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Auto dell'Anno, perchè Peugeot 3008 ha battuto Alfa Giulia

GINEVRA. La Peugeot 3008 è la regina COTY (Car of the Year) ma la Alfa Romeo Giulia si è battuta fino in fondo. Giulia e 3008 erano le favorite della vigilia, perché la mole di novità tecniche, di stile e di filosofia introdotte da queste due auto aveva messo in secondo piano tutte le altre. 

Nella votazione finale è stato un testa a testa fino alla fine. Ma all'ultimo momento ha prevalso di 23 punti il SUV francese. Il trionfo della Peugeot arriva a tre anni di distanza da quello della 308 e rappresenta anche la prima vittoria in assoluto di uno Sport Utility nel premio Auto dell'Anno.

Per capire perché ha vinto la Peugeot 3008 bisogna esaminare il particolare meccanismo di votazione del premio Auto dell'Anno. I voti vengono assegnati da 58 giornalisti-giurati di 22 paesi europei. A dare la certezza della vittoria alla macchina francese sono stati i voti dei giurati spagnoli e portoghesi che hanno pesantemente penalizzato la Giulia. A livello di preferenze dei vari paesi, infatti, è finita con una patta: 11 nazioni a favore della Giulia e altrettante a favore della Peugeot. Ma la differenza dei voti è stata decisiva. 

Il particolare meccanismo del premio Auto dell'Anno richiede che ogni giornalista assegni 25 voti a testa dividendoli fra le sette auto finaliste e non si può dare un voto più alto di 10 a nessuna auto, mentre è permesso assegnare lo zero. Il totale deve fare rigorosamente 25. Quindi nel caso dell'Auto dell'Anno, a differenza delle elezioni degli Stati Uniti tanto per fare un esempio, non conta tanto aggiudicarsi la vittoria nel maggior numero di nazioni ma raccogliere molti punti un po' ovunque.

Giulia è stata la più votata nei paesi nordici e anglosassoni: 34 a 30 a suo favore contro Peugeot in Germania, 22 a 9 in Olanda, 16 a 7 in Svezia e 31 a 15 in Gran Bretagna. Ovviamente Giulia ha dominato anche in Italia, ma con un margine ristretto: 43 a 37. E nel nostro paese le preferenze si sono divise perché tre giurati hanno votato a favore dell'Alfa e tre per Peugeot. Viceversa, Peugeot ha trionfato in Austria, Danimarca, Grecia, Polonia ma di pochi voti. 

Paradossalmente Peugeot è andata meno bene in Francia dove 2 giurati su 6 hanno preferito l'Alfa alla Peugeot, tanto che la differenza voti non è stata così elevata: 39 a 35, solo 4 punti. Meno che in Italia. Dove invece il SUV francese ha guadagnato i punti determinanti è stato in due paesi ben precisi: Spagna e Portogallo. In Spagna è stato un plebiscito a favore della 3008: 50 voti contro 16. E in Portogallo, dove ci sono appena due giurati, la percentuale è stata anche più drastica: 18 a 3 per la Peugeot. In pratica soltanto in questi due paesi la Peugeot ha accumulato 49 punti di vantaggio sull'Alfa che gli sono bastati per staccare in volata la berlina italiana.  

Nettamente staccate le altre: nella gara per il gradino più basso del podio è stato un duello fra le due auto di lusso in lizza, e ha prevalso la Mercedes Classe E con 197 voti, 25 più della Volvo S90. Ma il distacco dalla Peugeot vincitrice è stato elevato: 122 punti. Mai in lizza per la vittoria invece un'altra auto che alla vigilia era data come outsider: la Toyota C-HR finita solo quinta, addirittura dietro di un punto) alla Citroen C3 che ha raccolto 166 voti. Ultima la Nissan Micra con 135 voti.

