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Nasce la partnership Carsafe–Autotorino: nuove potenzialità per ricambi e ripristino dell’usato

© Ufficio stampa Carsafe

La filiera del post-vendita auto sta vivendo una fase di intensa evoluzione e riconfigurazione: da un lato la crescente complessità tecnica dei veicoli, dall’altro la domanda di usato sempre più qualificato e tracciato. In questo scenario, l’accordo strategico tra Carsafe (parte del gruppo A21 Holding) e Autotorino rappresenta un passo rilevante per il comparto. L’intesa, annunciata il 22 ottobre 2025, si articola in due ambiti complementari: la fornitura di ricambi e il ripristino dei veicoli usati destinati alla rivendita.  

L’obiettivo dichiarato è chiaro: uniformitàvelocità e trasparenza in due fasi cruciali del ciclo di vita di un’auto: la manutenzione (post-vendita) e la preparazione all’ingresso nel mercato dell’usato.  

I punti chiave dell’intesa

- Ripristino dell’usato con standard condivisi

Grazie alla definizione di protocolli comuni, Autotorino potrà avvalersi del network di oltre 650 carrozzerie affiliate Carsafe per il ripristino delle vetture usate, applicando standard univoci in termini di qualità, tempi e costi.  

In parallelo, tramite la piattaforma digitale My Carsafe Dealer, sarà possibile seguire ogni lavorazione in tempo reale, consultare documentazione fotografica, ottenere preventivi immediati e gestire in maniera centralizzata l’intero flusso, dalla presa in carico alla fatturazione.  

- Fornitura ricambi e logistica efficiente

Dall’altro lato, la rete Carsafe potrà contare sulla capillare capacità distributiva di ricambi originali garantita dagli oltre 60 magazzini Autotorino attivi in 24 provincie tra Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Lazio.  

In più, la presenza degli “Specialisti Ricambi” di Autotorino offrirà supporto tecnico ai professionisti della riparazione su scelta, montaggio o installazione dei ricambi forniti.  

Perché è importante per il settore

La partnership Carsafe–Autotorino non va letta solo come un’alleanza tra due aziende, ma come un modello organizzativo che punta ad elevare l’intera filiera post-vendita dell’usato. Come afferma Simone Mucciante, Amministratore Delegato e Direttore Generale di A21 Holding: «Mettere in rete le nostre carrozzerie e coordinarle con una realtà come Autotorino significa creare uno standard nazionale di eccellenza per il ripristino dell’usato».  

Per il settore automotive, questo significa:

  • una risposta concreta al problema della frammentazione nei processi di ripristino dell’usato;  
  • maggiore trasparenza e tracciabilità per il consumatore finale, sempre più attento alla qualità dell’usato acquistato;
  • un miglioramento dell’efficienza grazie alla logistica integrata, riduzione dei tempi e uniformità dei costi, elementi che possono tradursi in maggiore competitività per operatori e clienti.

Impatti e scenari futuri

Sul mercato dell’usato

Con l’ampliamento dell’offerta di vetture usate ripristinate secondo standard elevati, Autotorino potrà rafforzare la propria proposta nei corner “BeBeep Autotorino” e accrescere la fiducia del cliente finale. Come dichiara Marco Guerresi, Responsabile Post-Vendita Usato di Autotorino: «È un concreto modo per dare corpo all’attenzione che abbiamo per la mobilità delle persone».  

Questo approccio può contribuire a elevare la percezione qualitativa dell’usato e favorire un modello di acquisto più consapevole e meno soggetto a incertezze.

Sull’officina e la carrozzeria

La rete delle carrozzerie affiliate Carsafe beneficia della logistica e del supporto tecnico di Autotorino per ricambi, offrendo ai riparatori strumenti più efficaci e tempi più brevi. Per il mondo professionale della riparazione e della carrozzeria, tale integrazione può rappresentare un passo avanti in termini di digitalizzazione, efficienza operativa e standard elevati.

Per la filiera automotive in generale

La partnership segna una tendenza verso la servitizzazione della mobilità: più che vendere auto, si gestiscono processi integrati (ripristino, ricambi, logistica, digitalizzazione). Per le Case, i dealer e gli operatori post-vendita diventa sempre più cruciale offrire non solo un prodotto ma un sistema di servizi. Da questo punto di vista, l’accordo rappresenta un modello che potrebbe essere replicato in altre regioni e contesti.

Quali sfide restano aperte

Non si può però ignorare che, pur con questo tipo di accordi, permangono alcune sfide:

  • La manutenzione dei processi digitali e la formazione delle officine affinché rispettino realmente gli standard definiti.
  • Il monitoraggio della qualità reale dei lavori di ripristino nel lungo termine: la promessa è elevata, ma la verifica operativa sarà fondamentale.
  • Il tema della sostenibilità: la logistica dei ricambi, i tempi di fermo vettura, l’efficienza delle carrozzerie sono tutti elementi critici in un’ottica ambientale.
  • L’accettazione da parte del mercato e dei clienti finali: dovranno percepire concretamente il valore aggiunto dell’uniformità, della trasparenza e della tracciabilità, per scegliere consapevolmente.

La mobilità come servizio, la qualità dell’usato, l’efficienza della filiera post-vendita: queste sono alcune delle direttrici che stanno ridefinendo il settore automotive in Italia. L’accordo tra Carsafe e Autotorino dimostra come combinare logistico-organizzazione, digitalizzazione e partnership strategiche possa generare un impatto concreto sul mercato. Il comparto merita fiducia: gli strumenti ci sono, i processi in evoluzione ci sono. Resta ora la sfida dell’implementazione e della diffusione. Se l’obiettivo è consegnare al cliente finale un’esperienza di usato di qualità elevata, tracciabile e rapida, allora questa partnership può rappresentare un passo significativo – e il settore, difendendosi dalle semplificazioni, ha l’opportunità di dimostrarlo.