        Auto Moto Turin Show 2025&nbsp;si terr&agrave; dal 4 al 6 aprile presso il Padiglione 3 di Lingotto Fiere. L'evento promette una completa immersione nel mondo dei motori. Saranno presenti presentazioni&nbsp;e simulatori di guida. La seconda edizione promette un'esperienza coinvolgente tra emozioni, tecnologia e spettacolo. Ci&ograve; sar&agrave; possibile grazie a marchi prestigiosi ed esclusive. Molti mezzi inediti saranno visibili durante i tre giorni della manifestazione. Tesla esporr&agrave; la nuova Model Y, rinnovata internamente ed esternamente. Sar&agrave; disponibile anche per prove su strada. Accanto a essa, il pubblico potr&agrave; ammirare Cybertruck. Questo imponente pick-up americano dalle forme originali &egrave; inatteso sul mercato europeo. Mostrer&agrave; i suoi interni futuristici. La Scuderia Milanese Grassi presenter&agrave; l'evoluzione della 044S. Questa vettura &egrave; un omaggio alle leggendarie auto del Rally Gruppo B. Sar&agrave; prodotta in soli 44 esemplari. Novit&agrave; e tradizione a Torino Il marchio torinese Kimera porter&agrave; la EVO38 allo show. Questa &egrave; una supercar a trazione integrale realizzata in 38 unit&agrave;. Fa parte di una serie dal design distintivo. Anche lo storico brand Giannini sar&agrave; presente con Maestri Design. Insieme sveleranno la Spettacolo. Questa &egrave; una nuova supercar compatta. Segna il ritorno del marchio romano come costruttore di sportive. Ampio spazio sar&agrave; dedicato ai mezzi da lavoro storici della Fondazione Marazzato. La Fondazione esporr&agrave; la Fiat 682. Saranno presenti anche una stazione di servizio Agip e un motocarro Ercole restaurato. Inoltre, la Fiat 600 Zagato della Fondazione sar&agrave; ospite allo stand ASI. Sar&agrave; parte di una rassegna celebrativa dedicata a questo veicolo italiano. Omaggio al passato Proprio la 600, icona della motorizzazione italiana, compie 70 anni nel 2025. Sar&agrave; celebrata dall'Automotoclub Storico Italiano. Alberto Scuro, presidente ASI, si dichiara "felice che Auto Moto Turin Show stia crescendo anno dopo anno". Apprezza la valorizzazione della storia dei motori. Ci sar&agrave; una mostra speciale sulla Fiat 600. Scuro la definisce "un esemplare nato a Torino che ha motorizzato l'Italia intera negli anni del boom economico".  L'Automobile Club Torino dedicher&agrave; il suo stand allo AMTS alla Cesana-Sestriere. Questa &egrave; una cronoscalata valida per i titoli Europeo e Italiano Velocit&agrave; in Salita Autostoriche. L'AC Torino cura tale evento dal 1961. Saranno esposte dodici auto iconiche. Hanno partecipato a gare e rally. Il presidente Piergiorgio Re commenta questo aspetto. In collaborazione con il Museo dell&rsquo;Automobile di Torino, si potr&agrave; ammirare la Cisitalia 202 SMM &ldquo;Nuvolari&rdquo; del 1947. Essa &egrave; caratterizzata da un design originale. L&rsquo;ente Heritage di Stellantis porter&agrave; allo AMTS quattro rari esemplari. Essi provengono dal suo Heritage Hub di Mirafiori. Tra questi figurano la Delta S4 Stradale e una monoposto F1 "sperimentale" Alfa Romeo. Emozioni e tecnologia Saranno esposti anche il prototipo Abarth 124 Rally (2016) e la FIAT 500 Coup&eacute; Zagato. Allo stand Heritage, sabato 5 aprile, si terr&agrave; la presentazione della quarta edizione del Festival Car. Questo &egrave; un concorso d&rsquo;eleganza di Revigliasco Torinese. AMTS offrir&agrave; anche un'area dedicata ai simulatori di guida e videogames. Sar&agrave; un vero paradiso per gli appassionati di motori e tecnologia. Saranno presenti postazioni con simulatori di ultima generazione. Tra questi spiccano il simulatore RPS Racing con esperienza Lamborghini e i simulatori Sparco. I visitatori potranno cimentarsi in sfide virtuali. I biglietti avranno un costo di 18 euro online. Il prezzo in loco sar&agrave; di 20 euro per l'intero. Potrebbe interessarti: Alfa Romeo Junior Q4, Il Biscione per tutti i terreni&nbsp;       

Tesla, Cybertruck, Kimera, Giannini. Celebra la Fiat 600 e ammira auto storiche. Simulatori per tutti: ecco cosa vedere e quanto costano i biglietti&nbsp;

AMTS Torino 2025, anteprime auto e moto, veicoli storici e...

        Una Fiat Punto GT Turbo del 1994, appartenuta al leggendario Roberto Baggio (qui la sua Lancia Delta recentemente battuta all'asta su Catawiki), &egrave; attualmente in vendita sul portale AutoScout24. Questa vettura rappresenta non solo un pezzo significativo della storia automobilistica italiana, ma anche un cimelio legato a uno dei pi&ugrave; grandi talenti del calcio mondiale.?  Fiat Punto GT Turbo di Roberto Baggio in vendita La Fiat Punto GT Turbo, prodotta nel 1994, &egrave; equipaggiata con un motore da 1.4 litri turbo, capace di erogare 133 cv. Questo modello a tre porte, con cambio manuale, ha percorso 138.000 km ed &egrave; proposto al prezzo di 39mila euro da un rivenditore in provincia di Bologna. La vettura di colore oro, targata AD340DY e immatricolata ad agosto 1994, fu regalata da Gianni Agnelli a Roberto Baggio nel periodo in cui giocava nella Juventus. Nato il 18 febbraio 1967 a Caldogno, Italia, il &ldquo;Divin Codino&rdquo; (cos&igrave; soprannominato per lo stile inconfondibile dei capelli) &egrave; considerato uno dei pi&ugrave; grandi calciatori di tutti i tempi. Nel corso della sua carriera, ha vestito le maglie di club prestigiosi come Fiorentina, Juventus, Milan e Inter vincendo due scudetti, una Coppa Italia e una Coppa UEFA. A livello individuale, Baggio &egrave; stato insignito del Pallone d'Oro e del FIFA World Player nel 1993. Con la nazionale italiana, ha collezionato 56 presenze e segnato 27 gol, partecipando a tre edizioni dei Mondiali e raggiungendo la finale nel 1994. ?       

L'esemplare, regalato da Gianni Agnelli in persona al "Divin Codino" nel 1994 &egrave; in cerca di un nuovo proprietario

