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Incidenti stradali Milano 2024: meno vittime nel capoluogo, aumentano i decessi a Monza e Lodi

© Unsplash

Il 2024 chiude con un bilancio in chiaroscuro per la sicurezza sulle strade lombarde. Secondo i dati diffusi da Automobile Club Milano, elaborati da ACI-Istat, nella Città Metropolitana di Milano il numero di incidenti stradali è diminuito rispetto all’anno precedente, così come quello delle vittime. Tuttavia, il trend non è uniforme: nelle province di Monza e Brianza e di Lodi si registra invece un incremento dei decessi, segno che l’attenzione sulla sicurezza non deve calare.

«I numeri restano preoccupanti» ha commentato Geronimo La Russa, presidente di Automobile Club Milano e da poco alla guida dell’Automobile Club d’Italia. «La guida distratta – soprattutto per l’uso del telefonino – il mancato rispetto della segnaletica e la velocità eccessiva sono ancora tra le principali cause degli incidenti. Continueremo a lavorare per promuovere educazione e sicurezza stradale senza mai abbassare la guardia».

Milano: meno morti ma troppi sinistri

Nel dettaglio, nel 2024 la Città Metropolitana di Milano ha registrato 12.741 incidenti stradali, contro i 12.768 del 2023. Le vittime sono state 90 (in calo rispetto alle 120 dell’anno precedente), mentre i feriti hanno raggiunto quota 16.257 (contro 16.177 nel 2023).

Nel solo territorio comunale di Milano città, i sinistri sono stati 7.743, con 38 morti e 9.585 feriti, in diminuzione rispetto ai 47 decessi e 9.709 feriti registrati nel 2023. Una tendenza incoraggiante, ma che non basta a decretare un’inversione definitiva.

«L’auspicio – ha sottolineato La Russa – è che con l’entrata in vigore del Nuovo Codice della Strada i dati del 2025 possano mostrare un ulteriore miglioramento. Ma la norma da sola non basta: serve un cambio culturale profondo, soprattutto nei comportamenti quotidiani».

Monza e Brianza: aumentano incidenti e vittime

Più critica la situazione nella provincia di Monza e Brianza, dove nel 2024 gli incidenti sono stati 2.592, con 20 morti e 3.288 feriti, contro i 2.357 sinistri, 13 vittime e 2.964 feriti del 2023. In un solo anno, dunque, la mortalità sulle strade brianzole è cresciuta di oltre il 50%.

Un trend che preoccupa ACI Milano, competente anche su questo territorio, e che conferma quanto la densità del traffico, l’urbanizzazione diffusa e la commistione tra viabilità cittadina e arterie veloci rendano la Brianza un’area particolarmente a rischio.

Lodi: piccoli numeri ma decessi in crescita

Anche nella provincia di Lodi la situazione mostra segnali negativi. Nel 2024 si sono verificati 473 incidenti, con 8 morti e 672 feriti, a fronte dei 446 incidenti, 6 decessi e 636 feriti del 2023. Numeri assoluti contenuti, ma che segnalano una tendenza in peggioramento e un aumento percentuale dei decessi del 33%.

«Formazione e informazione – ha ricordato La Russa – restano strumenti fondamentali per migliorare la gestione della circolazione. Con Automobile Club Milano e ACI portiamo avanti corsi di educazione stradale nelle scuole e sui luoghi di lavoro, oltre a campagne di sensibilizzazione per tutti gli utenti della strada. Ma la regola principale resta sempre la stessa: non distrarsi alla guida e rispettare i limiti di velocità».

Educazione e tecnologia, le chiavi del futuro

L’analisi dei dati conferma una tendenza ormai costante: la distrazione, soprattutto per l’uso dello smartphone, è una delle prime cause di incidente. La combinazione tra traffico intenso e scarsa attenzione può trasformare una minima disattenzione in tragedia.

Le iniziative dell’ACI e delle amministrazioni locali mirano dunque a un doppio fronte: da un lato educare i nuovi conducenti, con programmi mirati per studenti e giovani neopatentati; dall’altro aggiornare le competenze di chi guida da anni, sensibilizzando sui pericoli legati alle cattive abitudini e alle nuove tecnologie di bordo.

L’obiettivo, come ribadito dal presidente La Russa, è creare «una cultura della responsabilità condivisa, dove ogni utente della strada – automobilista, ciclista o pedone – comprenda che la sicurezza è un bene comune».

Una sfida ancora aperta

Nonostante il calo complessivo delle vittime nella Città Metropolitana di Milano, i dati complessivi della Lombardia restano motivo di riflessione. Ogni anno, centinaia di persone perdono la vita sulle strade della regione, e migliaia restano ferite.

Il Nuovo Codice della Strada, con l’inasprimento delle sanzioni per chi usa lo smartphone al volante e per chi guida sotto l’effetto di alcol o droghe, rappresenta un passo avanti importante. Ma, come ricorda ACI, «nessuna norma potrà mai sostituire il senso di responsabilità individuale».

La sicurezza stradale passa anche da un maggiore controllo del territorio, da infrastrutture più sicure e da una maggiore diffusione di tecnologie di assistenza alla guida. La sfida è ancora aperta, ma il calo delle vittime a Milano nel 2024 dimostra che il cambiamento è possibile.