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Nissan vorrebbe gli incentivi per le auto elettriche

Incentivi per le auto elettriche. Li chiedono in tanti ma in cima alla lista di questi “pretendenti” ci sono le Case che producono i modelli a spina che vanno per la maggiore. Per la maggiore…

Diciamo che vendono qualcosina, visto che il mercato delle auto con questo tipo di alimentazione stenta a decollare, anzi perde addirittura colpi rispetto al 2015.

Bruno Mattucci, Amministratore Delegato della Casa giapponese per l’Italia, continua a credere molto nella mobilità elettrica. Convinzione fondata sul fatto che Leaf è l’auto elettrica più venduta (nel mondo e in Italia) e ribadita durante la due giorni “rEVolution- Electric Drive Days”. Evento che si è tenuto a fine maggio a Lainate; una sorta di “Stati Generali della mobilità elettrica” che ha messo a confronto costruttori di auto elettriche, società che forniscono energia (Enel, A2A, Hera), associazioni coinvolte nella diffusione della mobilità a emissioni zero (Aci Vallelunga, Class Onlus, Cobat e Combo Lab) e rappresentanti del Governo.

Durante il convegno è stata redatta una Carta degli Impegni per la Mobilità Elettrica che fissa i punti e le richieste per rendere più accessibili le elettriche. I passi sostanziali? Ce li spiega Mattucci: “Due le proposte fondamentali: le incentivazioni all’acquisto e una rete di rifornimento che consenta a chi guida un’elettrica di percorrere l’intera penisola senza patemi, dal Brennero sino alla Sicilia. I problemi vengono dalle lunghe percorrenze e l’idea, per noi fattibile, è quella di creare una rete di colonnine di ricarica che aiutino l’automobilista ad affrontare lunghi viaggi con la propria Leaf o con un altro modello a spina”.

Per incrementare il mercato delle elettriche si deve anche detassare l’acquisto di tali mezzi, secondo Mattucci: “Siamo pronti a sostenere il Governo per individuare un indirizzo strategico per la mobilità elettrica in Italia: gli incentivi all’acquisto di un modello come la Leaf agevolerebbero subito la clientela. Altra proposta sarebbe quella di inserire i veicoli elettrici tra i beni e i servizi soggetti all’aliquota Iva ridotta del 4% alla quale dovrebbero essere affiancati, lo ripeto, incentivi adeguati”.

IL GAP tecnologico tra auto con motore termico ed elettrico si sta riducendo anche se i dati di vendita non lo dicono “Il gap è a livello di infrastrutture: migliorate quelle, pochi avranno dubbi sui modelli a spina. È assodato come i propulsori elettrici garantiscano un’elevata efficienza in termini di trasformazione di energia elettrica in cinetica. Il 90% di questa energia viene trasformata in movimento quando un motore termico si ferma al 30%. Nissan ha investito negli ultimi anni 4 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo. Ma serve davvero un gioco di squadra”.