La Fiat Punto GT Turbo di Roberto Baggio è in vendita a un prezzo bassissimo

        Automotoretr&ograve; 2025 celebrer&agrave; il sogno americano e le leggende dei rally. L'evento, organizzato da Fiere di Parma, si svolger&agrave; l'8 e il 9 marzo. Sar&agrave; un viaggio nella storia delle quattro ruote. Sogno americano: l'et&agrave; dell'oro a quattro ruote Le auto statunitensi degli anni 40 simboleggiavano aspirazioni e non solo mezzi di trasporto. Possedere un'auto rappresentava prestigio e indipendenza. La sezione United Motors far&agrave; rivivere l'epoca d'oro dell'automotive americano. Tra i modelli esposti spicca la Cadillac Convertible Coupe del 1953. Questa vettura, apparsa nella serie &ldquo;Miss Fallaci&rdquo;, incarna l'estetica degli anni 50. I designer di Detroit trasformavano l'acciaio in arte. Regine dei rally e ingegno italiano Gli appassionati potranno ammirare rari modelli della Lancia Delta S4, icona dei rally. Tra questi, la S4 Evo 2 di Marco Gramenzi, un esemplare unico con motore Triflux. Questo propulsore fu brevettato nel 1988. L'area &ldquo;Dallara Experience&rdquo; celebra 40 anni di innovazione nei materiali. Sar&agrave; esposta la fibra di carbonio e le sue applicazioni. Tra i modelli spiccano la Dallara F385 del 1985 e la Dallara SF23. Celebrazioni e incontri Automotoretr&ograve; celebrer&agrave; anche i 45 anni della mitica Panda, lanciata nel 1980. Il &ldquo;Pandino&rdquo; sar&agrave; protagonista di una sezione dedicata. Sono previsti diversi talk durante la manifestazione. Sabato 8 marzo si terr&agrave; l&rsquo;incontro &ldquo;Donne e motori, grazie di esistere". Interverranno donne che hanno lasciato il segno nel settore. Pierluigi Bonora intervister&agrave; il due volte campione del mondo Miki Biasion. Domenica 9 marzo ad Automotoretr&ograve; 2025 sar&agrave; presentata la monografia su Marco Gramenzi. Si discuter&agrave; anche dell&rsquo;impresa Vercelli-Tokyo realizzata nell&rsquo;estate del 2024. Un altro talk affronter&agrave; l&rsquo;interesse dei giovani per i motori classici. Raduni e patrocini Si svolger&agrave; il 1&deg; Raduno 100Km di Parma, che attraverser&agrave; diverse localit&agrave;. Sar&agrave; organizzato anche il French Party Meeting per auto francesi. Inoltre, si terr&agrave; un raduno internazionale dedicato alla Lancia Delta integrale. Potrebbe interessarti: nuova Jeep Compass sta arrivando, ecco come sar&agrave;       

L'evento, organizzato da Fiere di Parma, si svolger&agrave; l'8 e il 9 marzo

Automotoretrò a Parma il sogno delle auto USA e le regine del rally

Un muso lungo e prominente, un sobrio colore verde scuro che la rende elegantissima ma nello stesso tempo meno appariscente e poi l&rsquo;immancabile rombo del motore 12 cilindri. Anticipata sei mesi fa, arriva adesso sul mercato (per i pochi fortunati che potranno sborsare i 435mila euro del prezzo di listino) la Ferrari 12Cilindri Spider. Ovvero la versione aperta di quella berlinetta che &egrave; l&rsquo;erede di tutte le GT V12 del Cavallino.  Un po&#39; di storia  Sulle Granturismo a motore anteriore, prima ancora che sulle F1, la Ferrari ha costruito la propria immagine e la propria storia. Auto velocissime e di grande prestigio: comode abbastanza per divorare chilometri a gran velocit&agrave; su ogni genere di strada ma sportive quanto bastava per consentire ai piloti gentleman di prendere parte a qualche occasionale corsa. La pi&ugrave; famosa di tutte era la 250 GTO di inizio anni Sessanta, da cui sono nate poi tante pronipoti.  Negli anni Ottanta le Ferrari GT stradali hanno cominciato a montare il motore posteriormente, come sulla 512 BB e sulla Testarossa. Poi alla fine del secolo scorso la Ferrari &egrave; tornata al motore in posizione anteriore. Per quale motivo? Perch&eacute; il propulsore 12 cilindri, inserito nel vano anteriore, era pi&ugrave; pratico: permetteva di creare un abitacolo pi&ugrave; spazioso e confortevole per gli occupanti e un ampio vano di carico dietro i sedili. Questa scelta tecnica ha permesso alla Ferrari di trasformare la coup&eacute; V12 a motore anteriore da berlinetta in granturismo. Cio&egrave; un&rsquo;auto meno estrema e scomoda da guidare e pi&ugrave; orientata al turismo veloce, ai lunghi viaggi. Il lungo cofano necessario per alloggiare il V12 da quel momento ha dato una fisionomia precisa a tutte le Granturismo del Cavallino degli ultimi trent&rsquo;anni. Prima la 599 GTB, poi la 612 quindi la F12 e poi la 812 per arrivare infine a questa 12Cilindri dove &egrave; scomparsa ogni sigla. L&rsquo;auto si identifica semplicemente con la tipologia del motore: di per s&eacute; gi&agrave; pi&ugrave; che rappresentativo.    La Spider dei desideri  Quella che abbiamo provato sulle splendide strade costiere del Portogallo dove il mare verdastro assumeva la stessa tinta della 12Cilindri, &egrave; la versione a tetto aperto di quest&rsquo;auto. La pi&ugrave; ambita e desiderata per la sua polivalenza. E anche per il suo design originale. La Spider ha una linea diversa dalla coup&eacute; perch&eacute; possiede due grandi gobbe dietro l&rsquo;abitacolo necessarie per alloggiare i meccanismi del tetto in alluminio ripiegabile elettricamente che in 14 secondi fa diventare la Spider una coup&eacute; a tutti gli effetti. A tutti gli effetti sono due auto in una: perch&eacute; la spider consente il piacere di guidare col vento fra i capelli, godere del sole e del rombo del V12 a cielo aperto mentre, una volta richiuso il tetto, la 12Cilindri Spider diventa una coup&eacute; perfettamente isolata dalle intemperie e dai fruscii. Per questa sua poliedricit&agrave; costa pi&ugrave; della coup&eacute; (435mila euro contro 395mila) ed &egrave; anche la Ferrari aperta pi&ugrave; desiderata al mondo.  V12 da 830 cv    Il cuore pulsante della Spider &egrave; il formidabile motore V12 del Cavallino, ultima evoluzione del 12 cilindri a corsa corta (94x78 mm) di 6,5 litri che spinge le GT del Cavallino da anni a questa parte. Ma rispetto ai precedenti V12, questo ha subito profonde evoluzioni interne: bielle in titanio, albero motore alleggerito del 3%, distribuzione &ldquo;a dito&rdquo;, cammes con profili di alzata valvola pi&ugrave; performanti. Tutte modifiche che hanno permesso di innalzare il regine di rotazione del motore a 9.500 giri/minuto per raggiungere una potenza massima di 830 cavalli. La potenza pi&ugrave; alta in assoluto di un V12 Ferrari su una vettura stradale. E senza turbocompressore, senza motori elettrici n&eacute; altre amenit&agrave; extra. Soltanto un V12 aspirato duro e puro, come ai vecchi tempi.  