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Lotus Evija Fittipaldi, il nero-oro entrato nella storia è edizione limitata

Ci sono colori che, nelle corse, sono rimasti impressi negli appassionati ancor prima e ancor più delle monoposto che hanno "vestito". Il nero-oro della Lotus è stato tra i primissimi a entrare nell'immaginario collettivo, frutto di una sponsorizzazione al tempo di un'azienda di tabacchi entrata in Formula 1. Come fu d'altronde per la McLaren.

Oggi, il nero-oro che nel 1972 vestì la Lotus Type 72 iridata con Emerson Fittipaldi - titolo Piloti e Costruttori - finisce su Lotus Evija Fittipaldi.

Prestazioni fuori dall'ordinario

La hypercar elettrica è esagerata per numeri della scheda tecnica. Ma c'è altro che non i quattro motori elettrici per una potenza di sistema di 2.040 cavalli a contare. C'è altro rispetto alla velocità autolimitata a 350 km/h, allo 0-300 km/h completato in 9 secondi, lo zero-100 km/h sub-3 secondi.

Contano relativamente questi numeri dinanzi alla personalizzazione celebrativa prodotta da Lotus Advanced Performance. La divisione delle creazioni su misura realizzerà 8 esemplari (tutti già venduti, consegne da inizio 2023), tanti quante sono le Lotus Type 72 rimaste fino a oggi. Sono state riunite a Hethel in occasione della presentazione dell'esemplare che segna la ricorrenza dei 50 anni da quel doppio titolo mondiale.

C'è un pezzo di Lotus 72 nelle Evija Fittipaldi

Un pezzetto di Type 72 è presente all'interno della Evija, sotto forma del selettore a rotella posto sul tunnel a cascata. È realizzato in alluminio ottenuto dal riutilizzo di parti della Type 72.

Il tema nero-oro si rincorre nei particolari esterni come a bordo, tra pedaliera, contorni delle bocchette del clima, manettino al volante, fino alle cuciture a contrasto sui rivestimenti in pelle. La firma di Emerson Fittipaldi campeggia sulla plancia, cucita in rilievo; il nome  del pilota brasiliano, poi, è ben impresso sul tre quarti posteriore della carrozzeria.

L'ala mobile, invece, riporta gli allori dei 5 GP vinti sugli 11 in programma oltre alle grafiche che ricordano i due titoli mondiali conquistati nel 1972.

Type 72 replicata e dipinta a mano sul tetto

Di dettaglio in dettaglio, spazio alla riproduzione della Lotus Type 72 sul tetto in fibra di carbonio a vista, un disegno colorato a mano. Ancora, i cerchi con centre-lock si caratterizzano per i contorni differenziati tra lato sinistro (rossi) e destro (verdi). 

Un numero 8, discreto, accompagna la personalizzazione con la sua presenza dietro le vetrature laterali. 

Le specifiche tecniche della Evija restano invariate, dalla batteria da 93 kWh all'autonomia dichiarata, fino a 402 km, così come il target di un peso molto competitivo per un progetto elettrico: 1.887 kg. 

Non saranno i valori estremamente leggeri che hanno caratterizzato la Lotus voluta da Colin Chapman ma per la tecnologia disponibile oggi è quanto di meglio si potesse immaginare da un progetto elettrico.