Skoda Octavia, "Golf" e cravatta, una signora macchina

Skoda Octavia, "Golf" e cravatta, una signora macchina
Agile, reattiva, dinamica, confortevole e un po' seriosa

di Marco Visani

18.08.2013 ( Aggiornata il 18.08.2013 16:26 )

Rilevamenti e Tecnica

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Del pianale modulare MQB, quello di tutti i futuri modelli del Gruppo VW con trazione anteriore e motore trasversale indipendentemente dalle loro dimensioni (solo up! e sorelle hanno una piattaforma dedicata) è già stato scritto praticamente tutto.

A cominciare dal fatto che, con questo “fondo”, tutto è mobile, incastrabile e adattabile a seconda delle esigenze di ogni singolo modello perché solo la distanza tra il centro della ruota anteriore e la pedaliera — oltre che l’angolo di montaggio dei propulsori, inclinati di 12° all’indietro — sono fissi. Controprova: la Octavia non ha il passo della Golf (2637 mm) ma una sua versione allungata a 2687 mm che favorisce in primo luogo l’abitabilità posteriore. Non monta, come invece la Golf e l’Audi A3 mosse dallo stesso 2.0 turbodiesel da 150 cv, le sospensioni posteriori indipendenti multilink ma — analogamente alla Seat Leon — il ponte torcente delle Golf meno potenti, più leggero di 11 kg.

Sulla Octavia, il multibraccio è riservato alla sola 1.8 TSI da 180 cv. Assieme all’asse posteriore, è stato alleggerito (nel senso di ridotto) anche il diametro dei dischi posteriori: 253 mm contro 272 di Audi e Volkswagen. In abbinata al 2.0 TDI la nostra Octavia monta il classico DSG a doppia frizione, qui in esecuzione a sei rapporti.

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