Emozioni al volante    Sedendosi al posto guida, con il logo del cavallino rampante l&igrave; sul volante davanti a noi, si entra in un&rsquo;altra dimensione non appena accendiamo il motore. &Egrave; scomparso il classico tasto start sul volante sostituito da un pulsante a sfioramento che non d&agrave; lo stesso brivido nell&rsquo;azionarlo, ma il rombo rabbioso del V12 che si propaga da ogni parte ed entra nell&rsquo;abitacolo dal tetto aperto trasmette un&rsquo;emozione ancora pi&ugrave; grande. Eppure, quando si parte questa Ferrari d&agrave; una sensazione diversa: &egrave; l&rsquo;unica vettura del Cavallino con cui ci si pu&ograve; permettere anche di marciare a bassa velocit&agrave;. Per apprezzare l&rsquo;aria che soffia fra i capelli e il sole che fa capolino dallo spazio aperto sopra la testa.  Come si richiude il tetto    La 12Cilindri Spider &egrave; l&rsquo;unica Ferrari che ti porta a fare del vero turismo godendo il panorama e non soltanto ad accelerare furiosamente. I montanti del parabrezza sono molto inclinati e le gobbe posteriori avvolgono bene l&rsquo;abitacolo per cui, anche viaggiando a buona velocit&agrave; con tetto aperto, non si &egrave; investiti da un flusso d&rsquo;aria fastidioso ma si &egrave; appena lambiti da un piacevole soffio. Con un cappellino la protezione &egrave; totale. A velocit&agrave; da codice autostradale si pu&ograve; viaggiare aperti senza alcun fastidio e senza soffrire l&rsquo;acustica: si riesce ancora a parlare e udire discretamente bene la voce dl passeggero al vostro fianco. Oltre i 160 km/h invece diventa pi&ugrave; difficoltoso ma&nbsp; non impossibile. Comunque in qualsiasi momento, in appena 14 secondi e anche in movimento &ndash; basta non superare i 45 km orari &ndash; si pu&ograve; chiudere il tetto e isolarsi cos&igrave; dal traffico e dal rumore. Il fatto di riuscire ad azionare la chiusura anche in movimento &egrave; una praticit&agrave; ineguagliabile.  Quando si alza il ritmo  Siccome &egrave; pur sempre una Ferrari, basta schiacciare con un po&rsquo; di forza sul gas e la 12Cilindri torna a manifestare la propria vera anima velocistica. Rispetto alla 812 c&rsquo;&egrave; un nuovo cambio doppia frizione ora a 8 marce invece che sette, molto pi&ugrave; rapido e con rapporti ben spaziati per cui la progressione in accelerazione &egrave; violentissima. In meno di tre secondi ci si ritrova da fermi proiettati a 100 km/h e inserendo in successione le marce si toccano i 200 km/h in appena 8,2 secondi. Senza contare che tirando le marce fino alla linea rossa del contagiri (9500 giri/minuto) il rombo del V12 diventa un urlo pieno e fragoroso. Da vero orgasmo!  I progettisti hanno inserito per la prima volta nella 12Cilindri un particolare software di controllo dell&rsquo;erogazione della coppia (ATS, ovvero Aspirated Torque Shaping) che migliora la curva di coppia in terza e quarta marcia per rendere ancora pi&ugrave; piena l&rsquo;erogazione e trasmettere una sensazione di pienezza e risposta del motore anche senza turbocompressore.  La 12Cilindri Spider in fatto di prestazioni &egrave; qualche centesimo pi&ugrave; lenta della coup&eacute; &egrave; anche la velocit&agrave; massima risulta un pizzico inferiore (340 km/h) perch&eacute; l&rsquo;auto &egrave; 60 kg pi&ugrave; pesante (1620 kg complessivi) per via dei sofisticati meccanismi elettro-idraulici necessari ad azionare il tettuccio in alluminio. Ma sfidiamo chiunque ad accorgersi dell&rsquo;impercettibile differenza!  Il tetto invece, anche se si ripiega perfettamente, fa perdere qualche decimetro cubo nella volumetria del bagagliaio che &egrave; di appena 200 litri. Purtroppo, essendo una due posti secchi non c&rsquo;&egrave; alcun tipo di spazio extra nell&rsquo;abitacolo. Per&ograve; i sedili godono di decine di regolazioni elettriche possibili, sono ben avvolgenti pur restando comodi. Esiste anche l&rsquo;opzione dei sedili con guscio in carbonio, pi&ugrave; sportivi ma meno comodi: costano come un&rsquo;utilitaria e vista la tipologia di auto, conviene investire sul personalizzare gli interni: c&rsquo;&egrave; ogni genere di rivestimento, dall&rsquo;alcantara alla pelle, all&rsquo;alluminio al carbonio.  Tutta da guidare  Quando si smette di fare i turisti e si prova ad accelerare con pi&ugrave; forza, la Ferreri 12Cilindri appare godibilissima da guidare. Il motore,&nbsp; essendo un aspirato, non ha la brutalit&agrave; talvolta fastidiosa di un turbo. &Egrave; sempre pieno di coppia ad ogni regime ma eroga in modo progressivo e prevedibile, non cattivo. Per&ograve; sono pur sempre 830 cavalli ma l&rsquo;elettronica li imbriglia bene e permette di accelerare a fondo in piena sicurezza.&nbsp; Il manettino ha le solite solite funzioni (Wet, Sport, Race, Esc off e CT off) e le ultime due permettono di escludere i controlli ma si usano solo per fare gli spavaldi con qualche sgommata. La mappatura Race basta e avanza per divertirsi su strada in sicurezza.  Lil design &egrave; pulitissimo e non &egrave; &ldquo;sporcato&rdquo; da alettoni fissi a prima vista; ma dietro le gobbe, in coda, ci sono due ali a delta ai lati della carrozzeria che si aprono in velocit&agrave; oltre i 60 km/h per dare pi&ugrave; deportanza al retrotreno e tenere gi&ugrave; la macchina nei curvoni veloci. Il&nbsp; massimo carico che riescono a garantire &egrave; di 50 kg a 250 km/h.  Piuttosto quello che sorprende &egrave; l&rsquo;estrema maneggevolezza di un&rsquo;auto che appare lunghissima con i suoi 4,73 metri e quel cofano infinito. Invece ci si destreggia benissimo grazie alle ruote sterzanti posteriori. Tanto che la Ferrari ha pure accorciato il passo della 12Cilindri (2700 mm) rispetto alla 812 che era 20 mm pi&ugrave; lunga di interasse. In manovra la macchina, nonostante la propria mole, &egrave; agilissima perch&eacute; le ruote dietro girano in controfase mentre sul veloce stabilizzano l&rsquo;auto. Una tecnologia quella delle ruote sterzanti posteriori che la Ferrari aveva introdotto sulla F12 TDF ma che sulla 12Cilindri ha migliorato ulteriormente. Come? Rendendo le ruote sterzanti indipendenti tra loro. Ogni ruota dell&rsquo;asse posteriore infatti ha il proprio attuatore, quindi la centralina nelle curve medio-veloci pu&ograve; far sterzare di pi&ugrave; la ruota posteriore esterna (fino a 2,5 gradi) che &egrave; quella che garantisce la traiettoria in curva, mentre interna che non ha carico d&rsquo;appoggio, resta quasi diritta ed &egrave; cos&igrave; pi&ugrave; pronta, in un&rsquo;eventuale controcurva a ruotare dalla parte opposta. Cos&igrave; la 12Cilindri nei rapidi cambi di direzione sul veloce (pensate a una veloce esse destra-sinistra oppure ad un sorpasso con rientro repentino in corsia) &egrave; pi&ugrave; reattiva e sempre stabile e ben poggiata per terra. Una vera sicurezza! 

