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Alfa Romeo Junior, con il cambio di nome hanno perso tutti

Da Milano a Junior. La notizia che Alfa Romeo è stata costretta a cambiare nome al suo nuovo baby Suv presentato appena una settimana fa è rimbalzata ovunque. Il Ministro Adolfo Urso si è rifatto ad una legge nata per preservare il Made in Italy dei prodotti agroalimentari. Una legge corretta contro le imitazioni: per esempio, il vero parmigiano dal farlocco “parmesan”, dal nome simile ma non uguale, prodotto nei Paesi dell’Est con latte differente da quello del parmigiano e lavorazioni molto meno scrupolose. Ma anche per le mozzarelle fake, per il finto prosciutto di Parma o per l’imitazione dell’aceto balsamico modenese, e per tanti altri prodotti fasulli.

Nello scontro Governo-Alfa Romeo ha perso l'automotive italiano

Alfa Romeo ha pagato il “braccio di ferro” che Stellantis da mesi sta facendo con il Governo su diversi temi, decisamente più importanti di un nome di una vettura. Vettura, la Milano che comunque è nata da stilisti italiani e ingegneri del nostro Paese, sviluppata e messa a punto da esperti tecnici italiani sulla pista di Balocco che sono gli stessi che hanno curato l’handling e il set-up della Giulia GTA, tanto per fare un esempio di tecnologia d’avanguardia.

Il comunicato di Alfa Romeo è stato chiaro: Pur ritenendo che il nome Milano rispetti tutte le prescrizioni di legge, e in considerazione del fatto che ci sono temi di stretta attualità più rilevanti del nome di una nuova autovettura, Alfa Romeo decide di cambiare il nome da Milano a Junior, nell’ottica di promuovere un clima di serenità e distensione. Ma alla fine è stato deciso di cambiare nome, dall’evocativo Milano ad un semplice Junior.

Però io penso che in questa vicenda abbiano perso entrambi. Sia il Ministro Urso che Stellantis. Il primo perché si è impuntato su un nome che avrebbe dato comunque lustro internazionale al nostro Paese, anche perché al netto di dove verrà prodotta la vettura è comunque un’auto italiana e così viene percepita da tutto il mondo e non certamente polacca. Stellantis perché ha perso un’occasione di un nome che ha una risonanza internazionale e ha sminuito un grande prodotto con un nome dal sapore straniero. Le Alfa che ricordiamo sono Duetto, Giulia, Giulietta, Stelvio, Brera, e certamente, anche se già usato il nome Junior.

E comunque ha perso ancora una volta il sistema automotive italiano, proprio quello che il Governo vorrebbe difendere e far crescere.

Alfa Romeo Milano diventa Junior: contrordine, ci siamo sbagliati