Allevia i lunghi viaggi con un confort notevole. E offre un abitacolo ben vivibile e spazioso

Con le auto, talvolta, nascono dinamiche simili a quelle che intercorrono fra gli esseri umani. Come quando incontri una persona che “a pelle” ti è simpatica, però non sai per quale motivo. Con certe vetture è un po’ la stessa cosa: le prendi in mano la prima volta, percorri poche centinaia di metri e già da lì capisci che c’è del feeling, che potranno darti soddisfazioni anche se le conosci appena. E la nuova Mondeo - <a href="https://www.auto.it/speciale/auto-dellanno/auto-dellanno-2015/ford-mondeo/" target="_blank">che concorre al titolo di Auto dell'anno 2015</a> - rientra in questa categoria. Forse quei due anni di ibernazione, cioé il periodo intercorso fra il reveal della vettura (2012) e l’inizio della produzione a regime (2014) per via del cambio di sito produttivo (dall’ex stabilimento di Genk, in Belgio, a Valencia in Spagna), le hanno fatto bene ed è maturata al punto giusto. Sta di fatto che sulla nuova Mondeo, una volta in marcia, capisci che quei cinquecento o mille chilometri che devi sorbirti in giornata saranno più rilassanti del solito. Merito di ottime sospensioni che digeriscono tutto (c’è un nuovo retrotreno multilink) e di un abitacolo insonorizzato a dovere. Il tutto racchiuso in un corpo vettura di quasi cinque metri che dà spazio a un’atmosfera estremamente ariosa, soprattutto nella zona posteriore, condita da un baule molto spazioso (ma non da record di categoria, con 525 litri), ben attrezzato e sfruttabile.Una wagon del genere, insomma conduce ancora una volta all’eterno dilemma: meglio una familiare premium più compatta, tipo Audi A4 o BMW Serie 3, oppure di un marchio generalista come Ford che a un prezzo inferiore regala molto spazio in più senza troppe rinunce? Eh sì perché qui l’unica rinuncia riguarda unicamente la qualità, che giocoforza non è allo stesso livello dei marchi tedeschi di lusso soprattutto in termini di materiali impiegati: in abitacolo, pur a fronte di assemblaggi precisi, c’è un po’ troppo uso di finiture economiche e plastiche rigide prive di rivestimenti e imbottiture.Visto che invece l’elettronica è democratica e accessibile a tutti, la Mondeo gioca su una moltitudine di sistemi di assistenza che la pongono sullo stesso piano delle wagon premium: dal dispositivo di frenata d’emergenza automatica con riconoscimento pedoni al sistema di parcheggio dove non occorre toccare il volante, dal regolatore di velocità attivo con radar agli assistenti di mantenimento corsia e rilevamento angolo cieco. Ci sono anche un ottimo impianto multimediale (il Sync 2, anche se è già in cantiere il Sync 3...) e una strumentazione digitale ricca d’informazioni, sebbene non praticissima da “sfogliare” sulle prime perché tutto avviene attraverso i numerosi tasti al volante. Alla fine però il menu è ricco. E tutto sommato abbordabile e con una vasta scelta di ingredienti.La nuova Mondeo Wagon attacca infatti da 28.250 euro in presenza del nuovo 1.5 EcoBoost turbo-benzina da 160 cavalli e culmina con la 2.0 TDCi nella variante più potente da 180 cv (c’è anche il 150) con cambio doppia frizione Powershift, proposta a 34.750 euro e oggetto di questa prova. In più c’è già una variante ibrida (a 32.500 euro) e presto la gamma si arricchirà verso il basso con l’introduzione del 1.0 3 cilindri Ecoboost da 125 cv e del nuovo 1.5 TDCi da 120 cavalli.

