Novantacinque anni dal 1930, da quando cioè Battista ‘Pinin’ Farina creò la carrozzeria che avrebbe scritto la storia dell’automobile nel Novecento e oltre. È l’anniversario celebrato dall’ultimo esemplare di Battista personalizzato in Automobili Pinifarina. Battista 95, dopo aver fatto bella mostra di sé al Museo dell’Automobile di Torino, è rivelata al pubblico con le soluzioni di stile che la rendono unica da tutte le altre 149 prodotte o prossime a essere consegnate ai clienti.
Prestazioni hyper per la Battista
La base tecnica della hypercar elettrica non cambia, ruota intorno ai 1.904 cavalli di sistema, prodotti da quattro motori elettrici alimentati dalla batteria da 120 kWh. Muovendosi con calma si arriva a coprire un’autonomia di marcia di 476 chilometri. Difficile riuscirci senza sfruttare il potenziale esagerato dell’elettrica, ovviamente in pista: 350 km/h di velocità massma, 1”8 sullo 0-100 km/h, 4”7 per raggiungere i 200 orari e meno di 10”5 per trovarsi già a 300.
Rosso, nero e oro: il carbonio sempre a vista
Il vestito unico col quale Automobili Pininfarina presenta Battista 95 è un festival di fibra di carbonio a vista, in tinta Exposed Segnature Carbon Tinted Rosso Gloss che prevale sulla fascia bassa in nero Torino Gloss e lo stacco creato dalla banda dorata in Pura Vision Gold Point Gloss. Nero e oro è il tema che torna sui cerchi in lega, con canale nero opaco e razze diamantate, nonché all’interno.
Intorno alla tecnica del monoscocca in fibra di carbonio e finitura Exposed Segnature Carbon Satin, i punti di contatto tra pilota e vettura sono rivestiti in pelle e Alcantara. Le cuciture Duotone a contrasto nero-oro, insieme al logo 95 cucito sulle protezioni per le ginocchia e installate sul tunnel centrale, sono altri particolari dell’esemplare unico.
La personalizzazione dei materiali vede elementi in alluminio anodizzato nero alternati a lavorazioni in alluminio spazzolato. Loghi 95 a parte, presenti sui deviatori di flusso davanti alle ruote posteriori, il Novantacinque in corsivo campeggia sull’ala posteriore mobile per un altro cenno storico alla nascita della carrozzeria.