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Una 1000 miglia di pura passione

Sono partiti ida Brescia nella centralissima Viale Venezia le 430 vetture provenienti da 29 nazioni che hanno preso parte alla quarantatresesima 1000 Miglia, edizione 2025. Una manifestazione che da sempre porta l’automotive nel cuore della nostra penisola e che, dalla prima edizione datata 18 gennaio 1927, ma soprattutto in quelle del dopoguerra ha permesso di dare un’accelerata alla motorizzazione degli italiani, uno stimolo a quella che poi sarebbe stata una visione diversa della mobilità in una nazione che viveva un boom economico importante.

La corsa 2025

La 1000 Miglia, da quando è una rievocazione storica, riesce a conquistare lo stesso pubblico che vive, per questa edizione, le cinque tappe. Un’esperienza che iniziata ieri terminerà nuovamente nella città lombarda sabato 21 giugno dopo aver toccato alcune delle splendide località nel Bel Paese. Le auto nella prima tappa di ieri dopo Brescia hanno fatto rotta verso sud passando per Verona, Ferrara arrivando a San Lazzaro di Savena. La seconda tappa, probabilmente una delle più impegnative ha visto le prime vetture lasciare Bologna poco dopo le sei del mattino con destinazione Roma affrontando l’impegnativo Passo della Raticosa e della Futa, attraversare Siena e scendere verso Roma. Dalla Capitale poi si tornerà verso nord con altre tre tappe e un tracciato a otto che riprende quello delle primissime 12 edizioni dela 1000 Miglia di velocità, rievocando le origini di una delle più grandi leggende del motorsport italiano. Al via tanche quest’anno personaggi noti e semplici appassionati possessori di vetture costruite entro il 31 dicembre 1957 come ad esempio lo chef Joe Bastianich alla guida di una Porsche o il Team LunaRossa con alla guida dell’Alfa Romeo 1900 Super Sprint del 1956 timonieri come Giulia Conti e l’olimpionico Ruggero Tinta, ma anche il Team Director Max Sirena.

Gli anniversari

Ma la 1000 Miglia è anche l’occasione per festeggiare un anniversario, come quello della Fiat 600, che compie 70 anni e che è sicuramente una delle vetture che più di altre rappresentano il nostro passato e hanno motorizzato gli italiani nel dopoguerra, affiancando e infine superando la tanto amata 500 “Topolino”. La sua presenza in gara è anche un tributo a Dante Giacosa, il più famoso progettista di Fiat di cui nel 2025 si celebrerà il 120° anniversario della nascita. Giacosa ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’auto italiana con modelli iconici come la Topolino, la 600 e la 500,vetture che hanno contribuito a rendere la mobilità un diritto accessibile a tutti. A schierarsi sulla griglia di partenza per commemorare questi anniversari un raro esemplare celeste della Fiat 600 del 1955, prima serie, solitamente custodito presso il Centro Storico Fiat di Torino. Una partecipazione quella di Fiat a questa competizione che ha legami importanti come spiega Alessandro Musumeci, direttore marketing Fiat e Abarth Italia: «La Fiat 600 nata nel 1955 nel decennio 1960-70 ha veramente rappresentato la mobilità per tutti, accessibile e democratizzata. La 1000 Miglia e Fiat hanno tanti valori in comune e attraversare il territorio della Penisola con questa competizione ci permette di essere più vicini agli italiani e di condividere una grande passione. Inoltre nella 1000Miglia 2025 non siamo presenti solo con una vettura storica ma per celebrare questo anniversario siamo presenti anche con la nuova Fiat 600 nelle versioni ibrida ed elettrica. Una scelta che vuole essere per Fiat il rinnovamento di questa mobilità democratica accessibile a tutti e anche sostenibile»