La spider del Cavallino sa emozionare come poche cose al mondo grazie al suo V12 dalla voce godibilissima per la guida con il vento tra i capelli

Ferrari 12Cilindri Spider, 830 cv a cielo aperto

Una delle auto pi&ugrave; iconiche del motorsport e della storia dell&rsquo;automobile italiana, la Lancia Delta Integrale Evoluzione Giallo Ginestra appartenuta al &quot;Divin Codino&quot; Roberto Baggio, &egrave; stata venduta all&rsquo;asta su Catawiki per 230.000 euro. L&#39;esemplare esclusivo &egrave; stato protagonista dell&#39;asta benefica &quot;Stelle di Cuori&quot; (associazione no profit a cui il calciatore ha donato la vettura nel 2009), il cui ricavato &egrave; stato devoluto per supportare diversi progetti.    La Lancia Delta Integrale Evoluzione Giallo Ginestra di Baggio  La Lancia Delta &egrave; una delle vetture pi&ugrave; leggendarie mai prodotte dalla casa torinese. Nota come &ldquo;La Regina&rdquo; per i suoi sei titoli mondiali nel rally, &egrave; diventata un&#39;icona grazie alle imprese di piloti del calibro di Miki Biasion e alle vittorie nel Campionato del Mondo Rally. L&rsquo;esemplare venduto all&rsquo;asta &egrave; ancora pi&ugrave; speciale: si tratta di una Lancia Delta Integrale Evoluzione del 1994, prodotta nella rara versione Giallo Ginestra, un&rsquo;edizione limitata caratterizzata da una livrea esclusiva. Questa specifica vettura fu commissionata dalla famiglia Agnelli per celebrare la vittoria del Pallone d&rsquo;Oro di Roberto Baggio nel 1993, un premio che lo consacr&ograve; come uno dei migliori calciatori della sua epoca. La Delta, destinata esclusivamente a lui, &egrave; stata personalizzata con dettagli unici, trasformandola in un esemplare one-off che ha mantenuto intatto il suo fascino per tre decenni.  Pezzo di storia esclusivo  Ci&ograve; che rende questa Delta Evoluzione cos&igrave; speciale non &egrave; solo la sua storia, ma anche le personalizzazioni uniche richieste dalla famiglia Agnelli. La livrea bicolore, che abbina il Giallo Ginestra al nero opaco, &egrave; stata realizzata su misura, conferendole un aspetto ancora pi&ugrave; distintivo. All&#39;interno, l&rsquo;abitacolo &egrave; stato allestito con sedili Recaro in pelle vulcano nera, materiali di alta qualit&agrave; e dettagli esclusivi che non si trovano su nessun&rsquo;altra Delta Integrale. Inoltre, durante un recente restauro, sono state scoperte dediche nascoste lasciate dagli artigiani che realizzarono l&rsquo;auto, un omaggio sentito al campione che in quegli anni era il volto del calcio italiano nel mondo. Dal punto di vista tecnico, questa Lancia Delta mantiene le caratteristiche straordinarie che la resero una delle hot hatch pi&ugrave; amate di sempre. Sotto il cofano batte un motore 2.0 turbo da 215 cv, capace di offrire prestazioni entusiasmanti grazie alla trazione integrale permanente e a una dinamica di guida ancora oggi invidiabile.  Asta record  Il prezzo di vendita, 230.000 euro, rappresenta la cifra pi&ugrave; alta pagata da un acquirente italiano su Catawiki nel 2024, confermando il crescente interesse per il mercato delle auto d&rsquo;epoca e da collezione. Le aste online stanno attirando sempre pi&ugrave; appassionati e investitori, che vedono in questi veicoli non solo pezzi di storia, ma anche beni rifugio il cui valore &egrave; destinato ad aumentare nel tempo. L&rsquo;asta della Delta di Baggio si inserisce in un contesto in cui sempre pi&ugrave; italiani stanno puntando su oggetti unici, non solo auto, ma anche opere d&rsquo;arte, orologi di lusso e memorabilia sportive. Tra gli oggetti pi&ugrave; costosi acquistati su Catawiki lo scorso anno, oltre alla Lancia Delta di Baggio, figurano anche un dipinto di Artemisia Gentileschi venduto per 45.000 euro e una chitarra Gibson &ldquo;Lucille&rdquo; regalata da B.B. King a Papa Giovanni Paolo II, battuta all&rsquo;asta per 45.000 euro.  Ferrari, all&#39;asta quella di Donald Trump 

Il raro esemplare della vettura &quot;regina&quot; dei rally &egrave; stata venduta su Catawiki registrando la cifra pi&ugrave; alta del 2024 pagata da un italiano

La Lancia Delta di Roberto Baggio battuta a 230mila euro

Ci sono voluti "solo" 230mila euro per comprare la Lancia Delta Integrale Evoluzione inimitabile del Divin Codino. L'auto "Gialla" come il prestigioso Pallone d'Oro del 1993, è davvero unica perché realizzata in uno speciale allestimento su direttive della famiglia Agnelli

È stata venduta la Lancia Delta di Roberto Baggio

        Si apriranno sabato 8 marzo le porte di Automotoretr&ograve;, l&rsquo;evento che porter&agrave; a Parma appassionati di auto e moto d&rsquo;epoca da tutta Italia. La kermesse dedicata ai mezzi storici a due e quattro ruote dar&agrave; spazio a espositori privati e istituzionali, oltre ad aree tematiche, spazi per i club e per la compravendita di pezzi di ricambio e automobilia. Ma non solo, perch&eacute; l&rsquo;edizione 2025 di Automotoretr&ograve; sar&agrave; anche l&rsquo;occasione per celebrare un anniversario importante come i 40 anni della Lancia Delta S4. Automotoretr&ograve;, gli eventi a Parma La kermesse avr&agrave; luogo nella nuova location della Fiera di Parma, dall&rsquo;8 al 9 marzo per il pubblico, mentre la giornata di venerd&igrave; 7 sar&agrave; dedicata agli operatori del settore. Un appuntamento, quello di Automotoretr&ograve;, che &egrave; ormai un grande classico e un appuntamento irrinunciabile per gli appassionati: era infatti l&rsquo;ormai lontano 1983 quando and&ograve; in scena la prima edizione dell&rsquo;evento. Che dopo oltre 40 anni continua a essere un punto di riferimento nel settore delle auto e delle moto d&rsquo;epoca. Oltre alle aree espositive, Automoretr&ograve; ospiter&agrave; anche l&rsquo;area talk lounge, ovvero uno spazio dedicato a incontri, conferenze, dibattiti e proiezioni. Il primo appuntamento &egrave; fissati per l&rsquo;8 marzo, in occasione della giornata internazionale della donna, e sar&agrave; dedicato proprio alle donne che vivono il mondo dei motori da professionisti. Gli incontri in quest&rsquo;area saranno moderati da Pierluigi Bonora, giornalista e direttore di ACI Radio, nonch&eacute; collaboratore del magazine Auto. Non mancheranno a Parma neppure gli eventi dinamici, come il raduno &ldquo;100 km&rdquo; organizzato dal club Ruote a raggi e AVS, il raduno di auto francesi del French Party Meeting e il ritrovo internazionale della Lancia Delta Integrale. Proprio la Delta sar&agrave; grande protagonista di questa edizione della kermesse, con i festeggiamenti per i 40 anni della S4. Realizzata in appena 200 esemplari stradali per permettere l&rsquo;omologazione della velocissima Delta del Gruppo B, la S4 &egrave; ad oggi uno dei modelli pi&ugrave; rari e ricercati dai collezionisti della Casa torinese. Automoretr&ograve; sar&agrave; quindi un&rsquo;occasione non solo per celebrare il 40&deg; anniversario dal debutto della S4 in gara, ma anche per approfondire, ripercorrere e tramandare la storia di questo modello cos&igrave; iconico. Automotoretr&ograve;, i biglietti e come arrivare Per i visitatori, il biglietto giornaliero per entrare ad Automotoretr&ograve; 2025 costa 15 euro, che diventano 12 se si sceglie di comprarlo online sul sito dedicato all&rsquo;evento. Ingresso gratuito invece per minori di 12 anni, disabili e accompagnatori. L&rsquo;apertura al pubblico sabato e domenica sar&agrave; alle 10:00, con chiusura alle 19:00. La Fiera &egrave; raggiungibile in auto uscendo dall&rsquo;Autostrada A1 all&rsquo;uscita di Parma percorrendo la complanare che collega il casello alla zona fieristica. In alternativa, in tutti i giorni dell&rsquo;evento, venerd&igrave; incluso, sar&agrave; disponibile una navetta che collegher&agrave; la Fiera al centro di Parma. Per chi viaggia in treno, invece, la stazione di riferimento &egrave; quella di Parma. Contemporaneamente ad Automoretr&ograve;, presso la Fiera di Parma sar&agrave; possibile visitare anche Mercanteinfiera, la mostra internazionale di modernariato, antichit&agrave; e collezionisti prevista dall&rsquo;8 al 16 marzo. La DS d'epoca compie 70 anni: una moneta in argento per celebrarla       

Torna in scena alla Fiera di Parma la kermesse dedicata all auto e moto d'epoca: tanti gli eventi tra cui il compleanno della Delta S4

