Dacia Duster, la verità sul SUV per tutti

Presentazione

Di 4x4 spartane ed essenziali, seppur godibili, il mondo dell’auto ne ha già accolte parecchie nella sua storia. Ma in fondo non sono molte quelle ad aver lasciato il segno. Eppure, così “a pelle”, la Duster forse i numeri ce li ha, per lasciare tracce durature di sé. Non tanto per la formula “low cost” che ne guida rigidamente il progetto, in piena sintonia con la filosofia del tutto lineare alla base della recente – ma solida – avventura Dacia all’interno del gruppo Renault.
Quanto piuttosto perché riesce a solleticare quel fine coinvolgimento emotivo, esotico ed evocatore, che tanto ha parte nel successo della formula SUV rispetto ai generi più convenzionali di automobile, e che in un modello economico facilmente si spegne sul nascere. Qui no.
La Duster brilla infatti per la fiera simpatia con la quale ostenta la solida essenzialità di contenuto, celebrando peraltro un processo già abbozzato con la station wagon “maxispazio” Logan MCV (erede moderna, per tanti, della mitica Renault 4) e con la stessa Sandero in versione Stepway. Tant’è che la lista di attesa è attualmente attestata sui sei mesi.