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Citroen C5 X, la nuova ammiraglia alla prova

Non è uno Sport Utility, non è una berlina, non è una station wagon. La nuova C5 X è la futura ammiraglia di Citroën. Rompe gli schemi ed ambisce a rappresentare il design del futuro in tema di automobili prendendo il meglio delle tre categorie. Il comfort tipico di una berlina, lo spazio a bordo e la versatilità di carico di una station wagon e la posizione di guida rialzata che ispira sicurezza che proviene tipicamente dai Suv.

Come è fatta fuori

La nuova C5 X è un crossover di profilo allungato, vagamente a goccia, di grandi dimensioni (480 cm) e un’altezza limitata a 148 cm che segna il ritorno della Citroën nel campo delle grandi berline per cui il marchio francese era celebre negli anni Settanta. Nella testa di chi l’ha progettata vorrebbe ispirarsi a vetture come la DS Pallas, la CX e anche la XM. Ecco perché nel nome di questa C5 c’è anche la lettera “X” che in tutto il mondo automobilistico farebbe venire in mente un veicolo ispirato all’off-road come un Suv, mentre in questo caso non c’entra niente e richiama invece la famosa CX degli anni Settanta, oppure la concept CXperience presentata cinque anni fa al salone di Parigi.

All'insegna del confort e della tecnologia

Per mantenersi al passo con la fama delle antenate, questa nuova Citroen vuole offrire le peculiarità tipiche del marchio francese: grande confort a bordo, tecnologia “facile” e intuitiva per tutti e un prezzo il più possibile popolare. Per raggiungere un elevato comfort di bordo Citroën ha lavorato su diversi fronti fra cui sedili sterzo e sospensioni. I sedili sono realizzati con speciali imbottiture e schiume poliuretaniche a spessore differenziato che non fanno sprofondare nel sedile stesso ma contribuiscono a tenere eretti busto e schiena. Poi a dare un importante contributo al comfort ci sono le sospensioni C.A.C. (acronimo di Citroën Advanced Confort) già viste sulla C5 Aircross, la cui particolarità è l’essere dotate di smorzatori inseriti nello stelo dell’ammortizzatore che riducono le microvibrazioni del fondo stradale.

Inoltre sulla versione hybrid della CX5 X, che è più pesante per via della massa extra della batteria, le sospensioni sono di tipo “attivo”. Ovvero usano un sistema a controllo elettronico che gestisce il flusso dell’olio nello stelo per migliorare ulteriormente lo smorzamento. Peccato non si possano avere nemmeno in optional sulle C5 X a motore soltanto termico.

Le dotazioni di bordo

La tecnologia invece verte attorno a un nuovo sistema di infotainment con uno schermo di grande diagonale (12”) che domina la plancia centrale; lo schermo è personalizzabile con widget proprio come un tablet e prevede anche l’azionamento vocale di tutte le funzioni. In più c’è anche un nuovo head up display con numerose informazioni proiettate sul vetro. Non mancano anche gli Adas di secondo livello, ovvero sistemi di assistenza alla guida che prevedono anche l’avviso della corsia e il richiamo della macchina al centro della carreggiata quando ci si distrae.

Addio al Diesel

Grande novità nei motori, dove la C5 X rinuncia clamorosamente al Diesel, propulsore che a causa della campagna denigratoria cui è stato oggetto da parte degli ambientalisti ormai è in netto calo fra le preferenze del pubblico. Per cui la C5 X dispone soltanto di propulsori a benzina oppure ibridi plug-in. La versione d’ingresso avrà il PureTech 1.2 litri tre cilindri da 130 cavalli mentre la versione di mezzo monta il Puretech 1.6 litri quattro cilindri da 180 cv. Ma Citroën punta moltissimo sulla versione più potente, l’ibrido plug-in che con l’aggiunta di un motore elettrico da 81,4 kW porta la potenza complessiva a 225 cavalli. È lo stesso powertrain delle Peugeot 308 e 508. Tutti i modelli C5 X sono disponibili con il cambio AET8 automatico 8 marce.

