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Il taxista juventino rifiuta 100mila euro per il suo taxi

Si chiama Tommaso Agosta (#tommy_agosta) e il suo taxi, un Fiat Ulysse, è un museo a cielo aperto che ripercorre la storia della Juventus, tra passato e presente, attraverso gli oltre 170 autografi lasciati, sia all’esterno sia all’interno, da calciatori e dirigenti che hanno fatte parte del club negli ultimi 15 anni.

La proposta indecente

Pare che della cosa sia venuto a conoscenza anche il principe di Riad, Mo?ammad bin Salm?n ?l Sa??d, che ha offerto per la cessione di questo taxi unico al mondo l’incredibile cifra di 100.000 euro. La fede calcistica però, nel nostro Paese, resiste a quasi qualunque tentazione e il principe ha ricevuto una netta risposta di diniego da parte del buon Tommaso.

Una collezione cominciata per scherzo

La raccolta di autografi è iniziata per caso, e la racconta direttamente Tommaso su Instagram: un giorno Cannavaro entra in taxi, destinazione l'ospedale dove era ricoverato Pessotto, ma un attimo prima di scendere dalla vettura, Fabio scrive il proprio nome sulla tappezzeria. Inizialmente Tommaso si arrabbia perché il campione gli ha rovinato la cappotta, ma poi ha la geniale intuizione di far ripetere lo stesso gesto a tutti i calciatori che ospita. Lui, infatti, è il tassista ufficiale della Juve.

Non manca nessuno

Da Gianni Agnelli a Platini, da Boniperti – con tanto di frase: Vincere non è importante, è l'unica cosa che conta – a Cristiano Ronaldo, da Chiellini fino a quelli più recenti come Patrice Evrà, Carlito Tevez e Weston Mckennie. Le firme sono ormai più di 170 e lo spazio inizia a scarseggiare…

Nel frattempo anche il garage è diventato una sorta di museo che custodisce centinaia di cimeli calcistici come magliette, guanti, scarpe da calcio, palloni, gagliardetti, ecc, alcuni dei quali anche di valore, ma dai quali il buon Tommaso non ha nessuna intenzione di separarsi.

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