Automotoretrò, appuntamento a Parma dall'8 al 9 marzo

        Quaranta anni di evoluzione di una icona. Pirelli P Zero rappresenta il vertice delle prestazioni per pneumatici stradali. P Zero &egrave; anche il palcoscenico per le innovazioni nel Marchio. Dalle Hypercar fino alla elettrificazione. Nei prossimi mesi, sar&agrave; presentata la quinta evoluzione di P Zero. Sar&agrave; un nuovo capitolo in una storia di continua innovazione tecnologica. Nel 2019, Pirelli ha introdotto il pacchetto Elect, pensato per veicoli elettrici e ibridi plug-in, diventando un punto di riferimento. Nel 2023, &egrave; arrivato P Zero E, il primo pneumatico Ultra High Performance (UHP) con almeno il 55% di materiale di origine biologica o riciclato e la &ldquo;tripla A&rdquo; nell&rsquo;etichetta europea. Nel motorsport, da cui trae origine, P Zero si associa ai pneumatici racing pi&ugrave; performanti, dalla Formula 1 ad altre categorie.  La storia di P Zero inizia nel 1985, con il debutto sulla Lancia Delta S4 Stradale Rappresentava l'evoluzione dell'esperienza maturata sulla Lancia Delta S4 Gruppo B, entrambe vetture leggendarie per tecnologia e prestazioni. Per assicurare controllo e sicurezza a queste auto, Pirelli ha sviluppato un pneumatico dalle prestazioni eccezionali per l'epoca. &Egrave; iniziata cos&igrave; una vera rivoluzione, dando vita alla categoria UHP (Ultra High Performance).  Il nome &ldquo;P Zero&rdquo; simboleggiava un nuovo inizio, affiancando &ldquo;Zero&rdquo; alla classica &ldquo;P&rdquo; di Pirelli. Questa rivoluzione era in linea con i cambiamenti dell'automobile stessa. Negli anni Ottanta, la sovralimentazione e il turbocompressore nelle auto sportive incrementavano la potenza, creando nuove esigenze di performance. Su queste auto, ancora prive di aiuti elettronici, il pneumatico era cruciale per aderenza, stabilit&agrave; e sicurezza. L'esperienza di Pirelli nel motorsport &egrave; stata fondamentale per trasferire tecnologie avanzate ai pneumatici stradali. Il primo P Zero &egrave; stato protagonista di un episodio che ne dimostra le capacit&agrave;. Durante il Rally di Sanremo, Miki Biasion utilizzava questi pneumatici stradali per i trasferimenti sulla sua Lancia Delta S4. Su una tappa resa scivolosa dalla pioggia, Biasion ha deciso di mantenere questi pneumatici non ancora in commercio e ha vinto la gara, superando gli avversari con pneumatici racing. Oltre a inaugurare il segmento UHP, P Zero ha segnato l'inizio della strategia Perfect Fit di Pirelli. Questa strategia mira a soddisfare le esigenze specifiche dei costruttori automobilistici premium e prestige. La gamma si articola in diverse varianti a seconda del veicolo, dell'utilizzo e della stagionalit&agrave;. Equipaggia berline premium, supercar, Suv sportivi, in tutte le stagionalit&agrave; (estate, inverno, all season). Dopo la generazione zero per la Lancia Delta S4 Stradale, la prima generazione &egrave; nata per la Ferrari F40 (1987). Potrebbe interessarti: se ti abboni ad Auto puoi avere una Fiat 600 Hybrid&nbsp;       

La storia, le tecnologie e l'evoluzione di un pneumatico leggendario

Pirelli P Zero, il primo pneumatico ultra sportivo compie 40 anni

        Un rombo che ha fatto la storia, una potenza indomabile che segn&ograve; la fine di un'era leggendaria. La&nbsp;Lancia Delta S4, la &ldquo;belva&rdquo; del Gruppo B, torna a ruggire a Fiere di Parma.&nbsp; Le date di Automotoretr&ograve; Dall'8 al 9 marzo 2025, Automotoretr&ograve; riunir&agrave; una decina dei rarissimi esemplari stradali sopravvissuti da&nbsp; quella che fu non solo un'auto, ma una rivoluzione su quattro ruote che cambi&ograve; per sempre il volto del motorsport. In occasione della manifestazione il pubblico potr&agrave; ammirare anche la&nbsp;S4 Evo 2&nbsp;di Marco Gramenzi, esemplare unico al mondo dotato del rivoluzionario motore Triflux, brevettato nel 1988, capolavoro tecnico degli ingegneri Sergio Limone e Claudio Lombardi. La leggendaria Lancia Delta S4 La Delta S4, che fece il suo debutto trionfale al R.A.C. di Gran Bretagna nel 1985, rappresenta un capitolo fondamentale nella storia del motorsport italiano. Nonostante la sua breve carriera agonistica, segnata da vittorie memorabili come il Rally di Montecarlo del 1986, la vettura ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo dei rally. Un&rsquo;epopea sportiva che fu tuttavia una meteora: vittima della sua stessa potenza, dovuta alle sue caratteristiche tecniche che la rendevano di fatto &ldquo;indomabile&rdquo;, la vettura 038 - questo il nome in codice - gareggi&ograve; solo in quella stagione, per poi andare incontro all&rsquo;abolizione dell&rsquo;intero Gruppo B nel 1987. Culto dell'auto USA L'atmosfera retr&ograve; si respirer&agrave; invece nell'area&nbsp;United Motors, dove torneranno le affascinanti vetture americane gi&agrave; protagoniste della scorsa edizione. Tra queste, spicca una rarissima&nbsp;Buick Estate Wagon Woody del 1949, testimonianza di un'epoca in cui le restrizioni belliche sull'uso dell'acciaio portarono all'utilizzo creativo del legno pregiato nell&rsquo;industria automobilistica. Inizialmente sottovalutata, questa vettura divenne negli anni '50 il simbolo della cultura surf californiana, trasformandosi da mezzo di trasporto economico a oggetto di culto per collezionisti.&nbsp; Dallara, 40 anni di innovazione  Negli spazi di Automotoretr&ograve;,&nbsp;Dallara&nbsp;racconta 40 anni di innovazione e progresso nel campo dei materiali avanzati, con un&rsquo;esposizione dedicata alla fibra di carbonio e alle sue applicazioni pionieristiche e moderne. Tra i modelli in mostra spicca la&nbsp;Dallara F385, la prima monoposto dell&rsquo;azienda a utilizzare un telaio in fibra di carbonio. Accanto a questa icona del passato, il&nbsp;Rolling Chassis della Dallara Stradale. A rappresentare il presente e il futuro, la&nbsp;Dallara SF23, la monoposto del campionato giapponese Super Formula che integra la fibra di carbonio con componenti in fibre naturali, segnando un nuovo traguardo nell&rsquo;uso sostenibile dei materiali avanzati.&nbsp; Le moto protagoniste Un'area speciale sar&agrave; dedicata alle due ruote, commemorando i&nbsp;75 anni di vittorie italiane nel Motomondiale, da Umberto Masetti su Gilera nel 1950 fino ai recenti trionfi Ducati.&nbsp; E poi TGM.&nbsp;Nata nel 1973 dalla passione di tre giovani amici che assemblavano motociclette nel garage di casa, si &egrave; rapidamente affermata come un temibile concorrente per le grandi case giapponesi nel Campionato Mondiale di Motocross. Questo &ldquo;miracolo&rdquo; tutto parmigiano ha visto emergere talenti come Michele Rinaldi, che a soli quattordici anni divenne il primo italiano a vincere un Gran Premio mondiale su una moto italiana. In mostra alcuni modelli storici dell&rsquo;azienda di Martorano. Mitica Panda Venticinque anni e 3 giorni dopo Automotoretr&ograve; celebra un&rsquo;icona dell&rsquo;ingegneria automobilistica italiana, la mitica&nbsp;Panda&nbsp;lanciata sul mercato il 5 marzo del 1980. Il &ldquo;Pandino&rdquo;, che ha accompagnato generazioni di automobilisti, sar&agrave; protagonista di una speciale sezione. Automotoretr&ograve;, il programma completo Il programma dei talk (collocati&nbsp; in un'area dedicata all'interno del Padiglione 2) vedr&agrave; protagonista il pilota Marco Gramenzi, dieci volte Campione nazionale della Velocit&agrave; Montagna. Domenica 9 marzo alle ore 10, sar&agrave; infatti presentata la monografia "Marco Gramenzi. Quando la passione si coniuga con la tenacia&rdquo; di Paolo Martocchia (Hatria Ed.) che sar&agrave; presente assieme a Carmine Cellinese Presidente dell&rsquo;ACI di Teramo e Mario Cavagnero fondatore di Italtecnica. A moderare l&rsquo;intervento Pierluigi Bonora. L&rsquo;intero programma dei talk di sabato 8 e domenica 9 marzo &egrave; in via di definizione. Automotoretr&ograve; che non si limita all&rsquo;esposizione di veicoli d&rsquo;epoca, ma propone anche&nbsp;aree dedicate al modellismo, alla ricambistica e a oggetti di automobilia&nbsp;&egrave; sempre di pi&ugrave; nell&rsquo;agenda di collezionisti internazionali anche grazie al suo programma di incoming.&nbsp; La sinergia con Mercanteinfiera&nbsp;(8-16 marzo)&nbsp;&nbsp;consente ai visitatori di immergersi in un contesto ricco di storia e cultura, dove l&rsquo;automobilismo si intreccia con l&rsquo;arte e il design.&nbsp; L&rsquo;evento &egrave; patrocinato da ASI-Automotoclub Storico Italiano, Automobile Club d&rsquo;Italia ACI,&nbsp; ACI Storico, Motor Valley e FMI-Federazione Motociclistica Italiana.       

