BMW 220d Grand Tourer, la prova

BMW 220d Grand Tourer, la prova
Offre l’aumento dell’abitabilità per la seconda fila di sedili, la grande capacità di carico, la dinamica di guida

di Saverio Villa

11.01.2016 ( Aggiornata il 11.01.2016 00:20 )

Design

BMW 220d Grand Tourer

La linea ha perso un po’ di equilibrio rispetto all’Active Tourer, che è più corta di oltre 20 cm

APRITI SESAMO

L’apertura elettrica del portellone è di serie, e se si hanno le mani impegnate può essere comandata sfiorando il paraurti posteriore con il piede.

AERODINAMICA DA PRIMATO

La Bmw dichiara un Cx di 0,28, al vertice della classe. Il sottoscocca è quasi interamente carenato e dietro lo scudetto ci sono prese d’aria ad apertura automatica.

COMANDO NASCOSTO

Il commutatore per la scelta della modalità di guida tra Comfort, Sport ed Eco Pro è sotto i comandi della climatizzazione e scomodo da raggiungere.

AUTONOMA IN CODA

Il pacchetto Driving Assistant Plus, offerto a richiesta, comprende anche la funzione Trafic Jam, che gestisce velocità, frenata e direzione quando si marcia in colonna.

AL RIPARO DAL SOTTOSTERZO

Il sistema che aiuta la motricità in uscita di curva agendo sui freni non si attiva solo quando si perde aderenza ma lavora anche per ridurre il sottosterzo.

  • Link copiato

BMW 220d Grand Tourer, la prova

Torna su

Commenti

Leggi auto.it su tutti i tuoi dispositivi

Auto, copertina del meseAuto, copertina del meseAuto, copertina del mese