Kia Sportage, addio low cost. Ora è "big"

Kia Sportage 2.0 CRDI

di Redazione

09.02.2011 ( Aggiornata il 09.02.2011 11:59 )

Design

Il passo lungo della Sportage torna naturalmente a favore dell’abitabilità, compresa una zona posteriore dove si beneficia di un pavimento sostanzialmente piatto, e si può casomai eccepire sulla seduta piuttosto bassa offerta dal divano; in pratica, l’unica nota negativa riguarda l’assenza delle bocchette di ventilazione. Quanto al bagagliaio, si apprezza il piano allineato alla battuta di un portellone che ha il solo difetto della posizione molto bassa e incassata della maniglia: inevitabile sporcarsi le mani, nel sollevarlo. Il vano beneficia del limitato ingombro dei passaruota, dispone di luce e presa 12V, mentre i dispositivi fermacarico non vanno oltre alcuni anelli in plastica; pratiche invece le linguette che permettono di ribaltare lo schienale posteriore, operazione che permette di ricavare un vano di notevole lunghezza. Degna di nota anche la sottostante vasca per la ruota di scorta, in grado di ospitare anche cerchi da 18”.
Ricca e spaziosa, la Sportage 3 finisce però per rivelarsi piuttosto costosa: l’esemplare in prova colleziona tutto il collezionabile, mettendo assieme motore di punta, trazione integrale, trasmissione automatica e tutti gli optional disponibili. Col risultato che si arriva alla bella somma di 35 mila euro partendo dai 28.900 di listino, consolati almeno dal fatto che la garanzia, come da tradizione Kia, è da record: 7 anni o 150mila km. Vero anche che in gamma si possono trovare opzioni molto più abbordabili, magari limitandosi alla versione con il turbodiesel 1700 e alla semplice trazione anteriore anziché 4x4. Ma è inutile farsi illusioni, la produzione automobilistica coreana ha ormai abbandonato il reparto convenienza.

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