Kia Venga 1.4 CRDi, ecco lo spazio

Design

Funzionalità a parte, la Venga mette in mostra progressi di un certo rilievo anche in termini qualitativi: i rivestimenti propongono materiali semplici ma non poveri, ma anche qui è soprattutto il design a trasmettere all’ambiente un aspetto gradevole, pur nella sostanziale sobrietà dell’insieme. E poi, c’è un livello di equipaggiamento non comune nella categoria, sia che ci si fermi a quello intermedio (EX) normalmente previsto in abbinamento al 1400 turbodiesel da 90 cv della vettura in prova o si opti per il TX, i cui ricchi contenuti visibili nelle immagini sono invece riservati alle motorizzazioni di punta. A proposito, la scelta di bloccare l’abbinamento fra motorizzazione e allestimento finisce per penalizzare la libertà di scelta: poche le opzioni disponibili singolarmente, fra le quali merita una citazione il tetto panoramico, capace di conferire all’abitacolo una straordinaria luminosità.
Quanto alla qualità esecutiva, la vettura in prova sconta l’evidente gioventù produttiva, segnatamente negli accoppiamenti riscontrabili in una carrozzeria invece apprezzabile per la qualità della verniciatura, oltre che servita da soluzioni costruttive attuali, che si tratti del montaggio dei cristalli o dell’impianto guarnizioni. Casomai, tornerebbe comoda qualche protezione in più sul fronte acustico: manca, per esempio, il rivestimento fonoassorbente interno al cofano motore, e si sente. L’interno invece, al di là della citata semplicità dei materiali, lascia spazio a critiche solo per qualche dettaglio, vedi l’assenza di smorzamento per le maniglie di appiglio o qualche vite a vista, cui fanno da contrappunto altri elementi realizzati con grande cura. Come le guide dei sedili, completamente rivestite. Il tutto in cambio di un prezzo inevitabilmente più elevato, rispetto alle coreane low cost dei tempi andati. Ma che, considerati sia i contenuti sia la generosità della garanzia, mette la Venga in condizioni di ritagliarsi uno spazio, fra le mini monovolume