. In ogni caso il riallineamento avviene in modo spontaneo e piuttosto rapido. Lo sterzo, ora dotato di servoassistenza elettrica, accusa una piccola perdita di sensibilità, tuttavia il comando rimane complessivamente preciso, quel tanto che basta per correggere con precisione sul veloce.

Il 2.0 litri turbodiesel non graffia. Punta, piuttosto, a essere morbido e rotondo nell’erogazione

Il motore 2.0 litri turbodiesel ha ricevuto un affinamento della gestione elettronica finalizzato non tanto a incrementare le prestazioni di punta quanto la fluidità di marcia. A colpire favorevolmente è il funzionamento piuttosto rotondo di questo quattro cilindri, progressivo a ogni regime, oltre che silenzioso. La spinta non assicura spunti particolari, complice anche il peso della vettura aumentato rispetto a quello del vecchio modello, ma ripaga l’assenza di incisività negli allunghi con un’elevata dolcezza nelle progressioni. Il cambio (unicamente manuale), che a sua volta rivela un’elevata manovrabilità, migliora la situazione complessiva. Gli innesti risultano veloci e secchi, gestiti ottimamente da una leva, ora montata in una posizione più accessibile, dalla corsa corta e precisa. I rapporti, poi, sono ben scalati, pur se studiati per favorire le andature turistiche. Nello scatto da fermo la vivacità della Mazda 6 Wagon è tuttavia più che discreta: per raggiungere 100 km/h basta una decina di secondi. Anche in ripresa la reattività all’acceleratore è buona e garantisce un incremento della velocità progressivo e regolare. Con la lunga sesta innestata il divario rispetto a station con motori 2.0 litri più potenti, sopra i 175 cv, (come la Cadillac provata su questo numero o la Laguna Sportour dCi) il divario appare comunque sensibile, come conferma il passaggio da 80 a 120 km/h: alla “6” Wagon occorrono 15”79 contro i poco più di 10“ sufficienti ai modelli più performanti.

Il 2.0 litri turbodiesel ora è accoppiato a un cambio a 6 marce anziché a 5. In riprese si perde qualcosa; per contro migliorano i consumi e la silenziosità.

La velocità massima che abbiamo registrato durante la nostra prova, 197,9 km/h, corrisponde a quella dichiarata. Da notare che il divario con la quinta marcia innestata invece della sesta, è di appena due km/h in più con un regime di rotazione contenuto a 3400 giri, per altro molto prossimo quello a cui viene erogata la potenza mssima: 3500 giri. La rapportatura turistica e la marcia in più rispetto alla vecchia Wagon se da una parte impongono qualche piccolo sacrificio in ripresa, dall’altra migliorano in maniera sensibile il quadro relativo ai consumi, con economie di gasolio, in tutte le condizioni di percorrenza, tra le più alte della categoria. In autostrada si arriva quasi a 15 km/litro, niente male in considerazione della mole della vettura. Notevole, infine, il confort acustico supportato da rilievi fonometrici di tutto rispetto a ogni andatura.

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