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Radford, il carrozziere inglese torna su base Lotus

Più del marchio in sé, a essere celebri sono alcuni dei personaggi a supporto di Radford, che presenterà nel corso di quest'anno il primo progetto della nuova fase, un'operazione di "coachbuilding", di carrozzeria nel senso nobile del termine. La base sarà firmata Lotus, grazie a una collaborazione tecnologica tra due aziende entrambe fondate nel 1948. Da rivenditore di Rolls Royce e Bentley, Harold Radford diede vita al proprio marchio di "carrozziere", prevalentemente su base Bentley. Anche Mini negli anni Sessanta e conversioni di Aston Martin in station wagon, come la DB5

La nuova proprietà

Si diceva dei nomi illustri dietro il marchio Radford. Jenson Button, già campione di Formula 1, Roger Behle, Mark Stubbs e Ant Anstead, volto noto al pubblico televisivo per essere stato il meccanico di Affari a quattro ruote, subentrato al mitologico Edd China.

Il teaser del primo progetto rivela linee tipiche della coupé con una coda apparentemente  a goccia, forme sinuose e morbide, scopriremo prossimamente quale motore Lotus nascondono. Il telaio sarà ovviamente in alluminio, un must della produzione Lotus. 

"La nostra prima auto sarà completamente nuova e qualcosa di molto speciale, sarà una Radford in tutto e per tutto. Sarà unica, avrà una carrozzeria elegante e attillata, l'interno sarà curato e di lusso, sarà una guida fuori da questo mondo", anticipa Mark Stubbs, responsabile del design.

Un'auto tutta da guidare

La promessa di una guida fedele alle basi di una Lotus, rifinite da Radford, è nelle parole di Jenson Button: "Stiamo già lavorando sodo allo sviluppo e sarà un'esperienza di guida diversa e speciale, sarà davvero una guida analogica e assolutamente coinvolgente, ma con tutt le attenzioni e finiture che ti aspetteresti da una Radford. 

Avrà una purezza alla guida che è andata persa in molte delle auto di oggi, assicuro che creeremo un'auto da guidatori, un tratto che è nel dna di tutte le Lotus".