Home

News

Anteprime

Prove

Primi Test

Saloni

Auto Dell'anno

Foto

Auto

LISTINO

La stretta su Area B e Area C: nuove regole per gli automobilisti a Milano

© Comune di Milano

A partire dal 1° ottobre 2025 entrano in vigore nuove restrizioni nelle ZTL milanesi: Area B (quasi tutta la città) e Area C (centro storico). Saranno vietati l’ingresso e la circolazione per veicoli benzina Euro 3 e autobus M2, M3 benzina Euro III. Queste sono le novità più urgenti che colpiscono direttamente gli automobilisti, specialmente quelli con auto appena fuori dalle classi più recenti.

Posticipato invece al 1° ottobre 2026 il divieto per:

  • moto e motorini a due tempi Euro 2 e 3;
  • veicoli diesel Euro 2 e 3;
  • veicoli benzina a quattro tempi Euro 0, 1 e 2.

Criticità delle deroghe e disuguaglianze tra automobilisti

In Area B sono previste alcune misure di accompagnamento per il primo anno:

  • il servizio MoVe-In, che consente fino a 1.500 km l’anno per chi ha un veicolo in divieto;
  • 50 ingressi in deroga se il proprietario è residente a Milano, 25 se non lo è.

In Area C, invece, nessuna deroga: chi entra con un veicolo vietato sarà multato senza attenuanti.

Queste differenziazioni generano in equità tra cittadini:

  • chi vive in città ha vantaggi rispetto a chi deve spostarsi da fuori;
  • il limite chilometrico MoVe-In potrebbe essere troppo basso per chi usa l’auto per motivi lavorativi che non possono essere soddisfatti con mezzi pubblici;
  • per Area C la mancanza di misure di accompagnamento rischia di imporre sanzioni pesanti a chi, per necessità o mancanza di alternative, non può cambiare veicolo.

Giustificazioni dell’amministrazione vs realtà sul campo

L’assessora alla Mobilità, Arianna Censi, dichiara che il provvedimento è parte integrante di una politica per «contrastare l’inquinamento urbano» abbassando la circolazione dei veicoli più inquinanti.

Tuttavia:

  • Anche con le misure già in vigore simili, come divieti precedenti negli anni passati, i dati segnalano riduzioni modeste degli ingressi; ad esempio, per Area B si è osservata una flessione di solo il 4,3% nei veicoli in ingresso nel periodo 7:30-19:30, rispetto all’anno precedente.  
  • Non sempre si è fatto un monitoraggio chiaro della qualità dell’aria nel centro, per capire se queste restrizioni abbiano davvero ridotto PM10, NO₂ o altre polveri nocive. Molti automobilisti denunciano che il traffico non sembra molto cambiato nelle fasce orarie non soggette ai divieti.

Insomma: se è sacrosanto combattere l’inquinamento, serve che le misure siano efficaci, chiare, eque.

Perché molti automobilisti sono furiosi

Le reazioni non mancano, e le ragioni sono comprensibili:

  • Investimento economico: non tutti hanno la possibilità di cambiare auto. Per qualcuno, l’auto Euro 3 benzina è l’unica che può permettersi. Con questi divieti, ci si sente puniti per mancata scelta, non per responsabilità propria.
  • Alternative carenti: trasporto pubblico non sempre copre tutte le zone, specialmente periferie; nei momenti fuori orario o per spostamenti specifici, l’auto resta indispensabile.
  • Incertezze burocratiche: molti automobilisti lamentano che non è sempre chiaro se il loro veicolo rientri nei divieti, specie con le classificazioni Euro, con il campo V nei libretti, con accessori aftermarket come FAP, ecc. Ogni incertezza è potenziale multa.
  • Rigidità per Area C: nessuna deroga, niente MoVe-In, niente “scappatoie”. Per chi lavora, consegna merci, fa servizi, può essere un grosso problema, specie se il veicolo serve per attività economiche minime.

Le richieste che arrivano dagli automobilisti

Per rendere accettabili le nuove norme, gli automobilisti e associazioni chiedono:

  1. Gradualità maggiore nei divieti, con tempistiche più spaziose per adeguare veicolo o trovarne uno sostitutivo.
  2. Maggiori deroghe, o aumenti dei limiti di KM per MoVe-In per chi usa davvero l’auto per ragioni essenziali.
  3. Miglioramento del trasporto pubblico, in modo che sia un’alternativa concreta soprattutto nelle periferie.
  4. Chiarezza normativa e semplificazione per capire se un veicolo è nei divieti o no: documenti ufficiali aggiornati, strumenti online affidabili, sportelli informativi.
  5. Monitoraggio trasparente e dati pubblici che dimostrino l’effetto reale delle misure sull’inquinamento, non solo sulle sanzioni.

Bilancio finale

Le nuove regole su Area B e Area C Milano hanno obiettivi legittimi: ridurre l’inquinamento, migliorare la qualità dell’aria e la salute pubblica. Ma se non vengono calibrate con equilibrio, rischiano di colpire chi già è in svantaggio: chi non può permettersi veicoli nuovi, chi abita fuori città, chi ha attività che richiedono spostamenti.

Chiediamo al Comune che difenda realmente i cittadini, non soltanto con slogan, ma con politiche che:

  • mitigano l’impatto economico;
  • offrono alternative concrete;
  • garantiscano trasparenza.

Perché senza queste condizioni, le regolamentazioni rischiano di trasformarsi da strumenti di tutela ambientale in strumenti di penalizzazione sociale.

  •