La rassegna, che si svoger&agrave; negli spazi di Fiere di Parma dall'8 al 9 marzo, vedr&agrave; protagoniste anche la Buick Estate Wagon Woody, la Dallara F385 e il rolling chassis della Dallara Stradale S3

Automotoretrò, la Delta S4, la regina maledetta dei Rally, sfila a Fiere di Parma

        Se il 2024 ha rappresentato per l'ampliamento dell'offerta Byd l'esplorazione dei segmenti di mercato superiori, il 2025 si apre con un occhio alla fascia B-suv. Mercato cruciale in Europa, sar&agrave; al Salone di Bruxelles che la casa cinese presenter&agrave; la Atto 2. Sappiamo gi&agrave; molto di lei, grazie ai test condotti dall'ente GreenCap, che ne ha misurato efficienza e consumi. Il modello &egrave; gi&agrave; commercializzato in Cina, dove una versione equivalente all'elettrica 177 cv che arriver&agrave; in Europa &egrave; venduta a poco meno di 16 mila euro, al cambio attuale tra yuan ed euro.  Misure da compatta a vocazione cittadina Cosa attendersi dalla BYD Atto 2? Il modello misura 4,31 metri in lunghezza, in pieno segmento B-suv. Non sar&agrave; un'alternativa dall'autonomia in elettrico particolarmente elevata, piuttosto sembra guardare maggiormente all'impiego sul corto raggio. L'ambito urbano e le puntate a corto raggio sembrano essere il terreno preferito, questo suggeriscono i 42 kWh di batteria e, soprattutto, i 312 km di autonomia dichiarata. Che diventano 463 km ciclo urbano del WLTP, a fronte di consumi complessivamente omologati in 16 kWh/100 km.&nbsp; Quanto alla potenza massima di ricarica, se le operazioni in CA a 11 kW rientrano nella media, il valore di 65 kW in CC - dichiarato sul modello in vendita in Cina - vede altre rivali fare meglio, arrivando a 100 kW. Spaziosa nella media dei B-suv Nello stile esterno &egrave; facile ritrovare un particolare simile alla smart #1, ovvero, l'andamento del tetto sul montante posteriore. Byd propone una Atto 2 equilibrata nelle forme e, sulla carta, dall'abitabilit&agrave; interna in linea con le migliori del segmento. Questo suggerisce il dato dei 2,62 metri di passo, sovrapponibile - per dare un'idea in rapporto a un B-suv termico - ai 2,64 metri della Captur. Byd Atto 2 &egrave;, per&ograve;, un'elettrica. Il motogeneratore esprime 177 cavalli e una coppia adeguata alla massa di 1.590 kg: 290 Nm. Se la taglia della batteria limita un po' il raggio d'azione, ripaga in termini di contenimento del peso. Batteria che utilizza celle al LFP, installate direttamente nell'involucro protettivo (CTB) e dalla densit&agrave; energetica dichiarata, per il modello venduto in Cina, in 150 watt/kg.&nbsp;  Il suv &egrave; destinato alla produzione presso lo stabilimento ungherese che Byd inaugurer&agrave; sul finire del 2025. In un quadro complessivo dell'elettrico a dir poco sfidante per i volumi di vendita maturati in Europa, la carta del prezzo sar&agrave; decisiva. Se Byd dovesse confermare il delta di prezzo applicato ad altri suoi modelli elettrici commercializzati sia in Cina che in Europa, la Atto 2 potrebbe collocarsi in quota 30 mila euro. Valore verosimile anche alla luce dei prezzi della Atto 3, con batteria da 60 kWh e posizionata nel segmento compatto. In Italia &egrave; commercializzata a 38 mila euro.&nbsp;       

Lanciata la Sealion 7 a fine 2024, Byd apre l'anno preparando il debutto della Atto 2, B-suv a vocazione prettamente urbana. I prezzi attesi e le caratteristiche

BYD Atto 2, il 2025 si apre nel segno delle elettriche compatte

Il 2024 di Audi &egrave; stato un anno ricco di novit&agrave; cruciali, con il rinnovamento dei due prodotti &quot;medi&quot; per eccellenza. Nuova A5 e nuova Q5, a condividere tecnologia e base tecnica. La famiglia Q5 &egrave; completa, adesso, della variante Q5 Sportback, ordinabile da dicembre e con l&#39;arrivo nelle concessionarie previsto nel secondo trimestre del 2025.  Due allestimenti, Business Advanced e S line edition, oltre alle due SQ5 Sportback con motore V6 3 litri turbo benzina mhev plus, nella struttura del listino proposta da Audi (qui trovi i modelli sul mercato dell&#39;usato).  Prezzi, motori e dotazione  I prezzi della gamma &quot;ordinaria&quot;, partono da 68.850 euro, riferimento della Audi Q5 Sportback 2.0 TFSI 204 cavalli mhev plus a trazione anteriore e allestimento Business Advanced. Il delta di prezzo con la S line edition &egrave; di 2.800 euro, mentre quello per avere la variante quattro 2.0 TFSI mhev plus &egrave; di 2.600 euro.  L&#39;alternativa turbodiesel 2.0 mhev plus (esclusivamente quattro) si posiziona a 72.950 euro nell&#39;allestimento Business Advanced.&nbsp;    In aggiunta a una dotazione di serie molto ricca gi&agrave; in allestimento d&#39;ingresso, la S line edition aggiunge particolari di stile e alcune dotazioni di rilievo. Ad esempio, i fari Matrix led di serie, come il display dell&#39;infotainment dedicato al passeggero anteriore.  Ancora, gli Adas del Side Assist, Exit Warning e l&#39;anticollisione in retromarcia. In tema di Livello 2 di assistenza, il mantenimento attivo di corsia &egrave; potenziato dalla funzione Emergency assist, che accompagna l&#39;auto allo stop completo nel caso in cui il guidatore abbia perso conoscenza e non risponda agli alert del sistema.  Da segnalare l&#39;opzione dei cerchi in lega da 19 o 20 pollici e design specifico. Il top di gamma Audi SQ5 Sportback, da 367 cavalli, si posiziona a 93.050 euro, con l&#39;allestimento sport attitude a 103.200 euro. 

