Mercedes SLK 200 Kompressor

Sono quasi da record i consumi di carburante della SLK 200 kompressor. La media reale è di almeno 11 chilometri con un litro, con punte di oltre 16 km/litro se si viaggia a velocità costante sulle strade extraurbane. Non male per una sportiva da quasi 200 cavalli. Segno evidente che gli interventi di Mercedes mirati a ridurre consumi ed emissioni sono efficaci. Funziona, ad esempio, il rapporto finale al cambio più lungo, che consente di abbassare i giri motore riducendo, di conseguenza, le necessità di carburante. Per contro, risultano un po’ penalizzate le velleità sportive del motore 1.8 sovralimentato. Che sebbene abbia oltre 20 cv più di prima (184 in tutto), non trasmette una sensazione di superiore esuberanza proprio perché la maggior potenza viene distribuita attraverso rapporti più lunghi.
Talvolta per trovare un po’ di brillantezza si finisce per scalare una o due marce, anche se la risposta ai bassi regimi del 4 cilindri tedesco non è certo deludente. Appare invece del tutto convincente, ai fini del piacere di guida, l’introduzione dello sterzo diretto, un optional da 318 euro che vale la pena installare. Grazie alla possibilità di variare il rapporto di demoltiplicazione risulta più comodo in manovra. Infatti bastano poche mosse per parcheggiare l’SLK. Assicura, poi, un maggior confort in autostrada, per il fatto che non occorre correggere continuamente la traiettoria dato il voluto “vuoto” al centro dello sterzo durante la marcia rettilinea. Infine è molto più piacevole nei percorsi tortuosi (dove si rivela estremamente diretto a tutto vantaggio degli inserimenti in curva) e delle sensazioni che trasmette. Bene anche i freni, con spazi di arresto decisamente ridotti. E per finire una nota sul confort: elevato come al solito in casa Mercedes. L’assetto assorbe bene le asperità e a tetto chiuso la rumorosità è contenuta.