Del Pandino sarebbe diventata una delle versioni più iconiche e, a distanza di oltre 40 anni, di valore (qui trovi le Fiat sul mercato dell'usato). La Fiat Panda 4x4 arrivò nel 1983, come alternativa inarrestabile alla spartana Panda urbana. Allora, la trazione quattro ruote motrici dovevi per forza realizzarla con un sistema meccanico: motore anteriore, albero di trasmissione longitudinale, differenziale posteriore e, da lì, la trazione alle ruote dietro.
Fiat Grande Panda 4x4 oggi si mostra come un’idea formalmente concept ma, nella sostanza, è una visine facilmente immaginabile di serie. Come? Procedendo con lo schema mild hybrid già visto su modelli come Jeep Avenger 4xe.
Al motorino elettrico installato sul cambio doppia frizione, grazie al quale Fiat Grande Panda 1.2 turbo benzina è una proposta mild hybrid, si somma un secondo motorino a 48 volt, posto sull’asse posteriore e in grado di dare trazione quando necessario. Il sistema lavora in modalità power-in-loop, quindi ha sempre l’energia necessaria a dare coppia al retrotreno. Resta da scoprire se e quando Fiat porterà a listino la Grande Panda 4x4.
Stile, i richiami al passato
Il concept si presenta con una tinta Bordeaux che riprende il rosso scuro della Panda 4x4 degli anni Ottanta, sul quale spiccano i particolari beige, soprattutto i cerchi in lamiera nello stile della celebre antenata.
La fanaleria supplementare è installata sulla calandra e sul portapacchi, ovviamente con tecnologia led e design che riprende il tema “pixel” dei fari. Quadretti che sono, in realtà, un richiamo all’architettura del Lingotto.
Detto delle protezioni in plastica sugli archi passaruota e la finta slitta protettiva del sottoscocca anteriore, la Grande Panda 4x4 monta gomme all terrain dal battistrada specializzato per l’off-road. Se Fiat porterà la versione su strada, avrà un’eredità impegnativa alla quale tenere testa, replicata fino all’ultima generazione della Panda prima che arrivasse il progetto su piattaforma Smart Car.