Sarà ancora riconoscibilissima, soprattutto per alcuni dettagli dello stile sul frontale, la nuova Mazda CX-5. Dopo 8 anni siamo al passaggio di consegne, la terza generazione verrà presentata il 10 luglio.
In attesa di scoprire le novità tecniche - oltre al confermato motore mild hybrid benzina e-SkyActiv-G -, è intorno al design che possono avanzarsi le prime considerazioni. Il fronte del suv, che opera in pieno segmento C, continuerà a proporre un’ampia calandra e il cofano spiovente e appuntito, mentre i gruppi ottici avranno geometrie diverse, vagamente ispirate dal più grande CX-60, a osservare le grafiche delle luci diurne a led.
Più chiaro e radicale è il rinnovamento in coda, dove gli appassionati potrebbero trovare più di qualche similitudine nelle forme dei fari con alcuni modelli BMW. Mazda propone un portellone molto dinamico, dai volumi scavati, uno spoiler pronunciato e il passaggio dal logo alla scritta per esteso al centro.
Interni minimal e più spaziosi per CX-5
La generazione in arrivo porterà su strada, nei prossimi anni, l’evoluzione del motore SkyActiv-X benzina, il cui funzionamento abbina alcuni elementi della combustione per compressione tipica delle unità Diesel. Verrà ribattezzato SkyActiv-Z.
Tra gli scarni indizi diffusi da Mazda, l’anticipazione di “un abitacolo più spazioso ed essenziale” potrebbe indicare un incremento del passo, oggi a 2,70 metri su una lunghezza complessiva della CX-5 di 4,58 metri.
Inoltre, offrirà “un’esperienza di guida più coinvolgente e intuitiva, grazie ad un controllo più preciso e una risposta ancora più fluida”. Sarà la fluidità di motorizzazioni elettrificate in forma full hybrid?