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Trainare un rimorchio con l’auto: ecco come farlo in sicurezza

© Bradley Dunn, Unsplash

Trainare un rimorchio può sembrare un’operazione semplice, ma non lo è affatto. Dietro a un gesto apparentemente banale come agganciare un carrello si nasconde una dinamica complessa, fatta di peso, baricentro, forze laterali e stabilità. E la differenza tra un viaggio sereno e un incidente si gioca proprio qui.

Che si tratti di una roulotte per le vacanze, un carrello portabagagli o un rimorchio per trasportare attrezzature, ogni situazione presenta le stesse insidie: la sicurezza dipende da come viene distribuito il caricocome si bilancia il convoglio e da quanta aderenza riesce a garantire il veicolo trainante.

Ecco perché chi guida deve conoscere le basi della fisica della dinamica veicolare, perché non basta la patente: serve consapevolezza.

Il peso fa la differenza: attenzione a dove lo posizioni

Uno degli errori più gravi è distribuire male il peso all’interno del rimorchio. Quando il carico è sistemato in modo errato, anche un semplice cambio di corsia, una folata di vento o una curva presa con troppa disinvoltura può causare un effetto pendolo devastante.

La parte anteriore del rimorchio, ovvero quella più vicina al gancio di traino, è la zona dove va posizionato il peso maggiore. In questa configurazione, la pressione verticale sul gancio aiuta il veicolo a mantenere aderenza sull’asse posteriore, migliorando la stabilità direzionale.

Al contrario, se il peso è concentrato sulla coda del rimorchio, si crea un effetto torcente che rende il convoglio instabile. Basta un ostacolo improvviso o una manovra repentina per generare oscillazioni laterali incontrollabili, che possono coinvolgere anche l’auto trainante e portare a pericolosi sbandamenti o ribaltamenti.

Baricentro e momento torcente: un po’ di fisica per salvarsi la vita

La stabilità di un rimorchio è influenzata dal baricentro del carico e dalla sua distanza dall’asse delle ruote. Quando il baricentro si sposta all’indietro, aumentano le probabilità che il rimorchio perda stabilità.

Il fenomeno si spiega con la legge fisica del momento torcente: una forza che tende a far ruotare un corpo attorno a un punto. Se il carico è troppo arretrato, l’asse di rotazione si sposta verso la coda e l’inerzia del carico può innescare movimenti rotatori indesiderati. Tradotto: l’auto può perdere il controllo, trascinata da un rimorchio che si comporta come un pendolo impazzito.

Ecco perché gli oggetti pesanti vanno messi in basso e il più possibile vicini all’asse anteriore del rimorchio. L’ideale è distribuire il carico sopra o appena davanti alle ruote del carrello, lasciando nella parte posteriore solo elementi leggeri o facilmente ancorabili.

Non sottovalutare le forze laterali

In autostrada, anche in condizioni meteo ideali, un colpo di vento laterale può generare problemi. Ma se il carico è sbilanciato, le conseguenze sono esponenzialmente peggiori. Il rimorchio può iniziare a oscillare, amplificando ogni movimento fino a costringere il conducente a intervenire bruscamente, perdendo facilmente il controllo del mezzo.

Il rischio si accentua in caso di manovre improvvise, frenate brusche, carreggiate inclinate e strade dissestate. Il comportamento preventivo è fondamentale: mai superare i limiti di velocità, mantenere sempre distanze di sicurezza maggiori rispetto alla guida senza rimorchio e, se possibile, viaggiare nelle ore meno trafficate.

Un piccolo esperimento per una grande lezione

Un semplice video con un tapis roulant e un modellino d’auto trainante dimostra chiaramente cosa accade se il peso è posizionato male: con il carico avanti, il convoglio resta stabile anche se “colpito” lateralmente. Ma con il peso sul retro, basta un piccolo urto per far partire l’oscillazione incontrollabile. Un esperimento utile che dovrebbero guardare tutti gli automobilisti che pensano di trainare qualcosa.

La lezione è chiara: trainare un rimorchio in sicurezza non si improvvisa. Serve preparazione, attenzione e conoscenza dei meccanismi alla base della guida con rimorchio.

Le 5 regole d’oro per il traino sicuro

  1. Distribuire il peso in modo corretto: il grosso del carico sempre nella parte anteriore del rimorchio.
  2. Mantenere bassa l’altezza del baricentro: gli oggetti pesanti devono stare in basso.
  3. Verificare la pressione verticale sul gancio di traino: deve essere adeguata, né troppo alta né troppo bassa.
  4. Guidare con prudenza: velocità moderata, curve dolci, frenate anticipate.
  5. Controllare che tutto sia ben fissato: mai lasciare oggetti liberi nel rimorchio, possono spostarsi e alterare la stabilità.

La responsabilità è tua: informati prima di partire

Nel caso di incidenti causati da un rimorchio instabile, la responsabilità ricade su chi guida. La legge parla chiaro: il conducente è tenuto a garantire che il carico sia ben distribuito e correttamente ancorato. E se il traino viene effettuato con un’auto non omologata, o se si superano i limiti di peso previsti dalla carta di circolazione, si rischiano multe salate, ritiro della patente e sanzioni penali in caso di sinistro grave.

Per evitare problemi verifica il peso rimorchiabile indicato sul libretto di circolazione, utilizza un gancio omologato, rispetta i limiti di carico verticali e orizzontali e controlla sempre le luci, i freni del rimorchio (se presenti) e le catene di sicurezza.