Due livelli di potenza, tre diverse motorizzazioni per il suv di segmento D dalla coda coup&eacute;. Audi amplia l&#39;offerta Q5 con la Sportback

Audi Q5 Sportback si pu&ograve; ordinare: i prezzi di mild, Diesel e V6

        Non solo veicoli di lusso e supercar, ma anche automobili-jet supersoniche in vendita all'asta da RM Sotheby&rsquo;s. La Spirit of America Sonic I, famosa per aver infranto due record mondiali di velocit&agrave; nel 1965, &egrave; un mezzo assolutamente insolito quanto affascinante. Per acquistarlo per&ograve; &egrave; necessario un gruzzoletto davvero esagerato.  All'asta la seconda Mercedes pi&ugrave; costosa di sempre: il prezzo &egrave; clamoroso Un motore da caccia da combattimento Si tratta di un veicolo che supera i 10 metri, che fa dell'aerodinamica e della sua potenza, i punti di forza. Questa auto &egrave; equipaggiata con un motore jet GE J79, lo stesso usato dai caccia dell'aeronautica, capace di erogare circa 45mila cavalli. La sua presenza sulle strade "normali", neanche a dirlo, &egrave; esclusa: questo mezzo &egrave; stato infatti progettato per affrontare le gare nel Bonneville Salt Flats, nello stato dello Utah. Il pilota Craig Breedlove, alla guida, ha stabilito due record mondiali nel giro di due settimane: il primo, a 894 km/h e il secondo a 966,574 km/h. Sua moglie, Lee Breedlove ha invece conquistato il titolo di donna pi&ugrave; veloce del mondo, raggiungendo i 496,5 km/h. La Spirit of America &egrave; entrata nel Indianapolis Motor Speedway Museum nel 1975, oggi RM Sotheby&rsquo;s ha valutato il veicolo tra 500mila e un milione di dollari, una cifra che si traduce in circa 470mila-950mila euro. All'asta una Lancia Delta HF Integrale Evoluzione &ldquo;Martini 5&rdquo; che costa come una casa       

Pu&ograve; raggiungere i 966 km/h ed ha un valore di quasi 1 milione di euro e ha raggiunto due record di velocit&agrave;

L'automobile-jet più veloce e costosa del mondo è in vendita

        Telaio inglese, motore giapponese e batteria cinese. Il primo passo nell'elettrico di Caterham, con la Project V, rivela chi fornir&agrave; la batteria per la prima coup&eacute; del marchio.&nbsp; Xing Mobility porter&agrave; sulla Project V di serie la batteria con raffreddamento diretto delle celle. Nello specifico, le celle sono immerse direttamente nel liquido di raffreddamento, facendo quindi a meno dei sistemi di raffreddamento indiretto e dei moduli.  Batteria al NMC e i vantaggi del CTP &Egrave; un'installazione cell-to-pack, con le celle al NMC (formato 21700 per la specifica Immersio 25 di Xing, la prima presentata con caratteristiche per applicazioni automotive) direttamente nel pacco batteria, all'interno del quale &egrave; presente il liquido refrigerante. Molti i benefici, a partire dal minor peso - per l'assenza dei moduli e delle piastre di raffreddamento - e dalla maggiore densit&agrave; energetica, a parit&agrave; di ingombri. Ma anche una serie di sfide tecniche, su tutte la necessit&agrave; di un pacco batteria totalmente impermeabile, ad aria e umidit&agrave;. L'installazione cell to pack e il raffreddamento delle celle per immersione, assicura una miglior dissipazione del calore e riduce tra il 20 e il 30% la temperatura d'esercizio delle celle rispetto a un formato con raffreddamento indiretto. In gradi Celsius, il delta in favore delle Immersio &egrave; di 10 gradi. In aggiunta, la fase di riscaldamento, in condizioni estremamente fredde o prima della ricarica, &egrave; due volte pi&ugrave; rapida per le celle immerse rispetto a quelle raffreddate indirettamente. Xing Immersio da 25 kWh e le esigenze della Caterham La Caterham Project V verr&agrave; esposta all'Auto Salon di Tokyo, il 10 gennaio, dopo il debutto del concept al Festival di Goodwood del 2023. Yamaha fornir&agrave; il motogeneratore, mentre la specifica di batteria Xing Immersio deve svelare ancora le specifiche tecniche. L'accumulatore a oggi proposto sul mercato, con 25 kWh di potenza nominale, pesa appena 200 kg. Per una sportivissima coup&eacute; quale sar&agrave; la Caterham, con l'esigenza quindi di contenere il pi&ugrave; possibile il peso, difficilmente avremo un pacco batterie pi&ugrave; grande dei 40 kWh. Nei prossimi mesi ne sapremo di pi&ugrave;. Il 2025 segner&agrave; l'avvio della fase di sviluppo e l'obiettivo &egrave; di iniziare la produzione nel 2026, per arrivare sul mercato un anno pi&ugrave; tardi.       

Installazione diretta nel pacco batterie e raffreddamento diretto per la soluzione firmata Xing. I pregi sul controllo delle temperature d'esercizio

Caterham Project V, la batteria avrà celle immerse

        Approda sul mercato italiano la seconda motorizzazione della nuova Hyundai Santa Fe. Tocca all'ibrido plug-in, dopo il debutto in forma full hybrid, moltiplicare l'autonomia di marcia in elettrico e portarla a 54 km. Un dato non da primato nella categoria dei D-suv, che deve tener conto di una batteria s&igrave; di maggior capacit&agrave; e potenza rispetto alla Sante Fe full hybrid, ma pur sempre da soli 13,8 kWh. In aggiunta, il suv - disponibile sia 5 che 7 posti - sconta una massa importante, di 2.110 kg nella configurazione pi&ugrave; pesante.&nbsp;  Auto Hybrid se la carica &egrave; troppo bassa Quel che &egrave; interessante della gestione elettronica del sistema ibrido &egrave; il passaggio automatico al funzionamento "misto". Al di sotto di una certa soglia di carica residua, infatti, anche se in modalit&agrave; EV - quindi a zero emissioni - l'elettronica evita che si arrivi all'esaurimento completo dell'energia e trasforma la guida in ibrida (trazione dal termico e dall'elettrico). Cos&igrave; da garantire sempre un'efficienza elevata di funzionamento del sistema.&nbsp; Il prezzo di listino della nuova Santa Fe ibrida plug-in parte da 55.800 euro, poco pi&ugrave; di 5.000 euro di delta rispetto alla full hybrid, a parit&agrave; di allestimento Business. Gi&agrave; molto completo, peraltro, per Adas e tecnologia a bordo.&nbsp; Batteria pi&ugrave; grande e motore elettrico con pi&ugrave; cv Oltre alla differenza immediata della batteria, di maggior capacit&agrave;, la Santa Fe PHEV ha un motore elettrico che apporta 98 cavalli anzich&eacute; 65; in aggiunta, &egrave; disponibile esclusivamente in configurazione quattro ruote motrici. La potenza di sistema &egrave; di 253 cavalli, contro i 215 cavalli di Santa Fe full hybrid. Le differenze prestazionali sono davvero sfumate, con un'accelerazione sullo 0-100 appena 3 decimi pi&ugrave; rapida per la PHEV, a 9"3. La velocit&agrave; massima &egrave; di 180 km/h. Hyundai (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;lancia Santa FE ibrida plug-in con una formula di finanziamento che, accedendo agli incentivi per le PHEV - disponibili fino al 31/12 -, permette di guidare il suv a 329 euro al mese, con anticipo di 5.340 euro e impegno su 35 rate. I chilometri inclusi sono 45 mila e al termine dei 3 anni sar&agrave; possibile riscattare l'auto (maxirata da 34.038 euro, Taeg 8,41%), oppure restituirla senza costi o sostituirla con un'altra Hyundai. Offerta soggetta, ovviamente, alla rottamazione di un'auto.       

Della campagna di ecobonus restano fondi disponibili, ancora, per le auto PHEV. Hyundai lancia sul mercato la Santa Fe ibrida ricaricabile accanto alla full hybrid. Le caratteristiche e i prezzi

