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Apollo Intensa Emozione, hypercar vecchia scuola: il V12 aspirato regna

Il nome è tutto un programma e la scheda tecnica sembra supportare le velleità di Apollo Intensa Emozione. Per tiratura, costo e contenuti, siamo tra le hypercar esotiche, estreme nell’aspetto, che è funzione per ottenere valori deportanti prossimi ai prototipi di Classe LMP2, promettono in Apollo. Interamente realizzata in fibra di carbonio, con un telaio monoscocca completato da strutture supplementari per l’ancoraggio delle sospensioni e del motore – complessivamente il peso si attesa sui 105 kg – la veste aerodinamica permette di generare oltre 1.350 kg di carico a 300 km/h, con una ripartizione del 44,5:55,5 – in kg, 600 kg sull’asse anteriore e 750 al posteriore -. 

Raddoppia, di fatto, il peso della Intensa Emozione, fissato in 1.250 kg. Le prestazioni passano dal dato aerodinamico, perché con la deportanza arrivano forze G laterali di 2,0 a fronte di un’efficienza aerodinamica di 3. La velocità massima conta relativamente con tali valori, i 335 km/h sono ottenuti dalla spinta del motore V12 6,3 litri, un classico aspirato da alti regimi di rotazione, elaborato da Autotecnica Motori e in grado di esprimere più di 780 cavalli e 760 Nm, addomesticabili tramite tre mappature: Wet, Sport e Track. Il cambio collegato è un sequenziale Hewland sei marce, con palette dietro al volante. 

Le forme catturano l’attenzione per quanto sono elaborate e aggressive. La gestione dei flussi inizia dall’ampio splitter, che divide l’aria tra fondo e parte superiore, passaggio fondamentale per generare carico aerodinamico dalla differenza di velocità tra sotto e sopra la scocca. L’ala posteriore ha un profilo a cucchiaio nella zona centrale ed è regolabile fino a 8 gradi, positivi o negativi, di incidenza. Regolabile è anche l’altezza da terra. Nella modalità Race, la più estrema possibile per gli ammortizzatori Bilstein a regolazione elettronica, la Intensa Emozione è a 6 centimetri dal suolo, da un valore base di 11 centimetri. Sospensioni che adottano uno schema da Formula 1, con triangoli sovrapposti, push-rod e bilanciere collegato al gruppo molla ammortizzatore orizzontale, con barre antirollio regolabili.

Da gran premio sono anche la struttura di sicurezza anteriore e l’impianto frenante, firmato Brembo, con dischi da 380 millimetri, 34 mm di spessore e pinze a 6 e 4 pistoncini. Hypercar destinata a una produzione in 10 esemplari, avrà un prezzo base di 2,3 milioni di euro. Riuscire ad averne una in garage garantirà anche la partecipazione al programma Time Attack di Apollo, che prevede dal 2019 un tour tra i circuiti europei sui quali mettere alla prova le doti tecniche della Intensa Emozione.