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Aston Martin DB, 75 anni di granturismo

Nel 1947 David Brown acquista l'Aston Martin. 75 anni dopo, le sue iniziali DB continuano a dare il nome ai modelli di punta della Casa di Gaydon: eccole tutte, dalla DB1 del 1948 alla nuovissima DB12
Aston Martin
1 di 20 La prima Aston Martin a sfoggiare la sigla DB è la DB1 del 1948. Prodotta in una manciata di esemplari fino al 1950, montava un piccolo motore a 4 cilindri da 2 litri
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2 di 20 Nel 1950 è il turno della DB2, presentata come prototipo l'anno precedente in occasione della 24 Ore di Le Mans. Sotto al cofano aveva un 6 cilindri da 2,6 litri e 105 cavalli
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3 di 20 L'anno dopo fa il suo debutto l'Aston martin DB3, a cui si affianca due anni dopo la DB3S. L'auto, sviluppata per le competizioni, prese parte a numerose gare dell'epoca
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4 di 20 Nel '53 viene introdotta la DB2/4. Offerta in versione cabrio e coupé 2+2, era dotata dello stesso motore 2.6 della DB2, al quale si affiancava un più grande e potente 2.9 da 125 cv
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5 di 20 Gli interni della DB2/4. Questo modello venne declinato anche in diverse versioni realizzate da carrozzieri come Bertone, Touring e Allemano
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6 di 20 Il 1957 è l'anno in cui vede la luce la BD Mark III, evoluzione della DB2/4 che ne manteneva il motore da 2,9 litri. Era proposta in versione coupé a 2 posti o 2+2 o cabriolet
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7 di 20 Nel 1958 esce la DB4, che segna un taglio netto con il passato dal punto di vista dello stile, anticipando quello dei modelli che sarebbero venuti negli anni a seguire. Montava un motore a 6 cilindri 3.7 con potenze fino a oltre 300 cavalli
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8 di 20 Il 1963 vede nascere la DB5, probabilmente il modello più iconico della serie DB di Aston Martin. Offerta con carrozzeria coupé e cabrio "Volante", era proposta con potenze fino a 330 cv
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9 di 20 Due anni dopo il debutto sul mercato, la DB5 fa il suo esordio al cinema come vettura di James Bond nel film "Goldfinger": è l'inizio di un binomio che legherà indissolubilmente le sportive di Gaydon alla figura di 007
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10 di 20 Dopo la breve ma incisiva parentesi della DB5, prodotta per appena tre anni, nel 1965 è il turno della DB6. Evoluzione del modello precedente, monta ancora una volta un 6 cilindri da 4 litri
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11 di 20 Alla DB6 succede la DBS, che segna uno spartiacque nella storia del modello: per la prima volta infatti viene adottato un motore V8 per fare concorrenza alle sportive americane
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12 di 20 Dopo un lungo periodo in cui la Casa di Gaydon non ha più rilasciato modelli della gamma DB, nel 1994 è arrivata la DB7. Offerta con motori a 6 cilindri in linea e V12, nella versione più potente erogava 435 cavalli
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13 di 20 La DB7 è stata declinata in versione coupé e Volante, ma sono state realizzate anche alcune versioni speciali come quella firmata da Zagato
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14 di 20 Nel 2004 è arrivata la generazione successiva, la DB9 dotata esclusivamente a 12 cilindri da 5,9 litri
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15 di 20 Nel 2007, come evoluzione sportiva della DB9, la Casa di Gaydon ha lanciato la DBS, dotata dello stesso motore V12 ma con potenza aumentata a 517 cavalli
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16 di 20 L'Aston Martin DB10, lanciata nel 2014, non è invece un modello di serie, bensì una sportiva prodotta in poche unità esclusivamente per il film "Spectre" della saga cinematografica di 007
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17 di 20 La DB11, nuovo modello di serie della Casa britannica, è arrivata invece nel 2016. Al tradizionale V12 (salito fino a quota 639 cv) si è affiancato un V8 biturbo fornito da Mercedes
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18 di 20 La sigla DB è stata ripresa anche nel 2019, per la prima volta su un Suv, con la DBX. Dotata di motori V8, eroga nella sua versione più potente 707 cavalli
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19 di 20 L'ultima nata della gamma DB è la nuova DB12 del 2023. Più leggera, tecnologica e veloce, è ancora completamente endotermica
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20 di 20 Il nuovo modello dice addio al V12 che aveva caratterizzato le precedenti generazioni della GT, puntando tutto su un V8 biturbo capace di generare 680 cavalli