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Tesla Model Y in rampa di lancio, novità Superchargers V3

Una forzatura in termini, che verrà superata il 14 marzo. Tesla Model Y è a un passo dal debutto e l’introduzione del marchio nel segmento dei suv di taglia media. Quel che non poteva essere considerato Model X (5,05 metri di lunghezza), ovvero, un prodotto rivale dei vari Mercedes EQC, Jaguar I-Pace, fresca di incoronazione quale Auto dell’Anno 2019.

Sviluppato partendo dall’architettura di Tesla Model 3, per esigenze di abbattimento dei costi, il suv Model Y incrementerà alcune quote rispetto alla berlina, larghezza e altezza in primis. L’ultimo teaser a pochi giorni dalla presentazione, normalizza alcuni tratti emersi in passato, spuntano gli specchietti tradizionali e mostra gruppi ottici a goccia.

I componenti condivisi tra Model 3 e Model Y saranno, necessariamente, molti, fino al 75% di parti in comune tra i due progetti - su pianale in acciaio e alluminio -, mentre è attesa una differenza di prezzo nell’ordine del 10% in più per il suv.

Tesla al centro delle cronache non solo per l’imminente presentazione del Model Y ma anche per i rumours circolati in merito a un accordo con il produttore cinese di batterie CATL, indiscrezione riportata da Bloomberg.

Sul fronte dell’infrastruttura di ricarica, invece, il marchio ha avviato la diffusione delle prime postazioni Superchargers versione 3, in California. Stazioni alla fase Beta, in attesa che in questo secondo trimestre del 2019 si diffondano in Nord America le specifiche aggiornate definitive e, a fine anno, in Europa e nell’area Asia-Pacifico.

Superchargers caratterizzati dalla capacità di ricarica a 250 kW, supportata sulle Tesla Model 3 e, progressivamente, su Model S e Model X, dopo un aggiornamento software OTA. Quanto all’abbattimento dei tempi di ricarica, basteranno 5 minuti per ottenere 100 km di autonomia su una Model 3 Long Range da 75 kWh.

Ottimizzazione generale delle performance di ricarica che passa anche dalla funzione On Route Battery Warm-up, grazie alla quale il sistema di raffreddamento delle batterie porterà alla temperatura d’esercizio ideale l’accumulatore quando verrà rilevato sul percorso l'avvicinamento dell'auto a un Supercharger Tesla. Così facendo, è possibile ridurre del 25% i tempi di ricarica.