Porsche Boxster S 3.4 PDK

Porsche Boxster S 3.4 PDK

di Redazione

01.06.2009 ( Aggiornata il 01.06.2009 16:18 )

Rilevamenti e Tecnica

La meccanica della Boxster a ricevere le attenzioni più corpose di questa evoluzione 2009 più performante, pulita e ancor più affilata. Cambia la gamma motori, ora strettamente imparentata con la famiglia di unità che ha debuttato sulla 911 ultima generazione. La roadster in versione S, in particolare, conserva un boxer di 3.4 litri sull’ultima versione, ma l’unità è integralmente riprogettata. S
empre realizzato interamente in lega, il sei cilindri presenta un numero ridotto di componenti, un peso inferiore (circa 6 kg in meno) e una maggior rigidità, anche facendo ricorso a un basamento ora in due parti anziché quattro e realizzato secondo la procedura “closed deck” (con canne cilindri unite al basamento tramite piastra di copertura) e non più “open deck” ( canne in “ umido”). L’alimentazione passa all’iniezione diretta di carburante, con pressione d’esercizio fino a 120 bar che permette dosaggi ed efficienza superiori; il rapporto di compressione sale inoltre da 11,1:1 a 12,5:1. Sempre presente la distribuzione con sistema Variocam Plus con fasatura variabile e alzata commutabile su due diversi profili di camme. Il tutto ha permesso di ottenere 15 cv e 2 kgm di coppia supplementari, col regime massimo di rotazione innalzato a 7500 giri e un picco di potenza a 6400 giri.
Dopo la 911, anche la piccola di Züffenhausen beneficia del cambio robotizzato sequenziale PDK, che permette notevoli efficienze in termini di resa (più spunto in accelerazione) con consumi ed emissioni pari o persino inferiori a quelli ottenibili con la trasmissione manuale. Il PDK si compone di due cambi parziali (uno con marce dispari, l’altro con quelle pari) collegati da un’unità idraulica di comando con due frizioni a lamelle e dispone di sette marce (con ultimo rapporto di riposo), risultando più rapido fino al 60% rispetto a un’unità manuale. Il pacchetto a richiesta Sport Chrono Plus integra poi un programma di cambiata estremamente sportivo e consente di attivare il “Launch Control” per la miglior accelerazione (assistita) nello scatto da fermo. Sempre a richiesta, il differenziale autobloccante meccanico (con percentuali di bloccaggio asimmetriche per accelerazione e rilascio) e le sospensioni con ammortizzatori regolabili PASM.
Queste ultime, assieme a telaio e sospensioni, non presentano sostanziali modifiche rispetto alla gamma Boxster precedente, che conserva così geometrie indipendenti con montanti tipo McPherson ottimizzati su entrambi gli assali. Optional (assai costoso: oltre ottomila euro) ma di gran efficacia specie in pista l’impianto frenante PCCB con dischi ceramici di diametro maggiorato, in abbinamento a pinze a sei pompanti anziché quattro. Modifiche allo sterzo, alleggerito nello sforzo in fase di manovra. Sicurezza molto curata tramite airbag completi (anche a tendina) e roll-bar fisso.
Porsche Boxster S

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