La versione della nostra prova

Per renderci conto delle qualità di comfort della nuova C5 X abbiamo scelto di guidare la versione ibrida plug-in, la più accessoriata (ma anche costosa: parte da 45mila euro). La prima impressione è davvero positiva: l’auto è comodissima una volta sprofondati nei sedili; la posizione di guida è rialzata come quella di uno Sport Utility. Addirittura, secondo Citroën, l’occhio del guidatore medio sulla C5 X si viene a trovare a 1186 mm rispetto al piano stradale, quindi in posizione piuttosto elevata e questo assetto di guida alto contribuisce a infondere l’impressione di meglio controllare e dominare la strada. Tutto ciò dà una sensazione di maggiore sicurezza che l’utente - specialmente il pubblico femminile – da sempre apprezza negli Sport Utility e sicuramente gradirà su quest’auto.

Quando la strada si fa ondulata, le sospensioni attive che gestiscono lo smorzamento fanno davvero sentire il proprio beneficio: sembra di viaggiare su un biliardo. Peccato che la sospensione attiva non sia estesa anche alle versioni inferiori. Le quali però montano di serie anch’esse le ruote di grande diametro, da 19” che contribuiscono a rendere più aggressivo l’impatto esteriore dell’auto.

L’abitabilità è immensa e una piccola valigia, nel grande baule da 545 litri sembra quasi perdersi. Sollevando la paratia che ricopre il fondo del baule, nella versione ibrida, si può osservare un grande parallelepipedo grigio che è la batteria agli ioni di litio da 12,4 kilowattora.

Quanto fa in elettrico

La sua capacità garantisce circa 50 km di autonomia in solo elettrico. Uno dei vantaggi della C5 X è che in optional (400 €) si può avere l’inverter di maggior potenza che consente di ricaricare la batteria dalle colonnine a 7,4 kWh invece che a 3,6 kWh permettendo di fare il pieno di elettricità in un’ora e mezzo di invece che nelle consuete tre ore di altre PHEV.

Pregi e difetti

L’infotainment pare piuttosto intuitivo: la schermata è a widget che possono scorrere scoprendo varie funzionalità ma se ci si perde nello sfogliare le funzioni ci sono alla base dello schermo due tasti fisici, “home” e “vehicle”, riconoscibili da intuitive icone, che permettono rapidamente di tornare alle funzioni più importanti, quali il navigatore oppure il computer di bordo che tiene traccia dei consumi.

Eccellente anche il nuovo head up display che è formato maxi: la sua proiezione sul parabrezza è vistosamente grande e visualizza non soltanto le classiche indicazioni con valore della velocità e limiti stradali ma anche una completa mappa cartografica per seguire il percorso durante la navigazione. Tra i pochi difetti riscontrati nel nostro test abbiamo rilevato una scarsa visibilità dal lunotto posteriore per via della forma allungata del vetro del portellone e della presenza di uno spoiler; inoltre è positivo il fatto che Citroën non si sia fatta sedurre dall’idea di utilizzare scomodi comandi touch: la regolazione del volume della radio e del climatizzatore è demandata a pregevoli pomelli rotanti, fisici, come si usava una volta, pratici e immediati nell’uso. Peccato soltanto che il comando del volume sia sul lato estremo a destra della plancia, ben lontano dal posto guida. Scelta che obbliga il conducente ad allungare scomodamente il braccio per alzare e abbassare il volume. Non c’era un posto più centrale per collocarlo?

Versioni e prezzi

In definitiva, la Citroën C5 X si rivela nella guida un’ottima granturismo. Intendiamoci, non è un’auto sportiva dalle accelerazioni fulminanti, anzi la 130 tre cilindri appare anche piuttosto pigra quando si deve effettuare un sorpasso per via della massa non indifferente (19 quintali) mentre la Plug-in è più brillante per via della coppia extra garantita dal motore elettrico. Però la C5 X è una grande passista: l’auto ideale per affrontare lunghi viaggi nel massimo comfort. Dopo ore di guida non si accusa alcun affaticamento perché tutto, dalla posizione di guida alla seduta, dalla dolcezza del volante fino alla fluidità delle sospensioni, è pensato per una guida rilassante. I prezzi partono da 33.250 € della Puretech 130 passando per i 37.750 € della versione 180 fino a 45.250 euro, prezzo di partenza della versione ibrida plug-in e gli allestimenti sono tre: Feel Pack, Shine e Shine Pack.