Nome Paese Alfa Romeo Giulia Citroën C3 Mercedes E-Class Nissan Micra Peugeot 3008 Toyota C-HR Volvo S90/V90
Horst Bauer Austria 9 0 5 2 7 2 0
Gerhard Nöhrer Austria 4 0 8 0 7 5 1
Anthony Verhelle Belgium 3 4 5 3 3 4 3
Lemeret Belgium 8 2 1 2 3 4 5
Jiri Duchon Czech Republic 7 2 3 1 6 4 2
Søren W. Rasmussen Denmark 1 1 3 3 8 3 6
Velimatti Honkanen Finland 5 5 5 1 2 1 6
Didier Laurent France 5 6 0 0 8 4 2
VERDEVOYE Alain Gabriel France 5 1 8 1 7 0 3
Thierry Etienne France 8 3 0 1 7 3 3
Yves Maroselli France 7 4 2 1 6 4 1
Meunier France 5 7 1 1 1 2
Jean-Michel Normand France 5 4 2 3 9 1 1
Holger Appel Germany 5 3 10 0 6 0 1
Michael Specht Germany 5 3 6 3 4 2 2
Frank Janssen Germany 10 2 7 0 3 2 1
Georg Kacher Germany 5 2 4 2 6 3 3
Timo Friedmann Germany 4 0 2 0 8 2 9
Ulla Ellmer Germany 5 3 8 0 3 2 4
Stratis Chatzipanagiotou Greece 6 3 0 4 7 5 0
Zsolt Csikós Hungary 5 3 3 3 4 4 3
Miklos Gajdan Hungary 6 2 5 1 4 3 4
Michael McAleer Ireland 1 2 8 1 6 3 4
Piero Bianco Italy 8 3 2 3 4 2
MASSIMO NASCIMBENE Italy 6 3 1 3 7 3 2
Diego Eramo Italy 6 2 0 2 9 4
Giorgio Ursicino Italy 8 3 1 3 4 4 2
Alberto Sabbatini Italy 9 2 2 2 5 2 3
SILVIA BARUFFALDI Italy 6 2 0 3 8 3 3
Gert Wisse Netherlands 7 1 4 1 2 5 5
Ton Roks Netherlands 7 2 5 2 3 4 2
Jaco Bijlsma Netherlands 8 4 2 1 4 4 2
Rune Korsvoll Norway 1 1 5 4 3 5 6
Wojciech Sierpowski Poland 4 3 0 3 8 4 3
Maciej Ziemek Poland 5 3 1 5 6 3 2
Joaquim Oliveira Portugal 1 3 5 4 8 3 1
Francisco José de Araújo e Silva da Mota Portugal 2 2 4 2 10 2 3
Mikhail Podorozhanskiy Russia 4 2 5 4 4 4
Vadim Ovsiankin Russia 4 2 3 4 5 3 4
Sebastjan Plevnjak Slovenia 5 3 2 3 8 3 1
Pere Prat Bertrana Spain 0 6 0 5 9 2 3
XAVIER PÉREZ GIMÉNEZ Spain 0 7 0 3 10 4 1
Juan Carlos Payo Calderón Spain 3 4 1 3 9 3 2
Alberto Mallo Spain 8 2 1 3 6 4
Rafael Guitart Spain 2 4 1 4 8 3 3
FELIX CEREZO Spain 3 3 2 4 8 2
Jan-Erik Berggren Sweden 7 6 3 0 0 1 8
Hakan Matson Sweden 8 3 2 1 5 4 2
Tommy Wahlström Sweden 1 3 5 0 2 4 10
Urs Baertschi Switzerland 6 0 7 2 4 0
Peter Ruch Switzerland 8 5 0 1 6 0 5
Ufuk Sandik Turkey 4 3 1 2 7 5 3
Andrew Frankel United Kingdom 4 3 6 7 1 2 2
John Simister United Kingdom 10 7 0 5 1 2 0
Paul Richard Horrell United Kingdom 5 1 7 3 3 3 3
Matthew Prior United Kingdom 8 2 6 0 4 0 5
Philip McNamara United Kingdom 2 3 7 5 5 2 1
Andrew English United Kingdom 2 1 10 5 1 3 3
TOTALE   296 166 197 135 319 165 172