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Auto ad alte prestazioni per la sanità: la nuova flotta dell’Arma dei Carabinieri

© Il Sole 24 Ore

L’Arma dei Carabinieri ha recentemente annunciato l’arrivo di due nuove vetture ad alte prestazioni destinate a missioni sanitarie urgenti, più precisamente al trasporto rapido di organi e sangue. Questa iniziativa, che vede la collaborazione fra Stellantis e l’Arma, rappresenta un interessante equilibrio fra esigenze operative, immagine istituzionale e prestigio tecnologico.

Nuova dotazione: Maserati MCPura e Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio

L’Arma ha deciso di introdurre due modelli d’eccezione:

  • la Maserati MCPura, in livrea istituzionale, dotata di motore V6 Nettuno biturbo da circa 630 cv, monoscocca in fibra di carbonio, e allestimenti speciali per garantire rapidità, stabilità e sicurezza anche in condizioni critiche.  
  • la Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio, anch’essa personalizzata per il trasporto urgente: motore V6 biturbo da 520 cv, trazione posteriore, differenziale autobloccante, assetto sportivo e dotazioni operative specifiche per l’Arma.  

L’evento di presentazione si è tenuto presso il Comando generale dell’Arma a Roma, alla presenza del Comandante generale, Gen. C.A. Salvatore Luongo, del gruppo Stellantis e delle figure istituzionali competenti.  

Uno sguardo storico: Alfa Romeo e l’Arma dei Carabinieri

Esploriamo brevemente l’evoluzione del rapporto fra l’Arma e la casa del Biscione. L’Alfa Romeo è una presenza storica nelle flotte istituzionali italiane: nel secondo dopoguerra fu introdotta la berlina 1900 M “Matta” nel 1951, seguita un anno dopo dalla 1900 berlina, che diventò la prima “Gazzella” dell’Arma. Successivamente si susseguirono modelli come l’Alfetta, la 90, la 75, la 155, la 156 e la 159, fino ad arrivare alla Giulia Quadrifoglio. È dunque un sodalizio lungo decenni, radicato nella tradizione italiana dell’automobile: valore tecnico, prestigio e servizio.

Questo storico legame gioca a favore dell’Arma, perché consente di unire un’immagine istituzionale solida ad un marchio che porta con sé l’eccellenza tecnica e un certo fascino. In un momento in cui il settore automotive vive trasformazioni rapide—verso l’elettrificazione e la connettività—mantenere forte il legame con la “tradizione” può risultare una risorsa.

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