In attesa che le “connected car” si diffondano, possiamo attrezzarci per poter creare un ecosistema Wi-Fi anche all’interno della nostra automobile. La connettività di rete può essere molto utile anche in auto, soprattutto durante i lunghi viaggi. In primo luogo, infatti, può consentire l’uso – da parte dei passeggeri, naturalmente, perché il conducente deve rimanere concentrato sulla guida – di dispositivi per l’intrattenimento come i tablet, oppure può consentire di lavorare con un notebook, ottimizzando così i tempi dei trasferimenti.
La soluzione più rapida
Fino a poco tempo fa, per lavorare al computer mentre si era in viaggio non c’era altra soluzione se non la classica Internet key: in pratica una chiavetta Usb con funzionalità di modem. Pratica e relativamente economica è stata oggi sostituita dallo smartphone. Sì, perché grazie alla funzionalità di “tethering” il nostro cellulare si può trasformare all’occorrenza in hotspot Wi-Fi a cui collegare qualsiasi periferica.
Il vantaggio più immediato di questa soluzione è dato dal fatto che praticamente tutti l’abbiamo già a disposizione. Oltretutto possiamo utilizzare il piano dati del nostro smartphone, evitando di acquistare una seconda Sim e attivare un secondo piano dati.
Ci sono però anche degli svantaggi. Il primo è quello relativo al consumo della batteria. La funzionalità di hotspot dello smartphone infatti consuma parecchia energia e quindi vi consigliamo di tenere sotto carica il vostro smartphone per non trovarlo poi “a secco”. Il secondo svantaggio è quello di dover utilizzare, per l’appunto, il monte dati del vostro piano telefonico per funzioni che possono consumare parecchi dati: ad esempio la visione di film o il download di grandi file allegati alle email.