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Viaggiare con il cane in auto: regole, sicurezza e consigli anti-stress

© Avi Richards, Unsplash

Viaggiare in auto con il cane è sempre più comune. Che si tratti di una gita fuori porta, una vacanza o una visita dal veterinario, il nostro amico peloso merita lo stesso livello di sicurezza e rispetto riservato agli altri passeggeri. Eppure, troppi automobilisti ancora ignorano le regole del Codice della Strada, sottovalutando i rischi sia per l’animale che per le persone a bordo. La parola d’ordine è responsabilità. Chi guida ha il dovere di garantire un viaggio sicuro, anche per chi abbaia sul sedile posteriore.

Cosa dice la legge: le regole da rispettare per non rischiare multe salate

Il Codice della Strada, all’articolo 169, stabilisce che è vietato trasportare animali domestici in modo da costituire pericolo o impedimento per la guida. In pratica, non si può lasciare il cane libero in auto, specialmente sul sedile del passeggero o tra le gambe del conducente. Se l’animale è uno solo, può viaggiare in un trasportino o nel bagagliaio, purché separato da una rete o griglia divisoria. Se invece i cani sono più di uno, scatta l’obbligo della griglia omologata, per evitare che interferiscano con la guida.

Chi viola queste disposizioni rischia una sanzione che può arrivare fino a 344 euro, oltre alla decurtazione di punti dalla patente. È il caso di ricordarlo: un cane che salta sul sedile del guidatore mentre si è in movimento è un pericolo reale e potrebbe provocare incidenti anche gravi.

Accessori per la sicurezza: dal trasportino alla cintura di sicurezza per cani

La sicurezza non è solo una questione di norme, ma anche di buon senso. Fortunatamente, oggi esistono diverse soluzioni omologate per viaggiare in sicurezza con il cane in auto:

  • Trasportino rigido: adatto soprattutto per cani di piccola taglia, va fissato con la cintura di sicurezza o posizionato nel bagagliaio.

  • Cintura di sicurezza per cani: un’imbracatura collegata alla cintura, per cani che viaggiano sul sedile posteriore.

  • Rete o griglia divisoria: ideale per cani di taglia media o grande, da installare tra bagagliaio e abitacolo.

  • Tappetino antiscivolo e coprisedile: accessori utili a garantire comfort, igiene e maggiore stabilità all’animale.

Oltre alla protezione in caso di frenata brusca, questi strumenti aiutano anche a evitare che l’animale sviluppi stress da viaggio. Perché sì, viaggiare per un cane non è sempre un’esperienza piacevole, soprattutto se mal organizzata.

Consigli anti-stress per viaggiare con serenità

Molti padroni si trovano a fare i conti con cani che abbaiano, ansimano, tremano o vomitano durante il tragitto. Lo stress da viaggio è una condizione comune ma facilmente prevenibile con alcune accortezze:

  • Abituazione progressiva: iniziate con brevi tragitti e premiate il cane a fine corsa.

  • No al digiuno totale: ma evitate anche pasti abbondanti prima della partenza. Uno snack leggero è sufficiente.

  • Idratazione e pause: offrite acqua regolarmente e fermatevi ogni due ore per far sgranchire le zampe al cane.

  • Ambiente ventilato ma non gelido: l’auto deve essere ben arieggiata, ma senza creare correnti d’aria dirette.

  • Niente musica ad alto volume: i cani hanno un udito molto più sensibile del nostro. Meglio mantenere l’abitacolo tranquillo.

Chi affronta viaggi lunghi può anche valutare l’uso di integratori naturali calmanti (da somministrare solo dopo consiglio veterinario) o l’adozione di giochi antistress per tenere occupato il cane durante il tragitto.

Auto dog-friendly: quali modelli preferire

Negli ultimi anni, alcune case automobilistiche hanno pensato anche agli amici a quattro zampe, proponendo versioni dog-friendly di alcuni modelli, o accessori dedicati alla loro sicurezza. Vetture con bagagliai ampi, pianali bassi per facilitare la salita, vetri oscurati e prese USB posteriori per alimentare dispositivi refrigeranti o fontanelle da viaggio sono sempre più richieste dai padroni attenti.

Tra le auto più apprezzate per i viaggi con animali troviamo:

  • Subaru Forester e Outback: trazione integrale, abitacolo spazioso e accessori su misura.

  • Dacia Duster: rapporto qualità/prezzo ottimo e vano bagagli ben sfruttabile.

  • Skoda Octavia Wagon: una familiare con ampi spazi e accessori dedicati.

  • Tesla Model Y: grazie al «Dog Mode», mantiene climatizzazione attiva anche a motore spento, con messaggio visibile dallo schermo centrale.

Il mercato premia chi si preoccupa davvero della sicurezza del cane, ma serve ancora più attenzione da parte delle istituzioni. Perché non obbligare per legge le Case auto a prevedere sistemi di ritenuta integrati per gli animali, almeno come optional? È ora di trattare cani e gatti come parte della famiglia e non come oggetti di contorno.

Viaggiare in Europa con il cane: documenti e accorgimenti

Chi attraversa i confini con il proprio cane deve ricordarsi che ogni Paese ha le sue regole. In Europa, per esempio, è obbligatorio il passaporto per animali da compagnia, rilasciato dal veterinario con microchip e vaccinazione antirabbica valida. In alcuni Paesi, come l’Irlanda o la Finlandia, è richiesto anche il trattamento contro l’echinococcosi.

Per evitare guai alla frontiera o, peggio, la quarantena, è essenziale:

  • Informarsi con largo anticipo sulle regole del Paese di destinazione

  • Portare con sé il libretto sanitario aggiornato

  • Utilizzare trasportini omologati per viaggi in aereo, treno o nave

  • In caso di traghetti, prenotare con anticipo le cabine pet-friendly

E se il cane ha paura dell’acqua o soffre il mal d’auto, meglio consultare un comportamentalista o un veterinario esperto in medicina comportamentale.

Chi protegge gli automobilisti con animali? Serve più chiarezza e meno burocrazia

È inaccettabile che ancora oggi non esista una normativa uniforme per il trasporto degli animali in auto a livello europeo. In Italia, le regole sono spesso ignorate e i controlli rari. E quando un incidente coinvolge un animale, le assicurazioni tendono a scaricare la responsabilità sul conducente, anche se l’animale era trasportato correttamente.

Serve più tutela per chi viaggia con i propri animali: incentivi fiscali per gli accessori di sicurezza, corsie preferenziali nei traghetti o aree di sosta attrezzate lungo le autostrade sarebbero un primo passo per riconoscere il valore di questi compagni di viaggio.