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L’auto non si compra più: il 2025 è l’anno del Car-as-a-Service

© Goh Rhy Yan

Il 2025 segna un cambio di paradigma nel mondo dell’automotive: gli italiani non vedono più l’auto come un bene da possedere, ma come un servizio da utilizzare in maniera flessibile. Il Car-as-a-Service (CaaS) – che comprende noleggio a lungo termine, leasing e auto in abbonamento – sta vivendo un boom senza precedenti, trainato non più dalle aziende ma dai privati.

Noleggio lungo termine e subscription in crescita

Secondo lo studio internazionale «Car-as-a-Service – The rise of flexible vehicle ownership» firmato Roland Berger, il settore crescerà in Europa dell’8% annuo fino al 2030, toccando i 94 miliardi di euro complessivi. L’Italia è tra i mercati più dinamici: la subscription auto vola a +25% annuo, mentre il noleggio cresce con un solido +7%.

I dati ANIASA confermano la tendenza: ad agosto 2025 il noleggio a lungo termine ha segnato un +8,51% e quello a breve e medio termine un sorprendente +13,38%. Non sono più soltanto flotte aziendali o partite IVA a trainare il mercato: oggi anche famiglie, giovani e pensionati scelgono formule flessibili per non immobilizzare capitali in un bene destinato a svalutarsi.

Dal possesso all’uso: un cambiamento culturale

Per decenni, l’auto è stata simbolo di status e indipendenza. Oggi, inflazione e costi di gestione crescenti spingono a preferire formule senza vincoli. Come spiega Philipp Hasenberg, partner di Roland Berger: «Sempre più europei evitano i costi elevati e i rischi associati all’acquisto di un’auto. Leasing e abbonamenti, nati nel B2B, diventano interessanti anche nel B2C».

Il nuovo approccio riflette una maggiore consapevolezza: possedere un’auto comporta spese imprevedibili, mentre il noleggio garantisce stabilità, libertà di scelta e minori rischi.

Perché il noleggio conquista i privati

Un’indagine condotta da Finrent su oltre 600 clienti privati ha evidenziato tre driver principali:

  • Zero pensieri sulla manutenzione: il 72% degli intervistati considera fondamentale avere assicurazione, soccorso e riparazioni inclusi nel canone.
  • Prezzo fisso e prevedibile: il 64% apprezza la certezza di una spesa costante, al riparo dai rincari di carburanti, ricambi e assicurazioni.
  • Auto nuove e sostenibili: il 58% sceglie il noleggio per guidare modelli aggiornati e meno inquinanti, evitando la svalutazione rapida delle elettriche.

Si tratta di un mix di comodità, sicurezza economica e sostenibilità che risponde perfettamente alle esigenze di chi non vuole più legarsi a un’auto per dieci anni.

Subscription: l’auto come Netflix

Oltre al noleggio lungo termine, cresce il modello delle auto in abbonamento, con incrementi del 25% annuo. Il meccanismo è simile a Netflix: si paga un canone mensile, senza vincoli lunghi, con la possibilità di cambiare veicolo in base alle esigenze.

Questa formula conquista soprattutto i giovani, che non vedono più l’auto come bene da possedere ma come servizio da usare. È anche un modo per testare diversi modelli, soprattutto elettrici, senza correre rischi d’acquisto.

Il digitale accelera la transizione

Il web gioca un ruolo decisivo nella diffusione del CaaS. Sempre più contratti di noleggio vengono stipulati online, senza passare dalle concessionarie. Broker come Finrent hanno reso digitale ogni fase: preventivi rapidi, consulenza dedicata e consegna a domicilio. La digitalizzazione aumenta la trasparenza e rafforza la fiducia dei clienti, come dimostrano le centinaia di recensioni positive online.

Il futuro del Car-as-a-Service

Secondo Roland Berger, il mercato europeo del Car-as-a-Service raddoppierà di valore entro il 2030. In Italia la crescita sarà favorita da tre fattori:

  • maggiore concorrenza tra operatori e quindi più convenienza per i clienti;
  • adozione accelerata di veicoli elettrici grazie al ricambio frequente delle flotte;
  • un cambio generazionale nella percezione dell’auto: non più possesso, ma esperienza d’uso.

Per i consumatori significa risparmio, scelta e flessibilità. Per le aziende del settore, la sfida sarà trasformarsi in fornitori di esperienze di mobilità, non solo di veicoli.

Il 2025 sancisce una rivoluzione culturale: l’auto non è più un simbolo da possedere, ma un servizio da vivere. E se fino a ieri la libertà si misurava nel numero di cavalli sotto al cofano, oggi si misura nella possibilità di cambiare auto quando serve, senza pensieri e senza rischi.