Ford Mondeo, regina in autostrada, la prova

Ford Mondeo, regina in autostrada, la prova
Allevia i lunghi viaggi con un confort notevole. E offre un abitacolo ben vivibile e spazioso

di Lorenzo Facchinetti

23.02.2015 ( Aggiornata il 23.02.2015 18:32 )

Prestazioni

Ford Mondeo prova su strada

Il top della gamma Mondeo è questo: 2 litri TDCi in variante da 180 cavalli accoppiato al cambio a doppia frizione Powershift. Già dai primi giri di ruota, si comprende che quella fra motore e trasmissione è una coppia ben affiatata. Il Diesel ha una schiena corposa, risponde bene sin da subito e l’erogazione è quasi da motore sportivo: in prossimità del picco di coppia massima (400 Nm), cioé a 2000 giri, la spinta assume una notevole consistenza e se si insiste sull’acceleratore non si piega sino al limite del cambio marcia, a 4500 giri spaccati. Da parte sua il Powershift mette in mostra un ottimo funzionamento, quello che ci si aspetta da un moderno doppia frizione: rapido quanto basta nel passare da una marcia all’altra, anche andando tranquilli, senza risultare mai troppo secco e fastidioso perché lo spirito non è quello della sportività estrema.

Volendo, comunque, una modalità sportiva c’è, con una logica di funzionamento che cerca di mantenere sempre l’ago del contagiri nella fetta più redditizia del quadrante. Si guadagna in brillantezza e nel caso ci si volesse dilettare manualmente ci sono anche i paddle al volante (piccoli), utili magari nella una guida in montagna per sfruttare il freno motore. Motore e cambio, dunque, non sono in discussione. L’unico appunto che ci sentiamo di muovere è quello riguardante il peso, poiché quello effettivo che abbiamo registrato è sensibilmente superiore al dichiarato: 1734 kg contro i 1609 dichiarati, fatto che si ripercuote ovviamente sul quadro prestazionale. Che per inciso è globalmente buono, ma proprio alla luce delle qualità tecniche potrebbe essere ancor meglio.

Ad esempio, nei consumi urbani, la Mondeo non va oltre gli 11,3 km/litro effettivi. E in città, è noto, è proprio la massa il presunto colpevole. Una volta in marcia, ad andature costanti, le percorrenze sono invece adeguate, si arrivano a coprire quasi 21 km/l a 90 orari. Pertanto, se l’uso è prevalentemente autostradale ed extraurbano, questa TDCi 180 cavalli è in grado di garantire almeno una quindicina di chilometri con un litro, che in relazione alle prestazioni non sono per nulla male. Ancora, per contenere di più i consumi sarebbe stato opportuno utilizzare un cambio con qualche rapporto in più, visto che il Powershift si ferma a sei quando ormai siamo già arrivati a quota nove e a breve arriveremo a dieci.

C’è di buono che la rapportatura delle 6 marce di questo doppia frizione è adeguata e non fa rimpiangere un rapporto in più quando si viaggia in autostrada: a 130 orari il 2 litri TDCi è lì tranquillo a 2300 giri e dunque la sua voce non disturba affatto la quiete di bordo. Che è uno dei maggior pregi della vettura: l’insonorizzazione dell’abitacolo è di qualità, abbiamo registrato infatti poco più di 70 decibel ad andatura da Codice che sono un valore riscontrabile nelle migliori wagon di classe superiore. Ad aumentare la dose di confort ci pensa poi un comparto sospensioni ben riuscito. Il nuovo multilink al retrotreno, nonché la taratura generale dell’assetto, sono un eccellente compromesso fra assorbimento durante l’andatura rettilinea e contenimento dei movimenti della scocca in curva.

Gli avallamenti, le giunture e le imperfezioni di un’autostrada vengono abilmente annullati e al contempo, se ci si trova a percorrere una strada ricca di curve, parte anche la voglia di guidare in maniera un poco più dinamica. La Mondeo appare infatti agile e sembra quasi più leggera di quel che è realmente, entra in curva con rapidità e la coda segue fedelmente accompagnando il muso in traiettoria. Soddisfa in questo frangente anche lo sterzo, ben calibrato e tutt’altro che avaro di informazioni e sensazioni sebbene talvolta, durante le brusche accelerazioni o su fondo sconnesso, trasferisca qualche reazione di troppo alle mani. Ottima senza riserve la frenata, con un impianto capace di garantire spazi molto contenuti e una buona modulabilità al pedale. Un cenno va fatto infine ai sistemi di assistenza.

L’unico dispositivo di serie è il Lane Keeping Aid, il sistema di mantenimento corsia che fa vibrare il volante in caso di superamento delle linee di carreggiata. Il sistema è un po’ invasivo, ma è escludibile attraverso un tasto sul devio. Curioso, invece, che la disattivazione del traction control (utile per le partenze su neve) vada fatta via menu del computer di bordo e non con un tasto fisico. Un optional consigliato è l’Adaptive Curise Control, il regolatore di velocità attivo (che può funzionare anche come un normale cruise control) che mantiene la distanza di sicurezza e sorprattutto, nei 1.000 euro richiesti, offre anche il sistema di frenata automatica con riconoscimento dei pedoni.

  • Link copiato

Ford Mondeo, regina in autostrada, la prova

Torna su

Commenti

Leggi auto.it su tutti i tuoi dispositivi

Auto, copertina del meseAuto, copertina del meseAuto, copertina del mese