CATL, il colosso cinese della tecnologia energetica, ha lanciato Naxtra, la sua prima batteria sodio-ionica prodotta in serie, segnando un passo importante nella rivoluzione delle batterie al sodio. Con prestazioni che si avvicinano a quelle delle batterie LFP (litio-ferro-fosfato), ma con costi significativamente inferiori, le batterie al sodio si propongono come una soluzione ideale per segmenti di mercato specifici come i veicoli commerciali e altri settori industriali.
Un’alternativa concreta al litio
Le batterie al sodio, con una densità energetica di 175 Wh/kg, sono in grado di resistere a 10.000 cicli di carica a temperature che vanno da -40°C a 45°C, con costi destinati a scendere da 0,4-0,5 yuan/Wh a 0,3 yuan/Wh nei prossimi anni. Questi dati rendono la tecnologia sodio-ionica una valida alternativa alle soluzioni al litio, che fino ad oggi dominano il mercato delle batterie per auto elettriche. Nonostante la densità energetica inferiore rispetto al litio, le batterie al sodio offrono vantaggi concreti in termini di resistenza alle basse temperature e sicurezza.
Il ruolo di Naxtra e le prospettive future
Con Naxtra, CATL ha alzato il livello delle batterie sodio-ioniche, che ora competono con le batterie LFP in prestazioni, ma a un costo inferiore. Durante il recente Sodium-Ion Battery Industry Chain and Standards Development Forum, esperti del settore, come il professor Li Jinghong dell’Accademia Cinese delle Scienze, hanno sottolineato come la combinazione tra vanadio sodio fosfato e anodi in hard carbon possa garantire una stabilità strutturale senza precedenti, rendendo le batterie al sodio ideali per applicazioni ad alto voltaggio e cicli prolungati.
Il mercato globale e il futuro delle batterie al sodio
Il fondatore di CATL, Robin Zeng, ha dichiarato che le batterie al sodio potrebbero conquistare una parte significativa del mercato delle batterie LFP, particolarmente nei settori UPS, regolazione della frequenza di rete e macchinari pesanti, dove il rapporto tra prestazioni e costi è cruciale. La Cina, in particolare, sta spingendo per la standardizzazione della tecnologia delle batterie al sodio, con già due standard nazionali pubblicati e numerosi altri in fase di sviluppo.
Nonostante le sfide legate alla densità energetica inferiore rispetto al litio e la necessità di migliorare la scalabilità produttiva, le prospettive per le batterie al sodio sono promettenti, con un orizzonte di commercializzazione fissato tra il 2025 e il 2026.