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Falcon, il nuovo film di Marco Bellocchio racconterà Sergio Marchionne

Sergio Marchionne torna protagonista, questa volta purtroppo non delle cronache economiche, ma della grande narrazione cinematografica. Marco Bellocchio ha infatti annunciato il suo nuovo progetto: Falcon, un film che ripercorrerà la parabola straordinaria e controversa del manager che ha salvato la Fiat, trasformandola in un gruppo globale. Le riprese partiranno nel 2026 tra Italia, Stati Uniti e Canada, con la produzione di Kavac Film, Emotion Network e Rai Cinema. Una scelta che non poteva che far discutere, perché Marchionne non è mai stato una figura comoda, né per la politica né per parte dell’opinione pubblica italiana.

Bellocchio racconta un manager fuori dagli schemi

Bellocchio, che firma la sceneggiatura insieme a Ludovica Rampoldi, Andrea Di Stefano, Stefano Rulli e con la collaborazione di Oliviero Del Papa, ha spiegato la sua visione: raccontare un italiano che sfida i colossi americani General Motors e Chrysler e vince, portando la Fiat fuori da una crisi che gli esperti definivano «tecnicamente fallimentare». La definizione che lo stesso regista ha usato per il protagonista è emblematica: «un vincitore tragico». Perché se in America Marchionne è stato rispettato e temuto, in Italia è stato spesso guardato con sospetto, se non con ostilità, da istituzioni di destra, centro e sinistra.

Una parabola che si presta a una lettura universale: l’uomo che osa sfidare il sistema, che non accetta compromessi, che costruisce un impero industriale ma paga il prezzo dell’isolamento e della durezza delle proprie scelte. Non a caso Bellocchio ha parlato di genialità, coraggio e spietatezza manageriale, elementi che hanno fatto di Marchionne una figura divisiva ma indimenticabile.

Il Marchionne che salvò la Fiat

Il film si preannuncia come una riflessione sul destino di un uomo che ha incarnato un’epoca dell’industria italiana. Non va dimenticato che Marchionne prese le redini della Fiat quando sembrava destinata a scomparire. La sua strategia, fatta di tagli, rilanci e acquisizioni, culminò con l’operazione Chrysler, trasformando la Fiat in FCA, un gruppo globale capace di competere con i giganti mondiali.

La sua figura resta centrale non solo per gli appassionati di economia e automotive, ma anche per chi vuole capire come la politica italiana abbia reagito davanti a un leader manageriale che non chiedeva permesso, non si lasciava ingabbiare dai compromessi e non temeva lo scontro con i sindacati. Un personaggio scomodo che, paradossalmente, ha salvato migliaia di posti di lavoro ma si è visto attaccato proprio da quella parte del Paese che avrebbe dovuto riconoscergli merito.

Falcon, un film che farà discutere

Falcon promette di accendere un dibattito acceso non solo sul piano cinematografico, ma anche politico e culturale. In Italia, infatti, parlare di Marchionne significa ancora oggi dividere l’opinione pubblica: da un lato chi lo considera il salvatore dell’industria automobilistica nazionale, dall’altro chi lo accusa di aver imposto sacrifici durissimi ai lavoratori.

Bellocchio ha dichiarato di voler raccontare anche questo aspetto: l’accoglienza fredda, se non ostile, che Marchionne ebbe al suo ritorno in patria, nonostante i risultati ottenuti all’estero. «Un vincitore che in Italia non è mai stato celebrato come altrove» potrebbe essere la sintesi perfetta della storia che approderà al cinema.

La scelta del titolo, Falcon, non è casuale: richiama l’idea di un rapace che vola alto, predatore e solitario, simbolo della determinazione con cui Marchionne ha affrontato i colossi globali.