Defender rafforza il proprio legame con l’off-road più autentico e diventa partner ufficiale della Dakar 2026, entrando nel cuore operativo del rally-raid più duro e iconico al mondo. Non si tratta di una semplice operazione di visibilità: il marchio britannico è coinvolto direttamente nella preparazione e nello svolgimento della gara, mettendo le proprie vetture al servizio dell’organizzazione in una delle competizioni più impegnative dell’intero panorama motorsport.
La collaborazione tra Land Rover e la Dakar Rally rientra in una partnership quadriennale con gli organizzatori, che vede Jaguar Land Rover fornire una flotta dedicata di Defender per attività cruciali: dalla ricognizione preventiva del percorso al supporto logistico durante le tappe della competizione, che nel 2026 si svolgerà ancora una volta sugli sterminati e complessi territori dell’Arabia Saudita.
Ricognizione del percorso: un lavoro lungo e decisivo
Il cuore della partnership è rappresentato dalla fase di ricognizione del tracciato, un passaggio tanto invisibile al grande pubblico quanto fondamentale per la riuscita della Dakar. Sei Defender sono stati destinati a questo compito, con i primi due già impegnati da settimane nel deserto saudita per verificare, testare e validare ogni singolo chilometro del percorso 2026.
Un lavoro che richiede esperienza, resistenza e soprattutto mezzi affidabili: i funzionari della Dakar devono affrontare piste sterrate, dune di sabbia profonda, tratti rocciosi e aree remote, spesso lontane da qualsiasi supporto logistico. Ogni tratto viene controllato e approvato prima di entrare ufficialmente nel roadbook, in un processo che può durare settimane e che si estende su migliaia di chilometri complessivi.
Defender 110 modificate per il rally-raid
Le vetture impiegate per la ricognizione derivano dalla Defender 110, equipaggiata con il motore quattro cilindri P300, ma profondamente adattata per l’uso rally-raid. Le modifiche non stravolgono la base tecnica del modello, ma ne esaltano la robustezza e l’affidabilità in condizioni estreme.
L’abitacolo è configurato per tre occupanti, con roll-cage completa e cinture di sicurezza a quattro punti. Una scelta che consente di aumentare lo spazio per le attrezzature necessarie alla pianificazione del percorso, mantenendo alti standard di sicurezza. Sul piano tecnico spiccano un kit di raffreddamento specifico, una presa d’aria rialzata con prefiltro ciclonico per la polvere, pneumatici all-terrain su cerchi da 18 pollici, sospensioni dedicate e protezioni rinforzate del sottoscocca.
Non mancano dettagli fondamentali per l’off-road estremo, come i punti di recupero rialzati, indispensabili in caso di insabbiamenti o interventi di soccorso nelle zone più isolate.
Funzionalità e autonomia al centro del progetto
Ogni Defender di ricognizione è stata pensata per essere uno strumento di lavoro, prima ancora che un veicolo. La capacità di carico è garantita da un portapacchi con portata fino a 132 kg e dallo spazio interno liberato dalla configurazione a tre sedili. A bordo trovano posto attrezzi, ricambi, piastre da sabbia, kit di recupero e un serbatoio supplementare che assicura fino a 700 km di autonomia aggiuntiva, un aspetto cruciale nelle aree più remote del percorso.
Considerate le lunghe giornate di lavoro e le frequenti notti trascorse nel deserto, l’equipaggiamento include anche un frigorifero, un impianto di illuminazione supplementare sopra il parabrezza e un serbatoio d’acqua da 40 litri, utilizzato anche come doccia. Soluzioni semplici, ma determinanti, che raccontano quanto la Dakar sia prima di tutto una sfida di resistenza.
Apripista e supporto durante la Dakar 2026
Terminata la fase di pianificazione, le Defender continueranno a svolgere un ruolo attivo durante la competizione vera e propria. I veicoli di ricognizione fungeranno da apripista di ogni tappa, transitando sul percorso poco prima del passaggio dei concorrenti per verificare le condizioni del tracciato.
Parallelamente, la partnership prevede la fornitura di ulteriori Defender destinate al trasporto di funzionari del rally e media VIP per tutta la durata dell’evento. Un impiego che rafforza ulteriormente l’immagine del marchio come punto di riferimento assoluto nel mondo dell’off-road estremo.
Avviata con la Dakar 2025, la collaborazione tra Defender e l’organizzazione della Dakar proseguirà almeno fino al 2028. Una presenza costante che conferma come il rally-raid più duro al mondo resti uno dei banchi di prova più credibili anche per i costruttori, in un momento storico in cui l’automotive è chiamato a dimostrare solidità, affidabilità e coerenza tecnica ben oltre la semplice prestazione su strada.