Al Salone di
Francoforte Renault ha presentato la
Concept-car Initiale Paris, una grande
monovolume, quasi
un'ammiraglia (e con un pizzico di design da
crossover) che prefigura il futuro della Casa, e chissà, magari anche la
Espace del 21° secolo.
"Initiale Paris" corrisponde anche alla concezione di Renault dell’alto di gamma.
Con 4,85 m di lunghezza, Initiale Paris è un’auto grande, ma non smisurata. Vuole sintetizzare
il dinamismo di una berlina, grazie alla calandra dalle linee decise,
il carattere di un SUV, con le grandi ruote da 22 pollici e le fiancate scolpite,
la luminosità di una monovolume, con la superficie vetrata e l’inedito tetto, che gioca con la luce.
Il profilo dei vetri laterali del concept-car Initiale Paris evoca la forma di una piuma. Il terzo finestrino laterale riprende la silhouette della coda di un aereo, con originali sportelli aerodinamici motorizzati che si aprono lateralmente, come i «flap» dell’ala di un aereo, con una sofisticata cinematica che ne esalta la sensazione.
Ispirata al telaio di un aereo, questa composizione strutturale è anche u
n omaggio al Grand Palais e alla Tour Eiffel, monumenti emblematici di Parigi.
L’accesso avviene tramite apertura delle porte a movimento contrapposto e abbassamento di una pedana motorizzata, ulteriore riferimento all’aeronautica. La sensazioni di un viaggio su un
jet privato è confermata dalle poltrone delle prime due file, la leva del cambio profilata, le
guide luminose presenti nell’abitacolo e i volumi che ricordano, all’interno, la forma della coda di aereo scoperta all’esterno.
L’acustica è stata molto curata. All’accensione del quadro, un’atmosfera sonora accoglie i passeggeri. Affidata al compositore e designer acustico Andrea Cera, questa realizzazione rientra nei progetti collaborativi tra l’IRCAM (
Institut de Recherche et Coordination Acoustique/Musique) e Renault, come è stato per i segnali acustici sviluppati per ZOE.
Trentadue sono gli altoparlanti montati su Initiale Paris, di cui due subwoofer integrati. I suoni bassi, medi e acuti sono gestiti indipendentemente da altoparlanti specifici, pilotati dall’amplificatore digitale che gestisce il segnale in funzione delle specificità acustiche dell’abitacolo.
Sulla base del motore
Energy dCi 130, i motoristi di Renault hanno elaborato un propulsore che offre una coppia elevata (fino a 400 Nm) con tecnologia
twin-turbo (un piccolo turbo a bassa inerzia è dedicato ai bassi regimi, mentre un secondo turbo subentra ai regimi più elevati). La coppia è al 90% disponibile da 1.500 g/min.
I pistoni sono in acciaio, ottimizzati a vantaggio della riduzione degli attriti. I pistoni in acciaio si dilatano meno di quelli in alluminio: ne risulta – a temperatura elevata – una migliore tenuta dei giochi tra i pistoni e le canne del carter cilindri. Il pistone in acciaio è cavo, e il design riprende direttamente quello dei pistoni del motore di Formula 1 Renault. Q
ueste soluzioni assicurano una riduzione di 40 grammi in termini di emissioni di CO2/km, pari ad un guadagno del 25% di carburante, a parità di motorizzazione.(f.fo.)