Hyundai Santa Fe, l'ibrida plug-in per cogliere gli incentivi residui

        Potrebbe rimanere una correzione al ribasso dei prezzi esclusiva del mercato d'Oltremanica, quella prodotta da Jeep sulla versione elettrica della Avenger. Il motivo? Le incombenti norme 2025 previste nel Regno Unito, che impongono una percentuale minima di volumi, nel mix di vendita, realizzati con veicoli elettrici: dal 22% del 2024 al 28% del 2025.  Gli sconti su Avenger elettrica e le differenze con la termica I costruttori che non saranno almeno a tale mix di vendite con le elettriche dovranno pagare multe nell'ordine delle 15 mila sterline per ogni veicolo venduto oltre il rapporto percentuale. Ad Autocar, Jeep (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;ha confermato l'adeguamento di prezzo quale mossa per rendere pi&ugrave; accessibile l'elettrica e ridurre il gap di prezzo con Avenger termica. Listino alla mano, gli sconti in questione si aggirano sui 6.000 euro (per praticit&agrave; riportiamo i valori convertiti in euro, anzich&eacute; in sterline).&nbsp; La Avenger in allestimento Longitude &egrave; proposta a 36.200 euro, con un taglio del prezzo di 6.000 euro; l'allestimento Altitude beneficia di una riduzione di 5.600 euro, per collocarsi a 38.600 euro (32.000 sterline), mentre la Summit top di gamma &egrave; meno cara di 5.900 euro, a 41.000 euro. Un riposizionamento che porta la Avenger elettrica, con batteria da 54 kWh e motogeneratore da 156 cavalli, a 2.000 sterline di differenza (2.400 euro in pi&ugrave;) rispetto alla Puma Gen-E. Mentre il vantaggio sulla Mini Aceman &egrave; grossomodo di uguale misura, come sulla smart #1 - sebbene sia una proposta decisamente diversa, pi&ugrave; spaziosa e con pi&ugrave; cavalli -. Il delta di prezzo nel Regno Unito, tra la Avenger termica e l'elettrica, &egrave; di circa 6.000 euro (5.000 sterline). I prezzi nell'area Euro, Francia e Italia&nbsp; La gamma commercializzata in Italia sconta una differenza molto pi&ugrave; ampia tra Avenger benzina a 24.750 euro e la pi&ugrave; conveniente delle elettriche, a 39.400 euro.&nbsp; Listini italiani e inglesi che non possono essere direttamente messi a confronto, come non lo sono i prezzi praticati in Francia, altro mercato dell'Europa continentale, area Euro e dai listini simili a quelli italiani. Salvo che per l'elettrica, meno cara con i suoi 36.500 euro, ma pur sempre 12 mila euro al di sopra della versione 1.2 benzina non mild hybrid.       

Significativa riduzione di prezzo, fino a 5.000 sterline, per la gamma elettrica Avenger. Una mossa per supportare la domanda e realizzare il mix di vendite elettriche necessario a evitare le multe&nbsp;

Jeep dà un taglio ai prezzi della Avenger elettrica nel Regno Unito

        Secondo i numeri rilevati Car &amp; Classic, piattaforma leader in Europa, ha battuto all&rsquo;asta ben 250 veicoli nella sezione &ldquo;Nessuna Riserva&rdquo;, cio&egrave; senza un prezzo minimo, al fine di consentire la compravendita degli esemplari a tutti gli appassionati che hanno una settimana per formulare la loro offerta. Allo scoccare del "gong", chi ha offerto la cifra pi&ugrave; alta si aggiudica l'auto. Tom Wood, fondatore di Car &amp; Classic afferma: &ldquo;Molti rilanciano anche senza particolare interesse per l&rsquo;esemplare, perch&eacute; attratti dall&rsquo;idea di ottenere un prezzo d&rsquo;occasione".  All'asta una Lancia Delta HF Integrale Evoluzione &ldquo;Martini 5&rdquo; che costa come una casa I modelli pi&ugrave; richiesti Di recente, un'affascinante Chevrolet Corvette C3 Targa del 1978 &egrave; stata venduta a 17.882 euro, oltre la valutazione iniziale che era di soli 17mila. Una Mercedes G500 del 2004 e una G55 AMG del 2008 sono invece state battute rispettivamente a 25.250 e 30.250 euro, superando entrambi le previsioni di diverse migliaia di euro. Le auto all&rsquo;asta senza riserva provengono soprattutto dagli anni Novanta e Duemila e si collocano in una fascia di prezzo tra i 5mila e i 30mila euro. Si tratta della formula d'asta ideale per chi cerca modelli di prestigio come Mercedes, Jaguar, Porsche, ad un prezzo non elevato. Proprio le Mercedes si rivelano molto richieste e anche molto vendute, con numerosi esemplari della serie R/C 107 e la R129 SL500 Convertible. Si contano inoltre molte Fiat Cinquecento storiche e Citro&euml;n 2CV, molto richieste dai collezionisti italiani. Mercato aste in Europa e come partecipare Per Car &amp; Classic, da gennaio a ottobre 2024, oltre il 20% delle aste europee (32 su 151) si &egrave; svolto in Italia. La piattaforma, inoltre, collabora con commercianti in tutta Europa che forniscono un flusso costante di veicoli, come avviene con alcuni rivenditori olandesi che consegnano circa cinque automobili a settimana.&nbsp; Per partecipare basta registrarsi gratuitamente su www.carandclassic.com/it, sia per vendere che per acquistare. Per i venditori, il premio d&rsquo;asta &egrave; del 6%, addebitato solo in caso di vendita. Gli acquirenti pagano invece una tariffa fissa, proporzionata al valore dell&rsquo;auto acquistata. La piattaforma garantisce la sicurezza delle transazioni bloccando i pagamenti fino alla consegna del veicolo, permettendo agli utenti di rilanciare in tutta tranquillit&agrave;. Un furgone della SWAT finisce all'asta con armi, cassetti e munizioni       

Le Mercedes le pi&ugrave; vendute e le pi&ugrave; richieste. Nei primi 10 mesi del 2024, oltre il 20% delle aste europee si &egrave; svolto in Italia

Auto d'epoca, collezionisti vanno pazzi per le aste senza riserva

        RM Sotheby&rsquo;s presenta all&rsquo;asta una rarissima Lancia Delta HF Integrale Evoluzione &ldquo;Martini 5&rdquo;. Si tratta dell&rsquo;esemplare numero 388 (sui 400 prodotti) e, nonostante non se ne conosca precisamente la storia, &egrave; noto che nel maggio 2022, ha ricevuto un massiccio intervento di restauro e manutenzione.&nbsp;  Un furgone della SWAT finisce all'asta con armi, cassetti e munizioni Restaurata ma non troppo Tra le operazioni effettuate sull&rsquo;auto, la sostituzione della cinghia di distribuzione, riparazione del turbocompressore e revisione di freni e sospensioni. Ma non tutto &egrave; stato ritoccato, anzi: questa Martini 5 presenta accessori originali e rappresenta un autentico pezzo da collezione per gli appassionati di rally e del WRC. Decorata con strisce rosse e blu dello sponsor Martini, questa versione limitata montava un motore turbo a quattro cilindri da 2 litri con 210 CV, cambio manuale a cinque marce e trazione integrale. Tra le sue particolarit&agrave;, figurano cerchi rally da 15 pollici e interni con sedili in pelle scamosciata e cinture rosse. Grazie a speciali omologazioni per uso stradale, la Lancia Delta continu&ograve; ad evolversi: aumentarono la potenza del motore, la larghezza della carreggiata, e vennero potenziati freni e sospensioni. Questi miglioramenti portarono la Delta a vincere sei campionati WRC consecutivi fino al 1992, con protagonisti come Miki Biasion e Carlos Sainz Sr. accanto a Kankkunen. Quanto potrebbe costare portarsi a casa questo magnifico e unico esemplare? Si stima che il valore oscilli tra 130 e 150mila euro. All'asta una delle auto pi&ugrave; interessanti del dopoguerra: &egrave; 300 SL Gullwing       

L'auto, la numero 388 delle sole 400 mai realizzate, &egrave; stata sottoposta ad un importante interevento di manutenzione, ma vanta ancora elementi originali

All'asta una Lancia Delta HF Integrale Evoluzione “Martini 5” che costa come una casa

All'asta da RM Sotheby's è finita una rarissima Lancia Delta HF Integrale Evoluzione “Martini 5”, la numero 388 su 400 costruite. Si tratta di un esemplare restaurato di recente che rappresenta oggi un prezioso oggetto da collezione per gli amanti del rally 

Lancia Delta HF Integrale Evoluzione “Martini 5”, gioiello rally all'asta

Quando si parla di kermesse dedicate alle auto d'epoca, è impossibile non vedere una nutrita presenza di vetture Lancia: l'edizione 2024 di Auto e Moto d'Epoca a Bologna non ha fatto eccezione con tante rappresentanti della Casa torinese a fare bella mostra di sé, tra cui la Delta Integrale di Baggio, la Stratos protagonista dello stand ASI e molte altre ancora

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