Home

News

Anteprime

Prove

Primi Test

Saloni

Auto Dell'anno

Foto

Auto

LISTINO

Auto usate, prezzi fermi a luglio: ma il mercato resta caro

© Ufficio stampa

Il terzo trimestre del 2025 si apre con una stabilità apparente per il settore dell’auto usata in Europa, secondo quanto riportato dall’AUTO1 Group Price Index. Ma dietro la calma di facciata si nasconde una realtà ben più amara per chi acquista: i prezzi restano alti e difficilmente accessibili, nonostante la leggera flessione dello 0,1% registrata nel mese di luglio (141,9 punti contro i 142,1 di giugno).

Siamo ben lontani dai valori di inizio anno: da gennaio, l’index è salito del 5%, passando da 135,2 a 141,9 punti. Una dinamica che riflette una tendenza chiara: comprare un’auto usata è diventato sempre più difficile per le famiglie italiane, strette da un mercato che non accenna a tornare su livelli pre-pandemia.

Prezzi fermi, ma inaccessibili

La narrazione di una stabilità che dovrebbe rassicurare rischia di essere fuorviante. I dati dell’indice, che analizza oltre 5,1 milioni di transazioni di auto usate in Europa, mostrano che sì, i prezzi a luglio non sono aumentati sensibilmente, ma restano comunque superiori del 3,6% rispetto a luglio 2024.

In parole povere, un’auto che un anno fa costava 10.000 euro oggi ne costa quasi 10.400. In un momento in cui il costo della vita è in aumento, il potere d’acquisto è in calo e i tassi d’interesse rendono meno vantaggioso anche il finanziamento, questa situazione mette in seria difficoltà chi deve acquistare un’auto per necessità, e non per piacere.

L’illusione dell’usato come alternativa all’elettrico

Per mesi abbiamo sentito dire che l’usato rappresentava una valida alternativa al nuovo – specialmente quello elettrico – per contenere i costi. Ma i dati di AUTO1 Group sembrano raccontare un’altra storia: anche il mercato dell’usato si è allineato ai rincari, riducendo quel margine di convenienza che in passato ne faceva un rifugio sicuro per tanti automobilisti.

In un contesto dove i modelli nuovi, specie quelli elettrici, restano fuori portata per moltissime persone, il mercato dell’usato avrebbe potuto (e dovuto) essere una valvola di sfogo. Ma così non è stato.

Serve trasparenza: l’Index è un primo passo, ma non basta

L’AUTO1 Group Price Index rappresenta sicuramente un passo avanti in termini di trasparenza. È uno strumento utile, basato su dati concreti e aggiornato mensilmente, che fotografa le tendenze di prezzo delle auto usate in Europa. Ma non può essere l’unico strumento su cui basarsi.

Ci vuole un sistema di tutela reale per i consumatori, che spesso si trovano a navigare a vista in un mercato ancora troppo opaco, dominato da privati, concessionari senza scrupoli o intermediari online che non sempre forniscono tutte le informazioni necessarie su stato del veicolo, provenienza, chilometraggio o garanzie.

Il paradosso dei prezzi in aumento con la domanda in calo

Il fatto che i prezzi siano rimasti elevati nonostante un rallentamento della domanda – certificato proprio dal ritorno dell’indice ai valori di aprile – è indicativo di un mercato drogato da speculazioni e scarsità dell’offerta. In altre parole, chi vende può ancora permettersi di mantenere alte le valutazioni perché l’offerta di veicoli resta limitata, specie per i modelli più richiesti.

Ecco allora che la concorrenza dovrebbe fare il suo dovere, ma in pratica non riesce a riequilibrare un mercato ancora troppo asimmetrico.

Chi tutela gli automobilisti?

Chi sta davvero dalla parte degli automobilisti? Chi si occupa di far rispettare i diritti di chi acquista un’auto usata, magari con risparmi faticosamente messi da parte? Lo ribadiamo da tempo su auto.it: serve una riforma strutturale del mercato dell’usato, che preveda:

  • una certificazione obbligatoria dello stato dei veicoli (incluso chilometraggio reale e manutenzioni effettuate)
  • garanzie minime anche per le auto vendute tra privati
  • incentivi anche per l’acquisto dell’usato certificato
  • un controllo reale sul valore dei finanziamenti proposti dalle piattaforme online

Fino a quando non ci saranno queste misure, continueremo ad assistere a dinamiche scorrette che penalizzano chi è già in difficoltà.

Auto usate e futuro incerto: il rischio di un mercato per pochi

Il rischio concreto è che il mercato dell’auto usata si trasformi sempre più in una bolla a beneficio di pochi. Chi ha un’auto usata da vendere – specie se di qualità e con pochi chilometri – può spuntare prezzi altissimi. Chi invece deve comprare è costretto a scegliere tra alternative sempre meno accessibili.

Nel frattempo, il Governo tace, le associazioni dei consumatori si muovono a rilento e il settore si auto-regola come può. Ma non può durare: il diritto alla mobilità deve essere garantito a tutti, non solo a chi può permettersi di pagare cifre fuori mercato per un’auto usata.

Chi è AUTO1 Group e perché il suo indice conta

Fondata nel 2012, AUTO1 Group è oggi la più grande piattaforma digitale in Europa per l’acquisto, la vendita e il finanziamento di auto usate, operativa in oltre 30 Paesi e con 6.300 dipendenti. Nel 2024 ha registrato un fatturato di 6,3 miliardi di euro e venduto 690.000 veicoli.

Il suo indice – costruito a partire da un database di oltre 5,1 milioni di transazioni – è considerato un benchmark importante per capire come si muove il mercato in Europa. I tre brand del Gruppo sono ben noti anche in Italia: noicompriamoauto.itAutohero (il canale retail) e AUTO1.com (la piattaforma B2B).

Eppure, se da un lato l’azienda lavora sulla trasparenza dei prezzi, dall’altro il problema strutturale resta intatto: le auto usate sono sempre più costose e chi ha bisogno di mobilità è lasciato solo.

  •