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<a href="https://cdn.auto.it/images/2015/02/23/ford-mondeo-prova-su-strada-2.jpg"><img class="alignnone size-full wp-image-34900" src="https://cdn.auto.it/images/2015/02/23/ford-mondeo-prova-su-strada-2.jpg" alt="Ford Mondeo prova su strada" width="640" height="426" /></a><h2>Stile, funzionalit&agrave; ma qualche economia</h2>La plancia della Mondeo &egrave; un buon compromesso fra stile e funzionalit&agrave;. Il tunnel centrale risulta gradevole nel design e nella parte centrale, dietro alla leva del cambio, offre un ampio e profondo vano a vista, che si aggiunge ai due portalattine incassati nel tunnel. I materiali impiegati, per&ograve;, sono un po&rsquo; economici e si poteva fare ricorso a una maggior quantit&agrave; di plastiche morbide e imbottite, che invece latitano un poco anche sui pannelli portiera. Le tasche portaoggetti presenti su questi ultimi, peraltro, sono prive di alcun rivestimento.<h2>Un impianto amichevole</h2>L&rsquo;impianto multimediale Sync 2 (1.500 euro) convince per la reattivit&agrave; ai comandi touch e per la semplicit&agrave; della sua interfaccia. Occorre pi&ugrave; apprendimento, invece, per i display multifunzione integrati nella strumentazione digitale, che vengono gestiti dai numerosi e non immediatamente identificabili tasti al volante. La leggibilit&agrave; dei display, causa caratteri piccoli, non &egrave; eccelsa.<h2>Dietro a gambe distese</h2>Se si opta per il Titanium Pack (3.000 euro), tra le varie aggiunte ci sono i sedili a regolazione elettrica a 10 vie rivestiti in pelle e Alcantara. Con una seduta corretta e piacevole, i sedili hanno anche una struttura piuttosto sottile, fatto che depone a favore della gi&agrave; elevata abitabilit&agrave; posteriore. Dietro, lo spazio gambe &egrave; infatti abbondante e anche in larghezza non ci sono particolari problemi ad ospitare il terzo passeggero. Il baule offre un volume che spazia da 525 a 1630 litri: non &egrave; ai vertici della classe (la Passat ne offre 650), ma si apprezza la regolarit&agrave; del vano e la sua attrezzatura, con rotaie e separatore di carico.

Ecco la nuova Ford Mondeo

<a href="https://cdn.auto.it/images/2015/02/23/ford-mondeo-prova-su-strada.jpg"><img class="alignnone size-full wp-image-34901" src="https://cdn.auto.it/images/2015/02/23/ford-mondeo-prova-su-strada.jpg" alt="Ford Mondeo prova su strada" width="640" height="426" /></a>Il top della gamma Mondeo &egrave; questo: 2 litri TDCi in variante da 180 cavalli accoppiato al cambio a doppia frizione Powershift. Gi&agrave; dai primi giri di ruota, si comprende che quella fra motore e trasmissione &egrave; una coppia ben affiatata. Il Diesel ha una schiena corposa, risponde bene sin da subito e l&rsquo;erogazione &egrave; quasi da motore sportivo: in prossimit&agrave; del picco di coppia massima (400 Nm), cio&eacute; a 2000 giri, la spinta assume una notevole consistenza e se si insiste sull&rsquo;acceleratore non si piega sino al limite del cambio marcia, a 4500 giri spaccati. Da parte sua il Powershift mette in mostra un ottimo funzionamento, quello che ci si aspetta da un moderno doppia frizione: rapido quanto basta nel passare da una marcia all&rsquo;altra, anche andando tranquilli, senza risultare mai troppo secco e&nbsp;fastidioso perch&eacute; lo spirito non &egrave; quello della sportivit&agrave; estrema.Volendo, comunque, una modalit&agrave; sportiva c&rsquo;&egrave;, con una logica di funzionamento che cerca di mantenere sempre l&rsquo;ago del contagiri nella fetta pi&ugrave; redditizia del quadrante. Si guadagna in brillantezza e nel caso ci si volesse dilettare manualmente ci sono anche i paddle al volante (piccoli), utili magari nella una guida in montagna per sfruttare il freno motore. Motore e cambio, dunque, non sono in discussione. L&rsquo;unico appunto che ci sentiamo di muovere &egrave; quello riguardante il peso, poich&eacute; quello effettivo che abbiamo registrato &egrave; sensibilmente superiore al dichiarato: 1734 kg contro i 1609 dichiarati, fatto che si ripercuote ovviamente sul quadro prestazionale. Che per&nbsp;inciso &egrave; globalmente buono, ma proprio alla luce delle qualit&agrave; tecniche potrebbe essere ancor meglio.Ad esempio, nei consumi urbani, la Mondeo non va oltre gli 11,3 km/litro effettivi. E in citt&agrave;, &egrave; noto, &egrave; proprio la massa il presunto colpevole. Una volta in marcia, ad andature costanti, le percorrenze sono invece adeguate, si arrivano a coprire quasi 21 km/l a 90 orari. Pertanto, se l&rsquo;uso &egrave; prevalentemente autostradale ed extraurbano, questa TDCi 180 cavalli &egrave; in grado di garantire almeno una quindicina di chilometri con un litro, che in relazione alle prestazioni non sono per nulla male. Ancora, per contenere di pi&ugrave; i consumi sarebbe stato opportuno utilizzare un cambio con qualche rapporto in pi&ugrave;, visto che il Powershift si ferma a sei quando ormai siamo gi&agrave; arrivati a quota nove e a breve arriveremo a dieci.C&rsquo;&egrave; di buono che la rapportatura delle 6 marce di questo doppia frizione &egrave; adeguata e non fa rimpiangere un rapporto in pi&ugrave; quando si viaggia in autostrada: a 130 orari il 2 litri TDCi &egrave; l&igrave; tranquillo a 2300 giri e dunque la sua voce non disturba affatto la quiete di bordo. Che &egrave; uno dei maggior pregi della vettura: l&rsquo;insonorizzazione dell&rsquo;abitacolo &egrave; di qualit&agrave;, abbiamo registrato infatti poco pi&ugrave; di 70 decibel ad andatura da Codice che sono un valore riscontrabile nelle migliori wagon di classe superiore. Ad aumentare la dose di confort ci pensa poi un comparto sospensioni ben riuscito. Il nuovo multilink al retrotreno, nonch&eacute; la taratura generale dell&rsquo;assetto, sono un eccellente compromesso fra assorbimento durante l&rsquo;andatura rettilinea&nbsp;e contenimento dei movimenti della scocca in curva.Gli avallamenti, le giunture e le imperfezioni di un&rsquo;autostrada vengono abilmente annullati e al contempo, se ci si trova a percorrere una strada ricca di curve, parte anche la voglia di guidare in maniera un poco pi&ugrave; dinamica. La Mondeo appare infatti agile e sembra quasi pi&ugrave; leggera di quel che &egrave; realmente, entra in curva con rapidit&agrave; e la coda segue fedelmente accompagnando il muso in traiettoria. Soddisfa in questo frangente anche lo sterzo, ben calibrato e tutt&rsquo;altro che avaro di informazioni e sensazioni sebbene talvolta, durante le brusche accelerazioni o su fondo sconnesso, trasferisca qualche reazione di troppo alle mani. Ottima senza riserve la frenata, con un impianto capace di garantire spazi molto contenuti e una buona modulabilit&agrave; al pedale. Un cenno va fatto infine ai sistemi di assistenza.L&rsquo;unico dispositivo di serie &egrave; il Lane Keeping Aid, il sistema di mantenimento corsia che fa vibrare il volante in caso di superamento delle linee di carreggiata. Il sistema &egrave; un po&rsquo; invasivo, ma &egrave; escludibile attraverso un tasto sul devio. Curioso, invece, che la disattivazione del traction control (utile per le partenze su neve) vada fatta via menu del computer di bordo e non con un tasto fisico. Un optional consigliato &egrave; l&rsquo;Adaptive Curise Control, il regolatore di velocit&agrave; attivo (che pu&ograve; funzionare anche come un normale cruise control) che mantiene la distanza di sicurezza e sorprattutto, nei 1.000 euro richiesti, offre anche il sistema di frenata automatica con riconoscimento dei pedoni.

