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SSC Tuatara all'attacco dei 480 km/h

Richiama tre avversarie nel confronto tutto cavalli, velocità massima ed efficienza aerodinamica, SSC Tuatara. Tre rivali al trono di auto più veloce al mondo, che conterà anche relativamente per dire dell’efficacia di una hypercar ma vale titoli e battage mediatico, sempre e comunque. Il progetto interamente made in USA verrà realizzato nel nuovo impianto che SSC costruirà nello Stato di Washington. Tempi ancora lunghi prima che dalla linea di montaggio esca la prima delle 100 Tuatara.

Andrà all’assalto dei 480 km/h, limite realisticamente superabile secondo l’azienda di Jarod Shelby. SSC Tuatara, dettaglio non scontato quando si racconta di estreme hypercar tutte velocità massima ed efficienza aerodinamica, è anche una bella auto. La matita di Jason Castriota ha lavorato al progetto, designer statunitense con un curriculum di primo piano, frutto della lunga esperienza in Pininfarina, poi in Bertone. Alcune opere alle quali ha contribuito, Ferrari 599 GTB Fiorano, il concept Maserati 75th Birdcage, fino alla specialissima Pininfarina P4/5 realizzata per Cameron Glickenhaus.

Adesso raccoglie la sfida dei 480 orari di SSC Tuatara. Linea pulitissima, non si intravede nemmeno il tergicristallo anteriore, “gravissimo” ostacolo al drag. Gli specchietti un altro dettaglio assente. Raggiunge, grazie a questi e altri espedienti aerodinamici, un Cd di 0,278, notevolissimo. Ed è il primo campo di confronto che chiama in causa SSC: Bugatti Chiron si ferma a 0,36, Koenigsegg Agera (attuale detentrice del primato di velocità) a 0,33, come fa Hennessey Venom F5. Il metro di paragone di una hypercar assoluta per la prestazione a tutto tondo che è in grado di assicurare, è nel dato di 0,29 staccato da Ferrari LaFerrari, che specchietti e tergicristallo li ha al proprio posto.

La ricerca della massima efficienza aerodinamica e del minor drag possibile servono a sfruttare ogni cavallo del motore V8 5.9 litri sviluppato da Nelson Racing Engines, unità con due turbocompressori, albero motore con manovellismi a 180 gradi, doppia iniezione. Se alimentato a 91 ottani sviluppa 1.350 cavalli, l’esplosione in camera di etanolo all’85% incrementa il dato di potenza massima fino a 1.750 cavalli. Propulsore completo che pesa 194 kg, su una massa della Tuatara – realizzata interamente in fibra di carbonio – dichiarata in 1.247 kg a secco. Due ruote motrici, è il cambio manuale 7 marce firmato Automac con assistenza elettronica alla cambiata a completare la linea di trasmissione.