Il tester è d'eccezione. Heinz-Harald Frentzen ha una carriera alle spalle da raccontare. Gli esordi nel junior team Mercedes, il confronto con i compagni di squadra Schumacher e Wendlinger, poi il passaggio in Formula 1, con la Sauber. Nove stagioni culminate nel secondo posto nel mondiale piloti del 1997 e il terzo nel 1999. Sul circuito di Le Castellet è tornato al volante di una macchina da corsa a ruote coperte, la Tesla Model S P85+ protagonista dell'ElectricGT, la serie voluta da Mark Gemmell e in fase di rodaggio in vista della prima edizione del campionato, nel 2017.
Se la Formula E rappresenta la visione del motorsport a propulsione puramente elettrica declinata sotto forma di monoposto, l'ElectricGT è la variante delle gare Turismo. Al Paul Ricard è sceso in pista per provare le gomme Pirelli, fornitore unico della serie. Ma c'è di più, perché Frentzen è anche proprietario di due Model S di serie: «Da cliente di vecchia data è stato un gran divertimento provare una delle prime Tesla preparate da gara. E' stata una fantastica opportunità per provare il potenziale delle macchine elettriche da corsa. Marc Gemmell e il suo team di ElectricGT stanno andando nella giusta direzione».
Come sarà strutturato il campionato? Si partirà il prossimo marzo, con 10 squadre, 20 piloti e 7 gare su circuiti permanenti. Gara-1 e gara-2 saranno di 60 km e si svolgeranno una in pieno giorno e l'altra all'imbrunire. Le sessioni di prove libere e di qualifica completano il programma del week end. Il test con Frentzen è stato utile agli organizzatori per avere dei feedback sul comportamento della macchina e delle coperture: «Oltre al fatto che si tratta di un pilota di assoluto talento, è un fan delle Tesla e ne possiede due. Siamo riusciti a incontrarci e parlare con lui del campionato, prima di preparare il test nel quale ci ha dato alcuni grandi riscontri», ha commentato Gemmell, amministratore delegato e cofondatore di ElectricGT. Tra i piloti che al momento hanno confermato la loro presenza nel 2017, anche la nostra Vicky Piria.