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Bugatti Bolide entra nella fase due dello sviluppo verso il debutto

La via verso la produzione dei 40 esemplari di Bugatti Bolide passa dalla seconda fase dello sviluppo. La più estrema tra le Bugatti, pensata per essere esclusivamente un oggetto da pista, verrà realizzata a Molsheim e le prime consegne sono previste nel 2024. Clienti speciali, quelli ai quali è concesso di opzionare uno degli esemplari, staccando un assegno da 4 milioni di euro, personalizzazioni escluse.

Ma come nasce un progetto solo alla lontana imparentato con la Chiron? Il motore W16 quadri-turbo è l'unità già nota di questi anni e, nella specifica definitiva della Bugatti Bolide, svilupperà 1.600 cavalli. Il lavoro di affinamento estremo condotto da Bugatti interessa il peso, ridotto fino a 1.450 kg. 

Cambia il telaio e la disposizione degli accessori

C'è un monoscocca in carbonio tutto nuovo e i tecnici hanno dovuto sviluppare soluzioni alternative per ingegnerizzare svariati componenti accessori del motore W16. Dal raffreddamento alla trasmissione, fino alle sospensioni, il lavoro di "packaging" è complesso e passa ora dalla seconda fase dello sviluppo.

Basti dire come i punti di attacco del motore al telaio siano completamente diversi da qualsiasi Bugatti Chiron e la rigidità dell'insieme motore-trasmissione-telaio è tre volte superiore alla hypercar stradale. Elementi specifici delle sospensioni, come i rocker dei puntoni di reazione, sono realizzati in titanio con processi di stampa 3D.

Per un'auto da pista, che guarda dritta ai prototipi da gara, non potevano mancare sospensioni su uniball e freni carboceramici.

Freni a temperature da pista

Questi ultimi lavorano a temperature d'esercizio più elevate dei carboceramici stradali proposti da Bugatti, richiedono una preparazione per andare in temperatura e, ovviamente, concedono qualcosa sul fronte della durata. D'altronde, per un progetto da pista orientato alla prestazione, il "materiale di consumo" è secondario nelle sue "ore di vita".

Gomme da LMDh

Le gomme Michelin sono in una specifica che si ritrova solo sulle hypercar di Classe LMDh e i cerchi da 18 pollici sono protetti dall'estremo calore sviluppato dai freni attraverso specifici carter intorno ai dischi. "Con Bolide Bugatti sta calcando un terreno tutto nuovo, mai prima un motore così potente è stato abbinato a una progettazione ultraleggera per creare un'auto da pista in grado di produrre prestazioni al livello delle corse", spiega Christophe Piochon, presidente di Bugatti Automobiles.

"Quasi ogni singolo componente è stato analizzato e riprogettato per garantire che la Bolide fosse leggera, prestazionale e affidabile come impongono i nostri obiettivi. La prossima fase dello sviluppo è un passaggio importantissimo nella creazione di un'auto che porta a un nuovo livello la filosofia Bugatti di forma che segue la prestazione".