Ha fatto del rightsizing un vanto, senza dover rincorrere gli avversari nella corsa al downsizing turbocompresso.
Mazda e la tecnologia
SkyActiv applicata ai propulsori ha dimostrato di poter assicurare consumi molto contenuti e prestazioni adeguate anche con cubature "inconsuete", basti pensare all'unità
2.2 litri turbodiesel o all'1.5 aspirato sulla "piccola" Mazda 2. Formula convincente, che poggia le basi su rapporti di compressione molto bassi per i motori diesel ed elevati per quelli a benzina, ora però, guardando al futuro prossimo, quello che porterà al lancio del
suv Mazda CX-9, potrebbe essere necessario offrire qualcosa di diverso, un motore turbo, evoluzione di quanto già esiste in casa.
Sono le indiscrezioni che rimbalzano dagli USA, riportate da
Automotivenews, per le quali il
quattro cilindri 2.5 - derivato a sua volta del precedente 2.3, rispetto al quale la corsa crebbe da 94 a 100 millimetri - guadagnerebbe la sovralimentazione e parecchi cavalli in più rispetto ai 192 odierni di Mazda 6.
Un progetto interamente nuovo non sarebbe peraltro economicamente sostenibile, tanto più guardando a un singolo modello. Le ragioni alla base di un impiego di un motore più prestazionale risiederebbero nell'esigenza di muovere con brio un suv dalle dimensioni (e masse) importanti e l'
offerta odierna degli aspirati benzina è un po' a corto di cavalleria. Citando fonti interne a Mazda e a conoscenza dei piani futuri di sviluppo, i rumors suggeriscono la possibile estensione del turbo 2.5 litri anche alla gamma di berline e suv già sul mercato, per offrire varianti ad alte prestazioni, quelle
Mazda MPS che in passato facevano affidamento sul 2.3 litri turbo: Mazda 3, Mazda 6, Mazda CX-5, rientrano nel novero di candidate, a seconda dei mercati.
Il prossimo passo certo, al momento, si sa avverrà al Salone di Francoforte a settembre, dove con il
concept Mazda Koeru si prefigureranno gli stilemi della CX-9 di nuova generazione, da presentare in versione definitiva a Los Angeles a novembre, per una commercializzazione negli USA il prossimo anno.
Al primo passo nel campo del motori turbo benzina è lecito attendersi ulteriori evoluzioni a medio termine, sfruttando appieno quella partnership da poco siglata con Toyota e destinata a generare sinergie tra i due marchi.
Fabiano Polimeni