Il bollino blu è una certificazione ambientale obbligatoria sia per le auto sia per le caldaie, con regole diverse ma legate alla sicurezza e alla tutela dell’ambiente. Nel 2025 molte scadenze, modalità e tariffe cambiano: è essenziale conoscere cosa fare per evitare sanzioni salatissime e tutelare i propri diritti da automobilisti e cittadini.
Auto: cosa è il bollino blu e chi deve averlo
Dal febbraio 2012, con il Decreto Liberalizzazioni, il bollino blu auto è obbligatorio per tutti i veicoli a combustione (benzina, diesel, GPL, metano) immatricolati da almeno 4 anni. Viene rilasciato contestualmente alla revisione periodica: il primo controllo a 4 anni dalla prima immatricolazione e poi ogni 2 anni.
Attesta il superamento delle verifiche sui gas di scarico (CO per benzina, opacità per diesel, lambda per catalizzati). Non è obbligatorio esporlo sul parabrezza, ma va conservato con la documentazione del veicolo.
Caldaie: nuovo obbligo bollino blu e scadenze ravvicinate
Il bollino blu caldaia, o certificato di efficienza energetica, è obbligatorio per gli impianti termici con potenza pari o superiore a 10 kW (invernale) o 12 kW (estivo), come stabilito dal D.P.R. 74/2013.
Il primo rilascio avviene al collaudo o all’installazione; successivamente il rinnovo varia: prima dopo 4 anni, poi ogni 2 anni se l’impianto supera gli 8 anni di attività, o se centralizzato. Il costo varia tra 30 € e 90 €, a seconda di zona e addetto tecnico.
Sanzioni: da 159 € alle auto a 3.000 € per le caldaie
Per le auto senza bollino blu o revisione scaduta, le multe vanno da circa 159 € a 639 €, con ritiro del libretto in casi gravi.
Per le caldaie fuori norma, si rischiano sanzioni da 500 € fino a 3.000 €, se il bollino non viene rilasciato o la documentazione è incompleta; l’assenza del libretto può comportare penalità fino a 500 €.
Come comportarsi per non rischiare
- Auto: effettua la revisione e ottieni il bollino entro le scadenze; conserva il certificato anche se non serve esporlo.
- Caldaia: rivolgiti a tecnici abilitati iscritti alla Camera di Commercio (DM 37/2008), che registrino il rapporto nel sistema regionale (CURIT, SIERT, ecc.) entro 60 giorni .
- Controlla il libretto: deve contenere le date dei controlli e il bollino applicato.
- In caso di affitto: il proprietario è responsabile, ma l’inquilino deve segnalare malfunzionamenti .