<a href="https://cdn.auto.it/images/2015/02/23/ford-mondeo-prova-su-strada-3.jpg"><img class="alignnone size-full wp-image-34902" src="https://cdn.auto.it/images/2015/02/23/ford-mondeo-prova-su-strada-3.jpg" alt="Ford Mondeo prova su strada" width="640" height="426" /></a>La gestazione della nuova Mondeo &egrave; stata un po&rsquo; travagliata. Pronta gi&agrave; nel 2012, anno in cui la gemella Ford Fusion ha iniziato la sua carriera commerciale negli Usa, la versione europea &egrave; entrata in produzione soltanto a fine 2014. Questo perch&eacute; lo stabilimento belga di Genk, dove inzialmente doveva essere costruita, &egrave; stato chiuso per motivi economici. Assemblata quindi nell&rsquo;impianto spagnolo di Valencia, ecco arrivare una Mondeo nata sulla nuova piattaforma globale C/D di Ford, su cui poggia una scocca realizzata con i moderni acciai altoresistenziali che garantiscono maggior rigidit&agrave; strutturale (nella fattispecie aumentata del 10%) e un peso inferiore, che rispetto alla precendete generazione scende fino a 115 kg in caso di motore EcoBoost 1.5. Le novit&agrave; proseguono nella parte telaistica, dove si segnalano un nuovo retrotreno multilink e uno sterzo ad assistenza elettrica migliorato nel feeling e dotato di assistenti per smorzare vibrazioni e reazioni dovute all&rsquo;erogazione della coppia. Poi c&rsquo;&egrave; una bella infarcitura di sistemi di assistenza, a partire dal sistema di frenata automatica con riconoscimento pedoni, regolatore di velocit&agrave; attivo e sistema di parcheggio automatico. Sul fronte della sicurezza si segnala la primizia delle cinture di sicurezza posteriori con airbag integrato, che aiutano a disperdere l&rsquo;energia dell&rsquo;urto in maniera cinque volte pi&ugrave; efficace di una cintura tradizionale.

Ford Mondeo, regina in autostrada, la prova

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