Volkswagen e-up!, prova dell'elettrica

Prestazioni

Può sembrare un paradosso, ma anche un appassionato di guida e di motori “veri” può trarre piacere da una vettura come la Volkswagen e-up!. È un piacere diverso dal solito, senza dubbio, ma ha il suo perché.

Con un’auto del genere, infatti, scatta un clic per cui ti vien voglia di impegnarti a sfruttare al massimo il rendimento della propulsione elettrica, cioé utilizzare al meglio ogni kilowattora. E Volkswagen, per rendere più coinvolgente il tutto, ha pensato a delle funzioni aggiuntive per l’impianto multimediale Garmin, quale una sorta di indice di guida economa espresso in percentuale che ti dice se hai il piede leggero o meno.

Ed è qui che parte la sfida con te stesso, ti metti alla prova per vedere quanto sei abile a consumare il meno possibile. In tal caso vengono appunto in aiuto le tre modalità di guida previste (Normal, Eco ed Eco+) e le quattro fasi di ricarica rigenerativa in rilascio (D1, D2, D3 e B). Detta così pare difficile, ma è più semplice di quel che si immagina.

Appena accendi la e-up!, il motore elettrico è al massimo delle sue capacità: 82 cavalli (60 kW) e la bellezza di 210 Nm di coppia, un valore che fa impallidire i 95 Nm della up! 1.0 a benzina. Difatti, le accelerazioni e soprattutto le riprese sono veramente eccezionali. Come nel caso di tutte le elettriche, precisiamo poi che i numeri rilevati non rendono giustizia alle sensazioni. Perché se ad esempio l’accelerazione 0-100 della up! elettrica è di 11”39, pari a circa 1,5 secondi più rapida della up! a benzina, in realtà sembra che vada il doppio. Per il solito motivo che la spinta del motore elettrico è immediata, vigorosa e senza alcun ritardo di risposta.

In termini pratici, la piacevolezza delle e-up! è quella di aver sempre una riserva di potenza, specie in ripresa, che ti consente di cambiare passo in un baleno e dunque cavarti d’impaccio senza preoccupazioni in mezzo al traffico, ben più di qualsiasi altra city car a benzina o diesel.

Anche perché il cambio è un rapporto diretto unico, quindi la progressione è liscia e costante fino alla velocità massima, fissata in 130 km/h limitati. Le due modalità aggiuntive, Eco ed Eco+, sono attivabili con un tasto sul tunnel e tornano utili per guadagnare chilometri di autonomia, poiché riducono la potenza massima rispettivamente di 10 e 20 kW (68 cv in Eco, 55 cv in Eco+): con la Eco si gode ancora di una buona spinta propulsiva, in Eco+ si entra invece in zona “guida con cappello”...

Ma il vero aspetto convincente è quello della frenata rigenerativa: le elettriche e le ibride ricaricano le batterie in fase di rilascio, con l’unità elettrica che inverte la sua funzione e lavora da generatore. Sulla e-up!, agendo sulla leva del cambio, è possibile impostare quattro livelli di ricarica dalla meno alla più intensa: la posizione B, la più potente (40 kW di ricarica a 100 km/h), cambia totalmente lo stile di guida. Perché la forza decelerante è tale che è sufficiente rilasciare il piede dal gas per frenare (difatti si accendono gli stop anche senza toccare i freni “veri”), col vantaggio che in quel momento stai ricaricando a manetta la batteria.

In questo modo, tra l’altro, viene preservato l’impianto frenante tradizionale, che peraltro è uno dei pochi componenti che richiede manutenzione sulla e-up!. Per quel che riguarda la guidabilità globale, è piuttosto sorprendente quanto sia godibile la e-up! anche a fronte di un aumento di peso di ben 250 kg (1180 chili effettivi in tutto) rispetto alla sorella a benzina. Questo perché la batteria, che da sola pesa 230 kg, è “spalmata” sotto l’intero pianale con un conseguente abbassamento del baricentro e una miglior ripartizione dei pesi (56%-44% fra avantreno e retrotreno contro i 60%-40% della up! a benzina) che rendono la vettura ancor più godibile della versione standard.